“nuovomondo” di Tomaso Pieragnolo

Pubblicato il 30 marzo 2012 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Dal poema “nuovomondo” di Tomaso Pieragnolo.

Passigli Editori, 2010.

In un cerchio temporale e interiore continuamente aperto e concluso che comprende in sé creazione e distruzione, stratificate pulsioni di un mondo quanto mai reale e al contempo illusorio, il viaggio di ogni singolo essere verso l’inconosciuto confluisce nel flusso eracliteo di un’umanità vitale, errante, sempre più spesso incerta e confusa da esponenziali stimoli e vacui valori. Questo breve quanto intenso poema restituisce la visione di un luogo urgente e necessario, la consapevolezza che in questa epoca contraddittoria e cruciale solo l’Amore nel suo senso più ampio e terreno possa condurci verso un ‘nuovomondo’.

pagina 14

Forse il primo uomo e la prima donna

di colpo due colombe nella fitta

orditura, due strappi nella ripetizione

del castigo, scalzi appena eretti allo sbaraglio

della precaria luce immaginano

precipui un luogo futuro, bestiali

e spaventati ancora da improvvise

estinzioni e pazze circolazioni

di stormi, metalli e distanze;

così nudi addiacciano in strapiombi di gole

indurite e nel prodigo divenire

in frammento, mentre un bilico rapido

d’urgenze minaccia la disgregata

moltitudine e un perenne vento verde

colma franate frontiere e nascite

continuamente offerte. Caparbiamente

avanzano fra tutte le cose prescelti

con fortunale criterio, erranti giorno

dopo giorno e sopravvissuti al possente

stallo innescano l’impronta numerosa

che l’aperta asprezza muta, il corpo scricchiolante

contro l’ora e l’ereditato disordine,

bruciando ancora la netta cicatrice

che il giorno definisce in precipitosi

vertici. Ma gioioso è il creato nei suoi

molteplici fermenti, dilunga lingue mute

e selve commoventi.

Tomaso Pieragnolo è nato a Padova nel 1965 e da vent’anni vive tra Italia e Costa Rica. La casa editrice Passigli di Firenze ha pubblicato il suo ultimo libro, il poema “nuovomondo, finalista al Premio Palmi, al Premio Metauro, al Premio Minturnae e vincitore del Premio Saturo d’Argento – Città di Leporano. Fra le sue precedenti pubblicazioni: “Il silenzio del cuore (1985), “La lunga notte (1987, Premio Giovani Città di Palermo), “Lettere lungo la strada (2002, premiato al Città di Marineo e finalista al Guido Gozzano), “L’oceano e altri giorni (2005, finalista ai Premi Libero de Libero, Guido Gozzano e Ultima Frontiera e vincitore del Premio Minturnae Giovani). Una sua selezione di poesie scelte è stata pubblicata in spagnolo dalla Editorial de la Universidad de Costa Rica e dalla Fundación Casa de Poesía (“Poesía escogida, 2009). La sua attività di traduttore di poesia latinoamericana si svolge in collaborazione con la rivista Sagarana, nella quale dal 2007 propone principalmente autori del Costa Rica e del Centro America, mai tradotti in Italia, e con alcune case editrici, che hanno pubblicato le sue traduzioni di Eunice Odio (“Questo è il bosco e altre poesie, Via del Vento 2009, Menzione Speciale Camaiore per la traduzione) e di Laureano Albán, (“Gli infimi crepuscoli, Via del Vento 2010 e “Poesie imperdonabili”, Passigli 2011).

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