Conferme e novità
Dal Datagate ai moti egiziani alle (nostre) stragi di stato, un momento confuso ma anche ricco di rivelazioni e possibilità di riflessione sulle logiche dei poteri contemporanei.
Dal Datagate ai moti egiziani alle (nostre) stragi di stato, un momento confuso ma anche ricco di rivelazioni e possibilità di riflessione sulle logiche dei poteri contemporanei.
SUL VOTO
Franco Romanò
Considero la scadenza elettorale solo mediamente importante; per quanto mi riguarda, rappresenta un aspetto assai limitato del mio agire politico, che si esprime prevalentemente in associazioni, comitati come quelli sull’acqua pubblica, ALBA, e altre situazioni che guardano molto di più a ciò che faremo dopo il 25 febbraio quando l’orgia elettorale sarà finalmente finita. Ho partecipato alla fase iniziale di Cambiare si può e mi sono defilato quando l’esito di quel percorso è diventato la lista Ingroia. Riprenderemo il percorso interrotto dopo le elezioni, sapendo che i nodi della crisi verranno al pettine molto presto e che le politiche nazionali e anche i movimenti potranno davvero incidere solo se ci si muoverà a livello europeo. Fatta questa premessa ecco i miei punti.
Franco Romanò ha fatto una sintesi di quanto è avvenuto a Firenze, tra i promotori di un nuovo soggetto politico (Alba). Il tutto nel silenzio stampa più assordante, specie da parte del PDR (Partito di Repubblica, quello che fa finta di essere di sinistra ed è strenuo sostenitore del più bieco liberismo di Monti-Fornero, fattorini della BCE). Se non vogliamo cadere nelle grinfie di Grillo, che dice tutto e l’opposto di tutto e il cui unico programma è vaffa…
Laura Cantelmo
L’EUROPA DI MAASTRICHT E QUELLA DEI POPOLI
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