Lettera aperta di Mikis Theodorakis

Pubblicato il 23 febbraio 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Lettera aperta di Mikis Theodorakis

Domenica 19 Febbraio 2012

Esiste un complotto internazionale che ha l’obiettivo di cancellare il mio paese . E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla civiltà neo-greca, è continuato con la d istorsione sistematica della nostra storia contemporanea e della nostra identità  culturale e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la manca nza di lavoro, la fame e la miseria. Se il popolo greco non prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo  della sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10 anni.

Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle nostre battaglie pe r la libertà.

Fino al 2009 il problema economico non era grave. Le grandi ferite della nostra economia erano la spesa esagerata per la difesa del paese e la corruzione di una  parte dei politici e dei giornalisti. Per queste due ferite, però, erano corres ponsabili anche dei paesi stranieri. Come la Germania, la Francia, il Regno Unit o e gli Stati Uniti che guadagnavano miliardi di euro da noi con la vendita annu ale di materiale bellico. Questa emorragia continua ci metteva in ginocchio e no n ci permetteva di crescere mentre offriva grandi ricchezze ai paesi stranieri. Lo stesso succedeva con il problema della corruzione. La società tedesca Siemens  manteneva un dipartimento che si occupava della corruzione dei nostri politici,  per poter piazzare meglio i suoi prodotti nel mercato greco. Di conseguenza, il  popolo greco è stato vittima di questo duetto di ladri, Greci e Tedeschi, che s i arricchivano sulle sue spalle.

È evidente che queste due ferite potevano essere evitate se i due partiti al pot ere (filo americani) non avessero raccolto tra le loro fila elementi corrotti, i  quali, per coprire l’emorragia di ricchezze (prodotte dal lavoro del popolo gre
co) verso le casse di paesi stranieri, hanno sottoscritto prestiti esagerati, co n il risultato che il debito pubblico è aumentato fino a 300 miliardi di euro, c ioè il 130% del Pil.

Con questo sistema, le forze straniere di cui ho detto sopra, guadagnavano il do ppio. Dalla vendita di armi e dei loro prodotti, prima; dai tassi d’interesse de i capitali prestati ai vari governi (e non al popolo), dopo. Perché come abbiamo  visto, il popolo è la vittima principale in ambedue i casi. Un esempio solo vi convincerà. I tassi d’interesse di un prestito di 1 miliardo di dollari che cont rasse Andreas Papandreou nel 1986 dalla Francia, sono diventati 54 miliardi di e uro e sono stati finalmente saldati nel…2010! Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa, che aveva notato questa grande emorrag ia di denaro dalla Grecia a causa di spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquis to di vari armamenti dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri v enditori ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato pub blicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli interessi dei suo i paesi amici!

Nel 2008 c’è stata la grande crisi economica in Europa. Era normale che ne risen tisse anche l’economia greca. Il livello di vita, abbastanza alto (eravamo tra i  30 paesi più ricchi del mondo), rimase invariato. C’è stata, però, la crescita del debito pubblico. Ma il debito pubblico non porta obbligatoriamente alla cris i economica. I debiti dei grandi paesi come gli USA e la Germania, si contano in  tris miliardi di euro. Il problema era la crescita economica e la produzione. P er questo motivo furono contratti prestiti dalle grandi banche con tasso fino al  5%. In questa esatta posizione ci trovavamo nel 2009, fino a quando in novembre  è diventato primo ministro Georges Papandreou. Per farvi capire cosa ne pensa o ggi il popolo greco della sua politica catastrofica, bastano questi due numeri: alle elezioni del 2009 il partito socialista ha preso il 44% dei voti. Oggi le p roiezioni lo portano al 6%.

Papandreou avrebbe potuto affrontare la crisi economica (che rispecchiava quella
europea) con prestiti dalle banche straniere con il tasso abituale, cioè sotto il 5%. Se avesse fatto questo, non ci sarebbe stato alcun problema per il nostro  paese. Anzi, sarebbe successo l’incontrario perché eravamo in una fase di cresc ita economica. Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto contro il proprio popolo dall’ estate del 2009, quando si è incontrato segretamente con il Sig. Strauss Kahn pe r portare la Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale). L a notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal Presidente d el FMI.

