MACCHINE D’OBLIO

Pubblicato il 23 aprile 2011 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro

MACCHINE D’OBLIO

di Calpestare l’Oblio

Azione poetica corale contro l’oblio delle morti migranti

Il collettivo “Calpestare l’oblio” ha ricevuto l’invito a partecipare nella notte tra Sabato 30 aprile e Domenica 1 maggio a Firenze, nel contesto della “Notte Bianca”, a Poesia in Azione. Il nostro intervento “performativo” è previsto per le 02:00 (circa) a Piazza Santissima Annunziata.
Per questa occasione abbiamo deciso di proporre agli autori di “Calpestare l’oblio” di prendere parte ad una vera e propria performance corale intitolata “Macchine d’oblio”.
Lo spunto critico è scaturito da una riflessione sul degradante scenario internazionale degli ultimi mesi, dominato dalle solite logiche di guerra e dominio imperialista mascherato avidamente da “intervento di pacificazione e sostegno alle lotte di liberazione del mondo arabo”. Da potere a potere, sulle deboli e sfiancate spalle dei civili, alle spalle della “rivoluzione”. Una guerra che continua a provocare morte, follia, disperazione, le cui conseguenze più visibili giacciono sulle spiagge di Lampedusa se non sui fondali mediterranei mangiate dai pesci. Quello che vogliamo mettere in scena è l’oblio sistematico delle macchine del potere mediatico, che alternano momenti di sovraesposizione cinica e spietata (in particolar modo in momenti estremamente critici per coloro che governano questo paese) ad un oblio altrettanto predeterminato in cui gossip, nani, papponi e ballerine invadono la scena rendendo tutto grotesque e paradossale. Il concetto di morte e il senso fortemente politico di quelle morti, di quelle migliaia di lenzuola bianche stese nel deserto libico come sulle spiagge dell’isola siciliana, perdono definitivamente ogni valore, la propria sacralità, rendendo inoltre possibile, addirittura “condivisibile”, in un paese che non ha più nulla di civile, la dimostrazione ultima di vilipendio della dignità umana inscenata da gran parte della classe dirigente italiana.
Partendo proprio dall’immagine ossessivamente televisiva dei “lenzuoli” abbiamo pensato di ricreare sul palco la medesima scena, di stenderci noi poeti ed autori in fila, coperti da lenzuoli bianchi, e di alzarci ad uno ad uno per andare a leggere il nostro testo di fronte al pubblico. L’idea è semplice e speriamo fortemente comunicativa.

Vi chiediamo quindi di partecipare, di inviarci la vostra adesione nei prossimi giorni per poter organizzare al meglio la lettura, comunicandola per e-mail a calpestareloblio@gmail.com

In base alle adesioni pervenute e alle esigenze organizzative, predisporremo al meglio l’azione.

Info: www.argonline.it | www.lagru.org/media/oblio.pdf | calpestareloblio@gmail.com

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