LA STRADA DELLA BETULLA

Pubblicato il 5 ottobre 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

LA STRADA DELLA BETULLA di Carla Cantini (Moretti & Vitali, Bergamo)

Questo lavoro di Carla Cantini, un libro pieno di fascino e di pathos, di angoscia e di speranza, di apparente semplicità e di profonda cultura, è uno dei rarissimi libri che si possono considerare necessari in questo tempo così traboccante di parole e così povero di significati.

Assolutamente originale senza essere volutamente bizzarro, senza volere ad ogni costo stupire, o, peggio, disorientare il lettore comune, l’interlocutore privilegiato del pensiero di uno scrittore. Capace invece di coinvolgerlo totalmente e non soltanto dal lato emotivo, poetico, mentale, ma, e questo è veramente assai raro, soprattutto spirituale.

La strada della betulla è un percorso iniziatico verso una conoscenza spesso inseguita e raramente raggiunta: il senso della nostro vivere e del nostro morire. Come ogni simile percorso non può che passare attraverso il dolore e la morte per giungere a una diversa rinascita. Carla Cantini saprà percorrerlo, e farcelo percorrere aiutandoci con l’amore.

Non sappiamo chi siano il lui e la lei protagonisti della storia narrata; ci basti sapere che sono un uomo e una donna, anzi l’uomo e la donna innamorati; che gioiscono del loro amore, che sentono la vita illuminarsi, acquisire significato per quell’amore, e lo vivono con consapevolezza ma anche con semplicità. Basta poco per essere felici quando si ama: una passeggiata in campagna; una cena in una trattoria rustica; l’incontro serale dopo il lavoro; le lunghe conversazioni in attesa della notte. Occorre però rendersene conto. E i due amanti se ne rendono conto con un atteggiamento prezioso e grato, ma spesso trascurato, verso gl’istanti felici che la vita sa darci.

Ma…C’è sempre l’insidia di un ma avversativo, soprattutto quando si osa essere felici. E il destino, invidioso, deciderà di interrompere l’idillio facendo penetrare in esso la tragedia.

Non voglio raccontare la storia, troppo simile a tante altre. Voglio tuttavia mettere in risalto un atteggiamento, anche questo assai comune: la cecità di fronte agli avvisi che il destino beffardo c’invia. Ma voglio anche aggiungere che in questa particolare circostanza, l’idillio non verrà meno, e Amore e Morte, eterni alleati e nemici, si congiungeranno là, in fondo alla strada della betulla, dove tutto si fonderà in un’unica luce che si potrà identificare, anche per noi, con una misteriosa fede e un altrettanto misteriosa e indispensabile speranza.

Il Tempo, altro tema caro all’autrice, sarà anch’esso mutato dalla morte nell’istante assoluto, che dall’essere così come lo conosciamo, trasformati nel non essere che pure ci è ignoto, entriamo nell’eternità della quale, pur percependola e aspirandovi, nulla sappiamo.

Tutto ciò è scritto con uno stile al tempo stesso lieve ed essenziale; una scrittura concisa e profonda che sa condurci sull’orlo di un abisso vertiginoso: l’anima dell’autrice, contemplando la quale noi vediamo riflessa la nostra; una scrittura che sa far penetrare il nostro sguardo fin là, dove l’oscurità a un tratto si trasforma in luce moltiplicata dai raggi di altre parole tratte dai Salmi come da Nietzsche; da S. Agostino come da Rilke; dal Choelet come dal Cantico dei Cantici: da quanto insomma lo spirito dell’uomo, nelle più diverse forme e circostanze, ma sempre poeticamente, ha saputo esprimere, nelle sue invocazioni e meditazioni, comunicandoci la sensazione di un’appartenenza universale sia nel dolore sia nel segreto ma condiviso desiderio di quell’altrove che fa dell’uomo ciò che egli veramente è.

Ad alleggerire il dramma narrato che, come infiniti altri non trova alcuna spiegazione nella logica del mondo, è la scrittura aliena da ogni facile sentimentalismo – e tuttavia in grado di farci provare con un accenno, una piccolissima frase l’emozione più grande -, di questa poetessa che ha saputo attraversare la valle di lacrime con occhi fermi e ben aperti: sono i suoi stessi versi, quasi ali lasciate in eredità da chi ci ha preceduto, com’è scritto nel sottotitolo del volume, capaci di volare e farci volare più in alto di ogni nostro dolore. Com’è proprio della vera Poesia.

Bruna Dell’Agnese

2 comments

  1. luisa rossi ha detto:

    dove si può comprare, a verona non si trova. grazie

  2. luisa rossi ha detto:

    dove si può comprare, a verona non si trova. grazie
    cosa vuol dire submit? sono ancora vivi anche quelli della mia età.

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