Libreria Archivi del ‘900
Via Montevideo 9 – MILANO
Martedì 25 novembre 2008 – ore 18,00
Milanocosa
presenta in
AttraversaMenti: Territori-Letteratura
a cura di Adam Vaccaro
Giovanna Romanelli
Omaggio a Cesare Pavese
(Aracne, 2008)
A colloquio con l’autrice
Eleonora Fiorani e Adam Vaccaro
Il libro è una rilettura dell’opera di Cesare Pavese alla luce di un’ottica parti colare che istituisce uno stretto rapporto tra lingua e territorio, vissuto dallo scrittore con intensa drammaticità, e che diviene un modo nuovo di fare e di pensare la letteratura fiori da ogni idealizzazione e retorica. i testi sono un percorso interpretativo che pone in risalto la modernità della visione pavesiana del modo di intendere il luogo, del suo senso e del posto che esso occupa nella ricerca linguistica e letteraria, oltre che nella vicenda esistenziale. Il luogo è in Pavese uno spazio vissuto, perché il “dove sono” costituisce il “chi sono’. Lo scrittore anticipa così tematiche divenute oggi decisive per la società, che va verso il crepuscolo dei luoghi e, annullando i riferimenti di spazio e di tempo, annulla anche le diversità del mondo e cancella l’identità.
Giovanna Romanelli, laureata in Lettere classiche, è stata docente presso l’istituto di Italianistica della Sorbonne Nouvelle – Paris I – e attualmente collabora alla cattedra di letteratura moderna e contemporanea della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione «Cesare Pavese» con sede a Santo Stefano Belbo (Cn).
Info:
Associazione Culturale Milanocosa – c/o Adam Vaccaro, Via Lambro 1 – 20090 Trezzano S/N
T. 02. 93889474; 3477104584 – e-mail: info@milanocosa.it; adam.vaccaro@tiscali.it
Milanocosa
presenta
AttraversaMenti
OltreConfini
Ideazione e progetto generale di Adam Vaccaro
Organizzazione a cura dell’Associazione Culturale Milanocosa
Viviamo in un’epoca di contraddizioni che paiono irresolubili, da un lato una globalizzazione (detestata o esaltata) che tende ad appiattire le identità specifiche, dall’altro reazioni, anche retrive e violente, in difesa di culture e interessi localistici. Un incrocio che ha fatto parlare di glocalizzazione. Apparenti o reali rotture di barriere e disgregazioni che toccano le relazioni più prossime; tendenze ad azzerare il senso di una comunità in cui i singoli possano riconoscersi e, dall’altro, sensazioni di essere cittadini del mondo. Entro tali contraddizioni, vogliamo proporre più serie di percorsi che, tra memorie e testimonianze del presente, possano favorire aperture ed esperienze di incontro tra differenze, al di là di ogni ideologizzazione. Il progetto generale è aperto e verrà articolato in più campi di approfondimento relativi ad attraversamenti non solo geografici, ma anche di altri confini e diversità (di cultura, esperienza, sesso, etc.).