Appello dei Cristiani per il voto a Milano

Pubblicato il 25 maggio 2011 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Appello dei Cristiani per il voto a Milano

Sconfiggiamo la sfiducia. Cambiare è necessario, cambiare si può.

Siamo in un momento particolarmente difficile, nel nostro paese e nella nostra città. Tanti di noi vivono nel disagio, nell’incertezza, persino nell’angoscia del futuro. Molti si chiedono quando arriverà l’alba.

Il disorientamento e la sfiducia possono indurre alla rassegnazione, alla passività e alla chiusura nel tentativo di risolvere i problemi da soli. Può essere così anche per noi cristiani? Non abbiamo forse un supplemento di responsabilità noi che, illuminati dalla fede, crediamo che la città terrena sia luogo di testimonianza e di pratica della solidarietà e della ricerca del bene comune?

Possiamo abbandonare gli strumenti di una democrazia partecipata e faticosamente conquistata? A giorni ci sarà il voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale della nostra città. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e non voltarci dall’altra parte. Non possiamo tacere.

Diciamo con chiarezza e convinzione che è necessario un vero cambiamento.

Il cambiamento lo chiediamo perché l’attuale amministrazione non si è fatta carico delle necessità dei più deboli (bambini, giovani e anziani).

I nuovi poveri (disoccupati e cassaintegrati, ma anche giovani precari ed anziani, famiglie numerose) hanno richieste insoddisfatte ( in primis, una casa ad affitto equo).

L’ambiente atmosferico in tutta l’area urbana peggiora e incide sulla salute di tutti, in particolare dei bambini e degli anziani: interventi decisi contro l’inquinamento cittadino e il traffico privato sono solo propagandati, ma non disponendo di finanziamenti adeguati, non vengono realizzati.

I servizi per l’infanzia (es. nidi pubblici) sono carenti; l’assistenza sociale alle famiglie in difficoltà (soggetti disabili, minori a rischio, anziani non autosufficienti…) non sembra rappresentare una priorità per l’ente locale: la costante riduzione delle risorse messe a disposizione compromette la qualità e l’efficacia degli interventi.

L’attuale amministrazione è caratterizzata da ritardi, mancata trasparenza nella gestione delle proprie attività, sperpero del denaro pubblico (laute consulenze e generosi stipendi ai manager), inefficienze nelle procedure amministrative che paralizzano la città (es. Expò 2015, scolmatore del Seveso).

Il nuovo Piano di Gestione del Territorio che aumenta il numero di case ed uffici previsti, a fronte di migliaia di case ed uffici vuoti, sembra interessi solo agli speculatori edili, mentre non interviene sul costo reale per acquistare o affittare una casa.

E’ da rilevare uno scarso impegno contro la corruzione, le infiltrazioni criminali e mafiose.

La politica della sicurezza in atto crea tensioni e pericoli invece di stemperare e risolvere i problemi : le risorse vengono spese per sgomberare i rom, costringendoli a vagare da una parte all’altra della città, invece di trovare loro percorsi di inserimento e di integrazione.L’opposizione a riconoscere ai credenti nell’islam e in altre religioni, il diritto di costruire propri edifici di culto ci consente di affermare che la tutela della loro libertà di culto è la tutela della nostra libertà di preghiera nell’unico Dio.

Infine dobbiamo fare un richiamo ai valori etici che caratterizzano tutti e particolarmente i cristiani: la vita privata e quella pubblica di chi governa deve essere d’esempio per tutti, in particolare per i giovani che devono affrontare le sfide della vita in modo onesto, corretto e professionalizzato, senza scorciatoie. Quelli che governano qui e a Roma, quasi ogni giorno, propongono invece comportamenti e messaggi espressione di una concezione edonistica della vita o discriminante nelle relazioni interpersonali.

Invitiamo le nostre sorelle e i nostri fratelli nella fede a riflettere e a decidere con discernimento, sapendo riconoscere nella vita di ogni giorno quali sono i problemi veri e quali le menzogne propagandate.

La nostra coscienza illuminata dai nostri valori e da quanto ci continua a indicare il nostro Arcivescovo Dionigi Tettamanzi, deve spingerci ad un deciso cambiamento verso una società più aperta ed attenta agli ultimi ed ai più deboli.

Firmatari (271 di cui 147 donne): vedi al http://appelli.arcoiris.tv/elezioni-Milano/index.php

La raccolta delle adesioni continua on-line sul sito

Milano, 23 maggio 2011

2 comments

  1. ausilia deidda ha detto:

    Non sono credente nel senso tradizionale del termine,ma rispetto tutte le fedi religiose.

  2. LeonelLSpeilman ha detto:

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