B. vivo e morto

Pubblicato il 13 giugno 2023 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Dissonanze

B. da vivo e da morto, che parla anche da morto. E noi siamo vivi?
Lo scenario dei cicalecci masmediatici, unito al prevalente silenzio intorno, è purtroppo la riprova del precipizio in cui è finita l’Italia, come corpo sociale e come eredità culturale.
Una vergogna celebrata da caste politico-economiche con in testa il massimo rappresentante istituzionale. Un (quasi) unisono coro dell’esercito di media e voci di tanti devoti arricchiti alla corte del Capo scomparso. Comprensibile per loro inchinarsi e ringraziare. Ma tutti gli Altri, cioè Noi, abbiamo il diritto di difendere un po’ di sale in zucca e dignità, rifiutando di osannare la mezza verità elevata a Verità?
Tuttavia, arrivare al “funerale di stato” e al “lutto nazionale” era un oltre impensabile, segno che tutti gli argini dell’etica e del rispetto di sé sono crollati!
Faccio seguire perció la lettera di Tomaso Montanari, una delle poche voci dissonanti, rispetto alle orazioni dominanti e ai silenzi proni di politica e cultura.
Adam Vaccaro
***
Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.
Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto (https://www.governo.it/…/bandiere-mezzasta-sugli…) le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano.
Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.
Col più cordiale saluto,
Tomaso Montanari
Professore di Storia d’Arte Moderna e
il Rettore dell’Università per Stranieri di Siena

4 comments

  1. fausta augusta squatriti ha detto:

    Esattamente lo stesso vostro sconcerto, lo provo io, di fronte a tanto onore per un uomo pieno di pesanti compromissioni con la mafia, con la corruzione. E che sia alla fine stato prosciolto da tanta infamia, non significa che non la abbia prodotta, lui, l’infamia. Non è un nodello virtuoso!!! Ne sono disgustata. Funerali di stato? Lutto nazionale? Ma che vergogna!Un uomo bravissimo a fare gli affari suoi, a qualsiasi prezzo, anche a quello del ridicolo, ma gli italiani, scesi a una cultura quasi zero, non capiscono l’ironia, perché per quella, bisogna essere sapienti, e non lo siamo più, neppure in minima parte. A questa caduta nelle braccia ampissime dell’ignoranza, lui ha contribuito moltissimo, con la sua corruzione anche culturale. Non basta che nelle sue televisioni ogni tanto ci passi anche un buon film, o una inchiesta seria, quello è l’inganno che serve a farci deglutire il resto.
    Come fa Mattarella ad autorizzare tutto questo?

    Spero che saremo in molti a dichiarare il livello infimo cui siamo scesi, e però, in molti piangono la perdita dell’istrione. Proprio perché il modello è solo il guadagno, l’apparenza, e la mancanza di rispetto, per esempio, per le donne, che nella cerchia dell’istrione, razzolano, guarda caso, solo se giovani e belle, invadendo il parlamento.
    Io vivo il lutto di questi giorni, ma quello del buon senso.
    Fausta Squatriti
    artista, già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, milano

  2. Adam Vaccaro ha detto:

    Grazie, Fausta, del commento e della condivisione! Quaslcuno ancora vivo c’è, nel mare osceno in cui siamo!

  3. Adam Vaccaro ha detto:

    Ricevo da Maria Carla Baroni, che mi prega di pubblicare il commento che segue, segno di condivisione, resistenza vitale, etica e culturale:, di cui sono grato:

    Grazie ad Adam Vaccaro e a Tomaso Montanari. E’ stato pure al di fuori di ogni dignità che l’arcivescovo di Milano si sia prestato a un solenne funerale addirittura in Duomo a uno che, oltre a essere stato mafioso e, all’inzio del suo percorso di “imprenditore”, profittatore di piccole imprese, portate al fallimento e acquistate poi per un boccone di pane, si sia dedicato per anni a orge e alla creazione di giri della prostituzione note in tutto il mondo, per cui l’Italia è stata ridicolizzata e denigrata. Secondo la Chiesa cattolica si fa peccato a fare l’amore prima del matrimonio o fuori dal matrimonio, ma poi un mafioso dedito alle orge viene omaggiato da un funerale solenne in Duomo, così come anni fa il capo della banda della Magliana era stato seppellito in una importante chiesa romana.
    Io sono atea, mi sono sbattezzata, mi batto per poter vivere in uno Stato laico e non posso non notare e far notare anche queste connivenze tra destre inqualificabili.

    Maria Carla Baroni

  4. Adam Vaccaro ha detto:

    Ricevo da Claudia Azzola, che mi prega di pubblicare il commento che segue, segno di condivisione, resistenza vitale, etica e culturale:, di cui sono grato:

    Troppi silenzi, troppe zone di silenzio complice per la vicenda umana politica culturale imprenditoriale che oggi viene celebrata con funerali di Stato, con il presidente della Repubblica (delle banane, come in una celebre vignetta di “Repubblica” dell’altroieri). Prevedevo il peggio, rientrando dalla Francia, e ho trovato il peggio perché non c’è giustizia nel lutto imposto con i funerali di stato anche a chi non gradisce. Da oggi non tengo più tanto a Mattarella, e vorrei dirglielo, che non ha rappresentato la gran parte della Nazione, che si sente offesa dall’avallo concesso dal presidente al protagonista di tanti scontri con le istituzioni, manipolatore delle menti di cittadini ormai ammiratori acritici, di cui lui stesso ebbe a dire che “il pubblico ha la mentalità di un bambino di otto anni.”
    Claudia Azzola

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