Grandi ricchezze devono contribuire
di Maurizio Sbrana del 9 agosto 2013
BANKITALIA CI DICE CHE LA RICCHEZZA NAZIONALE TOTALE AMMONTA A CIRCA 9.000 MILIARDI DI EURO (tra valori immobiliari e mobiliari). Ci dice pure che di questi 9.000 miliardi, il 10% della popolazione ne detiene circa il 47%; poi ci dice che il 50% meno abbiente ne detiene circa il 10% (scarso). Ciò significa che il 40% restante della popolazione ne detiene il rimanente 43%…
Esentando del tutto la fascia meno abbiente (quel 50% che detiene il solo 10% scarso dello stock), si potrebbe considerare un ‘Contributo sulle Grandi Ricchezze’ con aliquote differenziate e progressive (come dice la nostra Costituzione all’Art.53), a partire dallo 0,50% per ricchezze dal milione di euro in sù, fino ad un massimo del 2% per ricchezze oltre i 10 milioni di euro.
Con queste ingenti risorse, si dovrebbe procedere ad un abbassamento della tassazione sulle prime fasce di Irpef e porre mano ad una rimodulazione del ‘cuneo fiscale’….
Ciò doterebbe di maggior potere d’acquisto la gran parte della popolazione a basso e medio reddito, che rimetterebbe presto in moto l’intera economia nazionale…
COSA SI ASPETTA A CAPIRLO ????
(Per non colpire la classe ‘alta’, si manda il Paese allo sfascio?…. Come se poi, in definitiva, prima o dopo, anche la fascia più ‘fortunata’ non potesse essere colpita dal protrarsi della crisi…)!!!
——————-
Ma una chiosa è per me doverosa, la domanda più logica è: COSA ASPETTA A FARLO?
E la risposta obbligata è che anche questo governo, come tutti quelli degli ultimi trent’anni, rappresenta la fascia alta, fatta in gran parte di appropriazioni indebite e parassitarie che sono la causa principale dei problemi che viviamo.
SIAMO NOI A DOVERLO CAPIRE.