Vetere

Galleria del vento

Pubblicato il 20 maggio 2014 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro
Galleria del vento

di Luigi Cannillo

Questa nuova silloge è certamente un punto di arrivo di tante tematiche sperimentate in questi anni dal poeta; tuttavia questo traguardo, è soprattutto il risultato di una corsa che non ha solo valenza letteraria ma esoterica e risponde ad libitum ad alcune tematiche esistenziali rielaborate lungo quasi un decennio dalla morte della madre, nei cui engrammi sono visibili i simboli di piani astrali, ascendenti, su cui il poeta costruisce la tessitura umana.

Ovviamente, è nella seconda sezione, quella intitolata ai Dodici segniche queste ricezioni si avvalgono di una metodologia secondo un ordine legato al loro significato cosmologico. I segni zodiacali entrano allora dentro la silloge in prismi di luce che investono tangenzialmente la prima sezione che è la più sofferta ed è chiave di volta delle altre: L’ordine della madre.

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Materiali menti e mondi-G.M. Poesia 2010 – Aky Vetere

Pubblicato il 15 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Omaha

Guernica aveva il cavallo bruciato nel rogo nemico.

Un urlo segreto tracimava lungo il dolore

ben oltre le rive del quadro.

Omaha, non consegna l’orrore della guerra;

la sabbia gialla, cancella l’arcano lumescente

quando la marea chiude allo schiumare del giorno.

Il buio è il grido

dove la morte danza all’orizzonte di croci.

E la luna questa sera aiuta molto.

Potevamo riparare dietro le quinte

di una tragedia e dimenticare.

Ma tutti tacevamo, perché come loro

avevamo attorno al corpo

un filo spinato che faceva male.

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Rose sparse sul sentiero

Pubblicato il 24 agosto 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Laura Canevali, Rose sparse sul sentiero, Boopen, 2009

“In quell’inverno tutto fu chiaro/ non esisteva nulla: tutto era un fuoco sacro/ che si alimentava dei nostri respiri stupiti./ Un freddo pungente inondava/ la vallata facendo di noi/ ceri accesi in un santuario aperto”. Il libro di Laura Canevali si apre con Inverno; la stanza che ho citato, è una sineddoche, che raccoglie nei pochi versi citati, il significato della lirica e insieme, di tutta l’opera: Rose sparse sul sentiero. Il messaggio che il testo suggerisce, si evince dal sostantivo che la poetessa ha chiuso tra le parentesi a fianco del titolo: Misticismo. Come un avvertimento sotteso, i suoi canti vogliono liberarsi da ogni condizionamento fideistico; il suo credo non esclude nessuno, ma il richiamo mistico è vocato totalmente all’arte.

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