Marco Saya
Marco Saya è nato a Buenos Aires il 3 aprile 1953 dove ha trascorso i suoi primi tre anni per poi trasferirsi a Rio de Janeiro per circa 7 anni. Dal 63′ risiede a Milano dove attualmente opera nel settore informatico.
La musica e la chitarra jazz (hobby che già coltivava a 14 anni) sarebbero poi diventate la sua vita e una seconda professione. Scrive testi per canzoni, avvicinandosi alla poesia e più in generale alla scrittura che è stato un passo naturale e spontaneo sin dall’adolescenza.
Ha pubblicato il primo libro di pensieri dal titolo Bambole di Cera (2000) edito da Antitesi – Laura Vichi Publisher con il quale si è classificato secondo al concorso nazionale di poesia “La Cittadella” dedicato alla poetessa Maribruna Toni e successivamente premiato al concorso internazionale Victor Hugo.
Prosegue la sua attività di scrittore con la pubblicazione della seconda raccolta di poesie dal titolo Raccontarsi (2002) edito dall’istituto Italiano di Cultura di Napoli diretto dal Professore e poeta Roberto Pasanisi. Pubblica un e-book dal titolo Sassolini e presente sul sito Internet diretto dal poeta Emiliano Cribari. Contemporaneamente esce il suo nuovo libro di poesie e brevi racconti dal titolo Dirimpettaio (2002) edito dalla Oceano Edizioni. Da Natale 2003 è in distribuzione la raccolta di poesie dal titolo Nei travagli di ogni attimo edito dalla Domina Editrice. Dal 15 Marzo 2003 è in distribuzione 4-poets silloge poetica edita dalla casa editrice IL FILO diretta da Giulio Perrone. Ad Aprile 2005 uscirà la sua nuova raccolta di poesie edite dal Filo edizioni di cui sarà curatore anche della prossima antologia Navigando nelle Parole.
E’ presente poi in diverse antologie tra cui segnaliamo: Voci edita da ARPANet; Il teatro del Tempo e Sul Filo dell’Innocenza edite da Akkuaria; E il naufragar m’è dolce in questa radio e Poesie del nuovo millennio edite da Giuseppe Aletti; Le migliori 100 poesie del web 2000 e 2001 a cura dell’associazione Penna D’autore;Antologia poetica edita dall’Osservatorio Letterario; L’albero degli aforismi e Il segreto delle fragole (2005) editi da Lietocolle; Swing in versi edito da Lampi di Stampa.
Collabora poi con il mensile letterario Il Filo, con la pagina culturale diretta dal poeta Ermanno Eandi sul quotidiano Tuttosport e conduce una rubrica musicale sul sito della Rizzoli Speaker’s Corner.
Presenzia ad alcuni concorsi di narrativa in qualità di membro di giuria, l’ultimo Parole per Crescere.
Infine è presente su tutti i più importanti siti di poesia dove raccoglie importanti risultati nei vari concorsi proposti e partecipa ai vari reading nelle manifestazioni poetiche. E’ socio di Milanocosa dal 2004.
Vasca
Mi piacerebbe tuffarmi nel mio inizio
e stare un po’ sott’acqua prima di
riemergere in un punto qualsiasi
e vedere l’orizzonte del limite
dove il perimetro della vasca
delinea questo breve passeggio
Allora l’immaginazione cerca
un occhio divino che rassereni
la fobia del poco spazio concessoci
e quando l’acqua fuoriesce dal bordo
noi straripiamo con essa
tra la confusione di identiche molecole
Mercato
Che cosa vorrei da suoni confusi divergenti
nell’alfabeto randomizzato di file intrecciate,
gomitoli rauchi nella chiassosa stia dell’arca sopravvissuta?
Che cosa potrei scegliere nel bancone del pesce,
non è mai venerdì e le cozze saziano il tempo dell’antipasto?
Che cosa dice mia madre, incerta nel dubbio del dubbio,
certa di quell’unico riferimento, la stella più lucente
che fissiamo nel buio di una delle tante notti buie?
Il passo del bambino anticipa la sosta
in quella panchina ove trovo la risposta
e la mia vacuità respira l’aria di sempre…
L’amico
Si potrebbe dire
che, quando il sonno giunge,
il sogno dell’inconscio
ritrova l’amico scomparso.
Al risveglio,
una tazza di caffè
profuma la stanza
e, nel chiuderti alle spalle
la porta di casa, l’amico della notte
ti accompagna nel labirinto delle scelte…
Sintesi d’Autunno
La foglia giallastra
stinta e sgualcita,
come il declino dell’abito,
attende uno stop al racconto.
L’automobilista oltrepassa
il freddo di quel tiepido falò.
Intanto la foglia si posa,
starnutisce al passaggio
di un vento qualsiasi,
casuale inserimento
nella raccolta differenziata
di un album di foto
dagli angoli smangiucchiati.
Precarietà
Questo senso di precarietà
mi verrebbe da bisbigliare…
Perché tutto si tinge d’incerto?
La nostra vita ricerca il significato
tra strani geroglifici e la violenza del romanzo
urta quella pace (perché gioca a nascondino?) macchiata
da pensieri che s’incrociano,
sfuggono, non si guardano
Forse non si piacciono?
Forse aspirano a chiudersi nell’olocausto
di ricorsi folli e perdenti?
Forse abbiamo deciso
di morire così…rassegnati?
Questo senso di precarietà
mi viene da urlare…
Globalizzazione
Questa mattina osservavo
una signora della Milano bene
a braccetto con un’elegante donna con il Burka
Attraversavano il semaforo e occhi sbigottiti
guardavano questa strana coppia…
E riflettevo…
su come fosse ancora lontano l’altro lato della strada…
Al segnale del verde
motociclisti irrequieti
ripartivano con un sospiro di sollievo…
Attesa
Sentite gli umori del popolo
Oggi tace
Ascoltate le parole della gente
Domani sarà troppo tardi
Le piazze ora sono deserte
Un piccione becca un tozzo di pane
Un passante incrocia un turista disperso
Un palco vuoto aspetta che il vento
disperda le polveri…
Finzione
È strano vedersi che vivi,
ti domandi perché sei lì…in mezzo agli altri (chi?)
Forse è tutta la finzione di un dio effimero
(prigioniero in un corpo acquoso)
Persino il tempo, pagliaccio neuronico,
è l’immaginazione di un frutto che, marcio,
si spiaccica nel ritorno all’humus di una nuova terra…
Sintesi
Quando il tempo assottiglia la foglia
chiusa tra le pagine di un vecchio album
che, giovani, riempivamo di belle speranze
allora il domani ci appare nelle vesti
di quella saggezza sprecata
nell’adolescenza del pensiero
che, fattosi adulto, riconosce
la futilità del proprio vivere