Poesia

Materiali menti e mondi-G.M. Poesia 2010 – Rinaldo Caddeo

Pubblicato il 8 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

LE STANZE DEL POTERE

Tre sogni delle Massime Autorità: la Mafia, la TV, il Pontefice Massimo.

LE STANZE DELLA MAFIA

Vivevo a casa di Riina, il Capo della Mafia.

Riina era un uomo gentile e cordiale ma di poche parole.

Sua moglie era stata molto ospitale con me.

Passavo molto tempo a passare da una stanza a un’altra stanza di un grande palazzo. Era un palazzo di calcestruzzo, immerso nei cespugli. Un vasto seminterrato di cui penso di aver visitato solo una piccola parte. E pure ogni giorno ne visitavo un nuovo settore.

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La casa rotta di Annelisa Alleva

Pubblicato il 24 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

La casa rotta di Annelisa Alleva, edizioni Jaka Book, 2010

Un discorso tenacemente abbarbicato al quotidiano – i numeri di telefono, le scale, il vento – e contemporaneamente squarciato scenario per l’intervento altrui attraverso cui irrompe il mito: “ e opponi il tuo vento che soffia e lancia/ frecce contrarie in direzione di Spagna”. Il quotidiano è reso imperfetto non solo da tale confronto, ma da una costante indagine che scopre macchie, peluria, malattia sulla superficie e dentro le cose. Non è che un passo e la voragine si spalanca: nulla è ciò che appare, tutto è in guerra con tutto e certo ostacola il cammino a chi vorrebbe costruire la propria felicità o almeno adattarsi a ciò che lo circonda.

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CANTI D’ACQUA E TERRA di Antonio De Marchi Gherini

Pubblicato il 11 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 2 febbraio 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Seguono i brani del poemetto Airone, letti con grande adeguata, da Patrizia Valduga al Convegno Il giardiniere contro il becchino – Memoria e (ri)scoperta di Antonio Porta, (Biblioteca Sormani, Milano 9/12/ 2009). In calce ai testi una nota scritta in proposito nel 1998 da Giovanni Roboni, all’uscita delle Poesie 1956 – 1988 di A. P. negli Oscar Mondadori, a cura di Niva Lorenzini.

A.V.

Airone

1. (27.7. 79, premessa, a lei)

come se il mio ventre covasse una bomba

il sentimento, il terrore della perdita

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Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 8 gennaio 2010 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

GIORGIO LAROCCHI PITTORE

Pubblicato il 8 gennaio 2010 su Saggi Arte da Adam Vaccaro

GIORGIO LAROCCHI PITTORE

Sulle tracce di un “disegno perduto”

Vincenzo Guarracino

È un mondo minimo e privato, quotidiano e feriale, di segni e tracce della vita, di piccole cose fedelmente amate e coltivate, tra umbratili umori e silenzi, quello cui Giorgio Larocchi, pittore e poeta, anzi pittore-poeta si applica da sempre: un microcosmo personale ed esistenziale, oggettualizzato e mineralizzato, in cui forme di ordinaria flagranza e referenza (nature morte, vegetali, manufatti, corpi, indumenti, interni domestici, paesaggi, presenze umane e animali, eventi meteorologici), rese astratte ed elementari da un accanito assillo formale, diventano qualcosa d’altro, elevate al rango di vere e proprie storie dell’anima.

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Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 6 gennaio 2010 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Antonio Porta e la capacità “presentativa” della poesia

Niva Lorenzini

La citazione da cui ho tratto il titolo per il mio intervento appartiene a una lettera scritta da Alfredo Giuliani al giovanissimo Leo Paolazzi, a tutt’oggi inedita e conservata presso il Centro Apice di Milano. La lettera è del 10 maggio 1959. Già in una lettera precedente del 18 febbraio ’59, commentando alcune tra le prime poesie inviategli da Leo e destinate a confluire nel 1966 nei Rapporti, in particolare Europa cavalca un toro nero e Vegetali, animali, Giuliani, oltre a consigliargli letture che ritiene utili per la sua formazione (Pound, Villon, intanto, e Robbe-Grillet) si appuntava un elemento che resta a tutt’oggi fondamentale per la comprensione della poesia di Antonio Porta. Con il fiuto del critico di razza Giuliani coglieva infatti in quei testi, in particolare in Europa cavalca un toro nero, una singolare “energia di immagini” e una “volontà schietta di rappresentare e narrare l’inferno della cronaca”, una volontà, scriveva, che faceva ricorso a un “montaggio violento e spesso illuminante”. E parlava ancora di “violenta espressività” del vedere, seppure ancora presente “allo stato brado” (questa la riserva che avanzava, di fronte a quei primissimi testi).

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Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 22 dicembre 2009 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 21 dicembre 2009 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Lampi di memoria

Gilberto Finzi

Ho voluto cheil titolo di questa breve comunicazione fosse “Lampi di Memoria”: come quei fulminei ritratti che compaiono fuori dal sogno, o come quelle rapide scene evocate da un movimento, da una figura, da un’inezia di cui la memoria subito s’impadronisce riportando alla superficie quello che era rimasto lungamente nel profondo.

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Convegno Antonio Porta-Atti

Pubblicato il 20 dicembre 2009 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro