Ho sognato qualcosa di strano

Pubblicato il 23 gennaio 2012 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro

Ho sognato qualcosa di strano
incontri dedicati al sogno e condotti da
Carla Stroppa, Eva Pattis Zoja, Marta Tibaldi (psicoanaliste e saggiste) e Roberto Caracci (filosofo e scrittore)
LIBRERIA EQUILIBRI  Via Farneti 11 MILANO

Che strano il mio sogno di stanotte! Sì, molto strano,   ma soffermiamoci  a riflettere:  rispetto a che cosa diciamo che  il sogno  è strano? Evidentemente abbiamo un’idea di normalità indiscutibile ed è quella che ricaviamo dall’ ordine abituale  della nostra vita diurna. Certo di giorno i  luoghi e i tempi non vengono mescolati  fra loro come avviene nei sogni  e neppure  si moltiplicano  le identità delle persone, i ladri non scavalcano cancelli volando, le piante non si suicidano. No, tutto appare lineare di giorno. Ma ne siamo sicuri?  E’  davvero   così razionale come ci sembra la vita diurna?
Sin dai tempi più remoti tutte le culture avevano una loro modalità di relazionarsi ai sogni e sempre sono esistiti  “specialisti” per comprenderli.  Nessuna civiltà si sarebbe mai sognata di collocare l’interpretazione dei sogni in una piccola nicchia sicura di sé come oggi rischia di essere anche la psicoanalisi. E non si sarebbe neppure sognata   di considerare i sogni alla stregua di residui del cervello insignificanti e ininfluenti.
La nostra cultura è estremamente povera di immaginazione e non sa ascoltare i sogni e farsi fecondare dal loro strano linguaggio di immagini.  La gente scrive diari, ma non scrive “nottari”.
In una prima serie di cinque  incontri, uno al mese da gennaio  a maggio, vogliamo parlare di sogni, anche dei nostri sogni, di come accoglierli e ascoltarli.
In questi incontri  cercheremo di rispettare i sogni, li osserveremo con curiosità, cercheremo di dialogare col regista di questo film notturno, cercheremo di aprirci  alle loro contraddizioni, soprattutto alle loro domande.  Lo  faremo a partire da sogni tratti dalla letteratura o dalla pratica analitica, senza rigidità di sorta e disposti a  lasciarci rovesciare la prospettiva da cui li abbiamo sempre osservati o vissuti, muovendo dai contesti in cui si collocano i nostri sogni..  Anche i sogni dei partecipanti potranno servire da spunto per   una riflessione, non personale ma più ampia, di natura culturale.
Ogni serata verrà proposta da un relatore che per professione o per passione si  occupa da decenni di sogni e nei modi più diversi, come la rappresentazione figurativa con l’aiuto di materiali plastici come la sabbiera o l’argilla, la fotografia, la scrittura, la rappresentazione drammatica e quella del movimento corporeo.
Programma (gli incontri si terranno da gennaio a maggio 2012, il giovedì alle ore 20.45):
26/1 I  conduttori  Presentano gli incontri, segue un primo dialogo con il pubblico
23/2 Carla Stroppa Il sogno e i tre tempi dell’anima
29/3 Eva Pattis Zoja Dialogo fra l’Io e le altre figure del sogno (La parabola del sogno di F. Hebbel)
26/4 Roberto Caracci Il sogno come racconto. Il racconto come sogno.
31/5 Marta Tibaldi Maschile e femminile nel sogno, uomini e donne nella vita da svegli
(La partecipazione è libera ma è gradita la prenotazione ai numeri:
02-29404100  o  02-2363784;    e-mail:  segreteria@morettievitali.it)

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