Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Flavio Vacchetta
Inediti
Con nota di lettura di Laura Cantelmo
Nota sintetica di poetica
Considero personalmente ottimo l’invito ad ubriacarsi (di cosa non importa) ma di sesso è ottimo di poesia ancora meglio. Considero (da impiegato bancario in quiescenza) la mia poetica bacchica con il vino (famoso della mia terra basso-piemontese) che ispira forte musica cadenzata che ti vien voglia di cantare ma nel medesimo tempo ispira il silenzio profondo che ti vien voglia di vivere.
Poi c’è il dolore, parte impregnante della poesia, che mi ha visto in pochi anni perdere tutti i miei cari. Infine ma non per ultimo la passione viscerale per l’astronomia arrivata al punto di “esprimere” una corrente letteraria (a detta di alcuni critici) definita ASTROPOESIA.
Flavio Vacchetta
La coperta
ti affacci sulla mia bianca coperta
infreddolita di baci
ti abbassi
solleticandomi le gote, che docili
si svegliano dal lungo sonno
poi, come molla
ti infili nella fessura dei respiri
l’erba è sveglia
la coperta sciolta
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AL POETA GIAMPIERO NERI
mi batto per vedere
il tuo nome
sull’estuario di poeta
cosa succede se le anime
di una stessa moneta
scintillano più a dovere
che le onde?
O forse non sei stato tu
a sognare di poesia?
Qualcosa di un pianeta parallelo
è un infinito abisso
di magica dislocazione
basta saperlo, ti pare?
Ritorni a giocare colla tua opera
da tempo, la poesia
in un libro
forse la tua grande liberazione
sino all’ultima goccia
del tuo spesso tessuto.
Vachis marzo 2012
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LA COSCIENZA
Non dorme, si propone
oscilla tra bene e male
prepara un’anima di legno
si trastulla comodamente.
Non provare a non darle risposta
resta in guardia.
Se la noti nell’aria
adattati ai suoi respiri
arrestala
sollevala senza capire
da finte mosse
se necessario.
Ma rispondile senza scandire il tuo nome:
è già in suo possesso
cucito sulla tua pelle d’orso.
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Nota biobiblio
Flavio Vacchetta è nato a Bene Vagienna dove vive e lavora. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche: Nel segno della bilancia (2000), Silente meridiana (2001), Sorgenti (2002), Universo vagabondo (2003), Altra metà (2005), Akeldamà (2009. Ed è presente in numerose antologie letterarie.
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Nota di Lettura
Dalla parca offerta di inediti del poeta Vacchetta traspare con evidenza una positiva disposizione dionisiaca nei riguardi delle vita e della poesia stessa, in quanto ardente ragione e passione per l’esistenza nel suo complesso, a dispetto di quanto il dolore possa talvolta turbarne l’equilibrio. Lo si percepisce in modo netto nella dichiarata predilezione per le libagioni del buon vino della sua terra, atte a favorire l’abbandono ai piaceri della vita. Un evidente e inevitabile riferimento a Nietzsche – benché sottaciuto dal poeta – considera tale impulso alla creazione artistica come propulsivo della danza e del canto, quindi della cadenza musicale del verso, sulla scia una antica ma sempre viva tradizione bacchica. Senza che questa vitalità, tuttavia, escluda la necessità del silenzio, che è meditazione e ascolto del proprio Sé, da cui sgorga il pensiero che si fa verso.
Con delicatezza di toni e un accurato uso della metafora, che allude e amplia la scena rendendola visibile e percepibile, “La coperta” descrive e insieme penetra all’interno di un momento di amore fisico e di tenerezza, in quegli istanti in cui il piacere nasce dalla fusione totalizzante di carne e spirito.
L’estro che genera la poesia non è solo – mi si conceda un’azzardata citazione – “sregolamento dei sensi”, esso è anche ricerca di conoscenza e di consapevolezza (“La coscienza”) ed al contempo è presenza di una capacità di discrimine tra bene e male a cui il poeta sente di non potersi sottrarre, quasi che la natura, la realtà esterna e la bellezza stessa – “il cielo stellato sopra di noi” – non possano eludere “la legge morale dentro di noi” (Kant). Appare presente anche qui il riferimento a Nietzsche – la disposizione apollinea che bilancia quella creativa e sfrenata di natura dionisiaca riportando alla misura, alla riflessione, al senso del limite ispirato dalla dimensione etica dell’agire e dello scrivere.
La sequenza dei tre testi offerta dall’Autore è essa stessa rappresentativa della sua poetica. La composizione dedicata a Giampiero Neri appare deliberatamente posta al centro come riferimento ed emblema di sobrietà stilistica. La scrittura di Neri, apparentemente sospesa tra la concretezza del reale e un quid misterioso, apre spazi verso l’infinito, in un’aura metafisica che conferisce al verso bellezza e fascino. Ed è questo atteggiamento, tra l’ammirato e il programmatico, al quale pensiamo che l’Autore voglia attenersi, nella sua ricerca di equilibrio tra l’irruenza della creazione e la riflessione che ne consegue.
Laura Cantelmo
Congratulazioni da Montréal, Canadà. Nicola Franco
Un vero peccato quando il poeta i cui inediti vengono letti, scandagliati e commentati non reagisce in alcun modo. Sarebbe gradito qualsiasi commento che possa ampliare lo sguardo, anche indicando gli errori di interpretazione. L’indifferenza è davvero l’atteggiamento più deprecabile in tutte le situazioni umane. Spiace doverlo dire.
ringrazio Milanocosa nella persona di Adam Vaccaro per avermi concesso la possibilità di pubblicare i miei inediti ed in particolare di Laura Cantelmo per la precisa e dettagliata nota lettura.
Ne sono veramente onorato.
FLAVIO VACCHETTa
Ringrazio anch’io per l’apprezzamento.