Indicazioni
a ben vedere non c’erano obblighi
solo inviti, indicazioni di percorso.
Eppure qualcuno si sentiva addosso
un destino, come una condanna.
Si interrogavano i più, segno
che la questione importava,
se la libertà nel cammino era totale.
I giovani, usciti dal liceo,
ne parlavano per strada
tra un semaforo rosso e l’altro
quel trattato di Pisacane,
La guerra per bande,
faceva mostra di sé
sulla bancarella di libri usati.
L’edizione era vecchia, ma la copertina
di colore grigio topo,
aveva resistito bene all’usura
quei due ragazzi visti controluce sulla darsena
avevano movenze da danzatori
si contendevano tra i piedi un sasso
finché uno dei due di esterno destro
lo infilò dritto nel tombino
la cappella situata nei pressi della scuola
ospitava qualche studente solitario
la sua preghiera mattutina era muta
la volta a crociera lo avvolgeva invece con calore
chiamava alla responsabilità personale
verso il sacro con ferma virilità.
Chi avvertiva in sé l’imminente perdita
ne restava intimorito.
Nella memoria quella virilità non fu intaccata,
l’insegnante di religione, come poi si seppe,
era stato invece allontanato a divinis.
[…] Paolo Rabissi è nato a Trieste, insegnante di letteratura italiana e storia, vive a Milano da cinquantanni. Scrive poesia, saggi critici e recensioni su riviste e siti. E’ stato redattore di riviste di filosofia e letteratura, è attualmente direttore di Il Monte Analogo, rivista di poesia e ricerca. Presente anche in varie antologie, tra cui “Antologia Orchestra – Poeti all’opera, numero due“, diretta da G. Neri, Lietocolle 2008. Ha pubblicato due raccolte di versi, nel 2001 “Città alta” per Dialogolibri, Como, con nota introduttiva di G. Neri e nel 2005 “La ruggine, il sale” con nota introduttiva di Tiziano Rossi, per Lietocolle. Di prossima uscita la raccolta I contorni delle cose, ed. Stampa. […]