Laboratorio Moltinpoesia
a cura di Ennio Abate
Giovedì 10 novembre 2011 ore 18,30
alla Palazzina Liberty, Piazza Marinai d’Italia, 1
Milano
il Laboratorio MOLTINPOESIA, FAREPOESIA, MILANOCOSA E IL SEGNALE
invitano a discutere
il libro di Giorgio Linguaglossa
Dalla lirica al discorso poetico.
Storia della poesia italiana (1945-2010)
Roma, EdiLet, 2011
Sarà presente l’autore
«Che cosa è successo nella poesia italiana degli ultimi 65 anni? La poesia che si è trasformata in discorso poetico, ha un futuro? È in grado la forma-poesia di accettare la sfida posta dai linguaggi della modernità?» (G. Linguaglossa)
Franco Fortini faceva ‘na cape tante ( una testa così ) al povero Sereni perché a Marx preferiva chiamarsi in situazione rappresentando con essa le pulsioni e i drammi suoi personali e del mondo , di chi vive o vorrebbe vivere al centouno per cento la conflittualità tra speranza e disincanto .
Credo che la lezione – e soprattutto la pratica linguistica – di Sereni sia stata decisiva per gli esiti della poesia venuta dopo di lui e che tuttora ci occupa .
Di questo magistero e delle sue ricadute più o meno evidenti e significative su tanti autori contemporanei si trova traccia nei riferimenti critici rintracciabili in Linguaglossa , a cui si deve il merito di avere – qui più che in precedenti occasioni – rivoltato come un calzino attributi e limiti oggettivi di quanti hanno fatto della Linea Lombarda non tanto un convitato di pietra quanto una coinquilina generosa a cui chiedere il sale per il proprio linguaggio .
Questo mi sembra un merito facilmente riconoscibile nel lavoro di L. ; circostanza che meriterebbe uno studio comparativo tra gli autori ” d’area ” indagati , a prescindere per una volta dalla fagocitazione di canoni , ismi , ecc. , e focalizzando l’attenzione sulla precipua temperatura di quel versante dell’oralità che è costitutivo dell’opzione Lombarda ; temperatura che pur non rinviabile ad una unità stilistica evidenzia comunanza di tematiche ambientazioni ed indole .
leopoldo attolico