Per passare sotto il controllo del FMI, bisognava stravolgere la situazione econ omica reale del nostro paese e permettere l’innalzamento dei tassi d’interesse s ui prestiti. Questa operazione meschina è iniziata con l’aumento “falso” del deb ito interno, dal 9,2% al 15%. Per questa operazione criminale, il Pm Peponis, ha  chiesto 20 giorni fa, il rinvio a giudizio per Papandreou e Papakostantinou (Mi nistro dell’economia). Ha seguito la campagna sistematica in Europa di Papandreo u e del Ministro dell’economia che è durata 5 mesi, per convincere gli europei c he la Grecia è un Titanic pronto per andare a fondo, che i greci sono corrotti, pigri e di conseguenza incapaci di affrontare i problemi del paese. Dopo ogni lo ro dichiarazione, i tassi d’interesse salivano, al punto di non poter ottenere a lcun prestito e di conseguenza il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Cent rale Europea hanno preso la forma dei nostri salvatori, mentre nella realtà era l’inizio della nostra morte.

Nel Maggio del 2010 è stato firmato da un solo Ministro il famoso primo accordo di salvataggio. Il diritto greco, in questi casi, esige, per un accordo così imp ortante, il voto favorevole di almeno tre quinti del parlamento. Quel primo acco rdo è dunque illegale. La troika che oggi governa in Grecia, agisce in modo comp letamente illegale. Non solo per il diritto greco ma anche per quello europeo.

Dal quel momento fino ad oggi, se i gradini che portano alla nostra morte sono v enti, siamo già scesi più della metà. Immaginate che con questo secondo accordo,  per la nostra “salvezza”, offriamo a questi signori la nostra integrità naziona le e i nostri beni pubblici. Cioè Porti, Aeroporti, Autostrade, Elettricità, Acq ua, ricchezze minerali ecc. ecc. ecc. i nostri, inoltre, monumenti nazionali com e l’Acropolis, Delfi, Olympia, Epidauro ecc. ecc. ecc.; perché con questi accord i abbiamo rinunciato ad eventuali rincorsi.

La produzione si è fermata, la disoccupazione è salita al 20%, hanno chiuso 80.0 00 negozi, migliaia di piccole fabbriche e centinaia di industrie. In totale han no chiuso 432.000 imprese. Decine di migliaia di giovani laureati lasciano il pa ese che ogni giorno si immerge in un buio medioevale. Migliaia di cittadini ex b enestanti, cercano nei cassonetti della spazzatura e dormono per strada. Intanto  si dice che siamo vivi grazie alla generosità dei nostri “salvatori”, dell’Euro pa, delle banche e del Fondo Monetario Internazionale. In realtà, ogni pacchetto  di decine di miliardi di aiuti destinato alla Grecia torna per intero indietro sotto forma di nuovi incredibili tassi d’interesse.

E siccome c’è bisogno di continuare a far funzionale lo stato, gli ospedali, le scuole ecc., la troika carica di extra tasse (assolutamente nuove) gli strati pi ù deboli della società e li porta direttamente alla fame. Un’analoga situazione di fame generalizzata l’avemmo all’inizio dell’occupazione nazista nel 1941, con  300.000 morti in 6 mesi. Adesso rivediamo la stessa situazione. Se si pensa che  l’occupazione nazista ci è costata 1 milione di morti e la distruzione totale d el nostro paese, com’è possibile per noi greci accettare le minacce della sig.ra  Merkel e l’intenzione dei tedeschi di installare un nuovo gaulaighter… e questa  volta con la cravatta…

E per dimostrare quant’è ricca la Grecia e quanto lavoratori sono i greci, che s ono coscienti del Obbligo di Libertà e dell’amore verso la propria patria, c’è l ‘esempio di come reagì all’occupazione nazista dal 1941 all’Ottobre del 1944. Qu ando gli SS e la fame uccidevano 1 milione di persone e la Vermacht distruggeva sistematicamente il paese, derubando la produzione agricola e l’oro dalle banche  greche, i greci hanno fondato il movimento di solidarietà nazionale che ha sfam ato la popolazione ed hanno creato un esercito di 100.000 partigiani che ha cost retto i tedeschi ad essere presenti in modo continuo con 200.000 soldati. Contem poraneamente, i greci, grazie al proprio lavoro, sono riusciti non solo a soprav vivere ma a sviluppare, sotto condizioni di occupazione, l’arte neo greca soprat tutto la letteratura e la musica.

La Grecia scelse la via del sacrificio per la libertà e la sopravvivenza. Anche allora ci colpirono senza ragione e noi rispondemmo  con la Solidarietà e la Res istenza, e siamo riusciti a vincere. La stessa cosa che dobbiamo fare anche ades so con la certezza che il vincitore finale sarà il popolo greco. Questo messaggi o mando alla Sig.ra Merkel ed al Sig. Schäuble, dichiarando che rimango sempre a mico del Popolo Tedesco ed ammiratore del suo grande contributo alla Scienza, la  Filosofia, l’Arte e soprattutto alla Musica! E forse, la miglior dimostrazione di questo è che tutto il mio lavoro musicale a livello mondiale, l’ho affidato a  2 grandi editori tedeschi “Schott” e “Breitkopf” con cui ho un’ottima collabora zione.

