Poesia

Seeds (e non solo) a Piacenza

Pubblicato il 12 novembre 2017 su Resoconti da Adam Vaccaro

Ieri è stata una occasione (vedi a https://www.milanocosa.it/eventi-milanocosa/seedsviaggio-con-la-poesia-di-adam-vaccaro) che ha onorato non solo il mio fare con attenzioni critiche e un pubblico molto qualificati, quali quelli promossi dalle iniziative culturali proposte dal Museo della Poesia di Piacenza. E voglio dare innanzitutto rilievo adeguato a strutture come questa, nate e gestite dalla passione di singoli, che nel caso sono Massimo Silvotti (poeta e artista) e alcuni collaboratori, che si impegnano con altrettanta passione e identico titolo volontario.

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Anticipazioni – Fabio Dainotti

Pubblicato il 1 ottobre 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Fabio Dainotti

Poesie inedite
Fra-Menti

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Con un commento di Laura Cantelmo

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In queste poesie inedite dall’andamento poematico, quasi racconti in versi, ho cercato di dar voce ai molti, soprattutto a persone che solo raramente hanno diritto di parola. Ne vien fuori così una polifonia di testi, a volte teatralizzati, che mostra diversi punti di vista e, come si diceva un tempo, uno spaccato della società.

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Anticipazioni – Vanda Grazia De Giorgi

Pubblicato il 15 settembre 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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  Vanda Grazia De Giorgi

Tre inediti

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Con una nota di Luigi Cannillo

Poetica dell’autore
Tra le masse omologate e al tempo della stratificazione del definito, non trovi più uno spazio. Inizio la mia sperimentazione poetica come desiderio di altro luogo, non ricordo il giorno, non ricordo dove, ricordo solo le parole, come rumore intenso che si muovevano nella mia testa, cercando di scappare dal dimenticato. Lo sguardo della poesia, si era scatenato nella Neoavanguardia per smascherare l’ideologia di massa. E la poesia si era risvegliata penetrata dalla tensione irriverente e caustica verso l’intoccabile conformismo allo scopo di non sentire addosso il cappuccio del potere riavvolto nella lusinga ideologica.
In questo gioco di manipolazione linguistica osservatrice di due realtà, una interna e una esterna, a muso in giù ho scavato nell’acuità sensoriale allo scopo di romperne la comoda latitanza. Nel consueto inquieto che non guarisce scelgo la Poesia.

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Olio santo – Fausta Squatriti

Pubblicato il 9 settembre 2017 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Olio santo
Fausta Squatriti
New Press Edizioni – Cermenate (CO), 2017, pp.58, 18 €

Per chi conosce la precedente scrittura poetica di Fausta Squatriti, questo ultimo libro – con testi dal 2010 al 2016 e inserito nella Collana Il Cappellaio Matto, curata da Vincenzo Guarracino –, colpisce in primo luogo per la sua forma, con versi tendenzialmente più brevi, a fronte di quelli delle altre raccolte più lunghi e diluviali. Ma essendo la forma sostanza, il contenuto segue.
Contenuto, non nel senso dei significati e delle concatenazioni proposizionali, ma come soggetto che si fa parola, e che non può più parlare come prima, denunciando con ciò un cambiamento/peggioramento del contesto di cui il testo vuole dir(ci). Un soggetto che con questa raccolta segna, se non un salto, un passaggio (come rileva anche la prefazione di Mariella De Santis) di valenza estetica ed etica, di sensi cercati ed espressi.
Se prima prevaleva la pressione di un dire con una qualche funzione catartica o liberatoria, di espulsione di accumuli di insofferenze, rispetto all’andamento e allo stato delle cose. Il che implicava una qualche fiducia in sbocchi di speranza.
Oggi, invece, quel soggetto è pervenuto alla necessità di concentrazione della propria azione espressiva e critica, al fine di fare un punto, forzatamente sintetizzato in questa breve segnalazione. Un punto da cui ripartire, dunque, e con quali stracci resistenti di speranza.
Ne sono testimonianza alcuni versi: “abbandona/ ragionevole speranza./ Nel cavo pugno/ rifugia smarrita terra/…/ e là si annida/ asciuga” (p.14). E mentre “Madre Morte comanda lei./ Falce spezzata per troppo lavoro”, “Sapienza si accuccia sul fondo/ di respirare ha schifo”, “Basterà salvare il salvabile?” (pp. 52-53).
È l’ultimo verso e la domanda finale con cui si chiude il libro. Verso di occhi lucidi (di pianto e di coscienza) che cercano nonostante tutto le possibilità “Della pietà il seme” che “a fatica germina/ nel solco stretto.” (p.50).
Un libro, dunque, e un punto che cercano una forma di sintesi, che però apre a maggiori lampi di dire attraverso la forma specifica del poièin, di dire più che col dichiarato, attraverso lampi di canto materico. Una ricerca di Fausta che non è solo di questi versi.
È attraverso questo “solco stretto” che il testo (ri)apre e resiste, insiste e rivendica la santità attesa da sempre di un orizzonte umano, per quanto (quasi) sul punto di essere ucciso.
Agosto 2017

