L’infanzia vista da qui. di Francesco Tomada

Pubblicato il 12 maggio 2008 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

L’infanzia vista da qui

Francesco Tomada

Sottomondo Editore, 2005, pp 90, Є non indicato

La prova assoluta che la buona poesia c’è è che non esiste in libreria: infatti di norma la si trova quasi clandestinamente per edizioni che le librerie poco vedono se non nulla. Sembra un paradosso eppure….

Uno dei casi è lo splendido L’infanzia vista da qui pubblicato per la prima volta nel 2005 e ristampato nel 2006 (ma seguiranno altre ristampe a venire) da Sottomondo di Gorizia (www.sottomondogorizia.it) che oltre a pubblicare italiani è attenta alla vicina produzione slovena. Tralasciando la splendida grafica di copertina, L’infanzia vista da qui (con prefazione di Francesco Mattiuzza) è il sunto di una voce sincera, quella di Francesco Tomada, classe 1966 che cerca di colmare le lacune con la parola, che combatte con la sola osservazione delle cose e se ne fa ferire, ne conserva memoria. E chiede scusa quasi, di questa osservazione mentre ci lascia confissi a osservare, noi stessi e con altri occhi.

Un esempio:

Double face (pensiero all’uscita del turno di notte)

Guarda le gru di Marghera altissime/ e bianche nel buio come radici/ di alberi piantati a rovescio/ nella terra// dunque questo non è cielo/ ma un cielo capovolto questa non è/

vita / ma quello che alla vita viene tolto

Fabiano Alborghetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *