LE FALSITA’ RACCONTATE DA PARTITI E GOVERNO
Il cittadino ridotto a suddito da un sistema canaglia, forte con i deboli e debole con i forti,
privo di morale e coscienza civica
Ninnj Di Stefano Busà
Da una indagine a largo raggio risulta che il peggior malgoverno dell’area mitteleuropea è stato realizzato in Italia. Un modello arcaico e gattopardesco. non trasformabile né trasformatore, che fa finta di cambiare, senza cambiare nulla.
Una tattica che ha dato pessimi risultati, perché realizza la definizione matematica per la quale scambiando l’ordine degli addendi il risultato rimane lo stesso. Quindi, fumo negli occhi agli ignari cittadini, che vedono l’inadempienza sommergerli ogni giorno di più fino a divenire intollerabile.
Non ci siamo mai soffermati negli ultimi anni sulla fine che farà la generazione che è stata defraudata dal lavoro. Ebbene, facciamolo. Per pochi anni ancora sopperirà alla mancanza di occupazione giovanile, un ammortizzatore sociale quale è la famiglia: i pochi euro dei genitori anziani, qualche lavoretto di sfroso, qualche call center con paga miseranda di un precariato giovanile che diviene ogni giorno di più un dramma. Questo status non può essere eterno. Cosa accadrà quando i vecchi genitori che mantengono i figli maturi, esodati o disoccupati, non ci saranno più? Quali ammortizzatori troveranno in una Italia martoriata da tasse e balzelli, succube di un’Europa dominata dalle logiche di stampo mittelmerkeliano che stanno imponendo passi e tassi sempre più insostenibili per i più deboli, veri e propri cappi al collo di questi ultimi?
E questo per un risanamento che diventa un miraggio e un assassinio sociale. È tempo di capire che la verità non è quella spacciata dai poteri dominanti. Verità che maschera l’obiettivo di incrementare utili su utili di un sistema bancario corrotto e ignobile che chiede sempre di più e dà sempre meno in termini di costruzione di una Europa Unita. Verità di un concetto fraudolento che vuole asservire gli Stati più fragili economicamente.
È una tesi campata per aria? Facciamo un ragionamento elementare: alla constatazione che si sta portando a morte certa interi paesi, facendo affondare popoli nella fame e nell’indigenza più nere, dovrebbe portare a una rettifica di scelte politiche ed economiche o a perseverare diabolicamente? Purtroppo è quello che sta facendo l’establishment nazionale e internazionale di ogni mandato di turno, continuando imperterrito su una strada che va verso la distruzione totale dei frutti di interi decenni.
Perché di tornare indietro si parla solo in sordina o a scopi elettoralistici? Chi impone questo dictat e ne ricava il maggior profitto? È indubbio che, allo stato, siano la zarina Merkel, ossia l’economia e il sistema bancario tedesco a trarne il massimo giovamento. Ma noi non possiamo continuare a obbedire ad una linea politica di sudditanza a tali strategie e supremazie teutoniche, cui prima Berlusconi e poi Monti si sono piegati, pur con stili molti diversi. La UE scoppierà perché taluni Paesi meno dotati finanziariamente imploderanno e vi sarà la resa dei conti, allora ne vedremo delle belle e i ceti più deboli affonderanno nella melma creata da tale sistema.
Sono tutte critiche che non possono essere lasciate alla mummia berlusconiana, ritornata in campo come una vergine immune da responsabilità, dal momento che, insieme a tutti gli altri apparati politici di centro e di sinistra, ha contribuito al disastro attuale.
E’ tutto vero, purtroppo! Ma c’è di più. Con ogni probabilità – visto che noi rifuggiamo dal cinismo dei calcoli ragionieristici – nella figura del tecnocrate Mario Monti si è realizzata la finora tanto auspicata (e malamente fallita con Berlusconi) saldatura tra le lobby massonico-bancarie del Nord Europa (o “Euro-zona”) e il claricalismo cattolico dell’area del Mediterraneo. Non vi suggerisce nulla l’asse tedesco Merkel-Ratzinger che ha benedetto – e benedice – l’operato di Monti?
Francesco De Napoli
L’autore di quest’articolo ha la critica molto facile. Non basta affermare -parlo della sua teoria sulla dominazione teutonica in Europa- concetti, bisogna purtroppo appoggiarli su i fatti. L’autore afferma cose senza argomenti solidi.
E poi,… e poi…., apprezzerei tanto se gli italiani, in questa crisi, facessero un profondo esame di coscienza…; si specchiassero a lungo davanti allo specchio di casa(!)…; ma no! Per gli italiani i colpevoli sono sempre e tutti fuori casa! He! Svegliatevi!
La critica di Nicola Franco della scarsa capacità italiana di saper fare autocritica ha fondamenti, ma ci sono anche supporti agli argomenti usati dall’autrice dell’articolo. E per questo ho voluto ospitarlo.
Adam