Buon 25 Aprile!
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Che il 25 aprile ci dia rinnovate energie di resistenza al vento malsano in atto!
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Quelle quattro note
Quelle quattro semplici note
che entrano – si dice qui nel
cuore – come la voce di una
amante che comanda sopra il
crinale tra l’io travolto e la sua
essenza ripresa. Ciao bella ciao,
voce dell’anima persa e a un tratto
ritrovata come una vecchia moneta
che suona, tin tin fra le dita, tintinnante
ancora tra i ricordi che aprono le cateratte
del cielo, un cielo ancora possibile – unico
tra passato presente e futuro – un cielo che
è ora negato ma ritrova il sogno resistente
battente forte sulle note della nostra identità.
Adam Vaccaro
è un vero piacere, in occasione del 25 aprile, leggere questa tua poesia che ci riporta come Generazione degli anni 4o in un clima di fine guerra e di viva partecipazione alla libertà, oggi esautorata da ideologie di delittuosa criminalità i cui esercenti vanno messi alla sbarra da un TRIBUNALE INTERNAZIONALE, fino adesso assente nella sua politica penale. Tu puoi anche chiedermi perché non scrivo una poesia come la tua? Ci ho provato una volta su UNITALIA di Francesco Guadagnuolo con un testo assieme ad altri poeti. Non è che si è cambiato molto. Noi, comunque e in ogni caso, restiamo gli unici interlocutori assieme al popolo degli invisibili che non votano più, ma che potrebbero cambiare le votazioni, emarginando ideologie autarchiche.
Buona Festa del 25 aprile a tutti grazie Adam che la riporti nel giusto posto che come visto ultimamente … altri la vorrebbero tenere assopita.✊️
Buona Liberazione a tutti! Bello che Bella Ciao venga rimessa al suo posto nella tua poesia, visto che in questo tempo che tutto deprezza e svende, è diventata una canzoncina che si canta nei karaoke internazionali. Speriamo che la “vecchia moneta” ritorni a battere il ritmo della rivolta, perché i gioghi delle potenze sovranazionali e della finanza ci stringono in maniera micidiale, riproponendo un volto nuovo, ma ancora perfettamente identificabile, del fascismo. Il fascismo non è qualcosa di opposto alla cosidetta democrazia capitalista, ma ne è l’estrema conseguenza, quella che oggi chiamiamo società del controllo, della sorveglianza, della censura, della guerra ad oltranza, dell’annichilimento umano.
Mai avrei pensato di vivere questa lenta asfissia, quella che min areava mio nonno e mio padre.
Ma passerà, passerà!!!