Minacciano di mandarci via dall’Europa. Ma se l’Europa non ci vuole 1 volta, noi , questa Europa di Merkel e Sarkozy, non la vogliamo 10 volte.

Oggi è domenica 12 Febbraio. Mi sto preparando per prendere parte con Manolis Gl ezos, l’eroe che ha tirato giù la svastica dall’Acropolis, dando così il segnale  per l’inizio non solo della resistenza greca ma di quella europea contro Hitler . Le strade e le nostre piazze si riempiranno di centinaia di migliaia di cittad ini che esprimeranno la propria rabbia contro il governo e la troika. Ho sentito  ieri il nostro Primo ministro – banchiere, rivolgendosi al popolo greco, dire c he “siamo arrivati all’ora zero”. Chi, però, ci ha portati all’ora ZERO in due a nni? Le stesse persone che invece di trovarsi in prigione, ricattano i parlament ari per firmare il nuovo accordo, peggio del primo, che sarà applicato dalle ste sse persone con gli stessi metodi che ci hanno portato all’ora ZERO! Perché? Per ché questo ordina l’FMI e l’Eurogroup, ricattandoci che se non obbediremo ci sar à il fallimento…

Stiamo assistendo al teatro della paranoia. Tutti questi signori, che in sostanz a ci odiano (greci e stranieri) e che sono gli unici responsabili della situazio ne drammatica alla quale hanno portato il paese, minacciano, ricattano, ordinano  con l’unico scopo di continuare la loro opera distruttiva, cioè di portarci sot to l’ora ZERO, fino alla nostra sparizione definitiva.

Siamo sopravvissuti nei secoli, in condizioni molto difficili ed è certo che se ci porteranno con la forza, con la violenza, al penultimo gradino prima della no stra morte, i Greci, non solo sopravvivranno ma rinasceranno. In questo momento presto tutte le mie forze all’unione dinamica del popolo greco. Sto cercando di convincerlo che la Troika e l’FMI non sono una strada senso unico. Che esistono anche altre soluzioni. Guardare anche verso la Russia per una collaborazione eco nomica, per lo sfruttamento delle nostre ricchezze minerarie, con condizioni div erse, a favore dei nostri interessi.

Per quanto riguarda l’Europa, propongo di interrompere l’acquisto di armamenti d alla Germania e dalla Francia. E dobbiamo fare tutto il possibile per prendere i  nostri soldi, che la Germania ancora non ha saldato dal periodo della guerra. T ale somma ad oggi è quasi 500 miliardi di euro!!!

L’unica forza che può realizzare questi cambiamenti rivoluzionari è il popolo gr eco, unito in un enorme Fronte di Resistenza e Solidarietà, per mandare via la t roika (FMI e Banche) dal paese. Nel frattempo devono essere considerati nulli tu tti gli accordi illegali (prestiti, tassi d’interesse, tasse, svendita del paese  ecc.). naturalmente, i loro collaboratori greci, che sono già condannati nella coscienza popolare come traditori, devono essere puniti.

Per l’Unione di tutto il Popolo stò dedicando tutte le mie energie e credo che a lla fine ce la faremo. Ho fatto la guerra con le armi in mano contro l’occupazio ne nazista. Ho conosciuto i sotterranei della Gestapo. Sono stato condannato a m orte dai Tedeschi e sono vivo per miracolo. Nel 1967 ho fondato il PAM, la prima  organizzazione di resistenza contro i colonnelli. Ho agito nell’illegalità cont ro la dittatura. Sono stato arrestato ed imprigionato nel “mattatoio” della ditt atura. Alla fine sono sopravvissuto e sono ancora qui.

Oggi ho 87 anni ed è molto probabile che non riuscirò a vedere la salvezza della  mia amata patria. Ma morirò con la mia coscienza tranquilla, perché continuo a fare le mie battaglie per gli ideali della Libertà e del Diritto fino alla fine.

Fonte: Democrazia nella comunicazione

One comment

  1. questa lucida lettera di un grande personaggio faro della libertà per tutti i popoli europei, è un appello a tutti coloro che, nel mondo, amano la Grecia, il suo spirito e il suo popolo. Da parte mia spero di non fare torto a nessuno, e anzi di interpretare il desiderio di Theodorakis, divulgandola, citandone la fonte, entro la cerchia dei miei amici e conoscenti in contatto con me tramite Internet. La situazione del nostro Paese è probabilmente solo a un passo da quella greca: e i nemici sono gli stessi.
    Cari saluti
    Giovanni Schiavo Campo

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