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Anticipazioni – Giancarlo Pontiggia

Pubblicato il 15 luglio 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Giancarlo Pontiggia

TRE INEDITI

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Con un commento di Adam Vaccaro

Nota di poetica
Cosa chiedere ai poeti se non di dire la verità, e di dirla fino in fondo, nella sostanza di una lingua e di uno stile, di una forma che si opponga all’imperio della chiacchiera, dell’urlo incomposto, dell’emozione a buon mercato? Dirla anche contro se stessi, soprattutto in un’epoca in cui la verità è contraffatta, reimpastata, adulterata, e in cui non sappiamo più se ciò che stiamo dicendo sia il frutto di una nostra ossessione o di qualcosa di più grande, che ci travalica, e vale per tutti. La questione della modernità che stiamo vivendo è forse tutta in questa impossibilità di conoscere ciò che è bene e ciò che è male: ma cercare almeno di dirlo, nella purezza e nell’indocile intransigenza di un verso, nella sua sintesi possente di intelligenza e di immaginazione, è già qualcosa per cui vale la pena di scrivere: forse, semplicemente, è un atto di civiltà.

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Anticipazioni -Salvatore Violante

Pubblicato il 14 giugno 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Salvatore Violante

  Cinque inediti

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Con una nota di Luigi Cannillo

Per anticipare un modo di rendere cantabile l’epos e soprattutto fruibile immediatamente. Perché le storie possono cantarsi e incantarsi in una ninna nanna, in una denuncia, in un dialogo con se stessi. Obbligatorio è parlare a tutti in una complicatissima semplicità di lingua.

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Anticipazioni – Cristina Annino

Pubblicato il 1 giugno 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Cristina Annino

TRE INEDITI

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Con un commento di Adam Vaccaro

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Nota di poetica sui testi
Queste tre poesie nascono da un pensiero: quando si perde il “senso condiviso”, plurale, diciamo il senso sociale o, ancor meglio, il rapporto con la realtà condivisa, nasce il bisogno della sostituzione, dell’artificio, il bisogno “sregolato” di essere più potenti della normalità. Cioè della Norma che regola appunto i rapporti tra gli esseri “sociali”. In ognuna a modo suo c’è un Ego prepotente, sostitutivo, se vogliamo allarmante.

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Anticipazioni – Francesco Filia

Pubblicato il 15 maggio 2017 su Anticipazioni da admin

Anticipazioni

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Francesco Filia

Inediti da Parole per la resa

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Con un commento di Laura Cantelmo

Nota di poetica

Il progetto Parole per la resa nasce dall’esigenza di ritornare sul rapporto tra vita e parola, dal tentativo di indagare in che modo la parola poetica possa restituire la dimensione dell’esistenza nella sua radicale finitudine. La resa, di cui parla il titolo dell’opera, ha un duplice significato, da un lato l’arrendersi al ritmo elementare della vita, al suo implacabile e irrimediabile ciclo di creazione e distruzione, dall’altro restituirne, per frammenti e accensioni, la tremenda e irriducibile bellezza. Il libro si dovrebbe articolare in quattro sezioni che, da prospettive e tempi diversi, accerchiano d’assedio l’oggetto del dettato e, a loro volta, ne sono assediate e sconfitte.

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Anticipazioni – Claudio Recalcati

Pubblicato il 2 maggio 2017 su Anticipazioni da admin

Anticipazioni

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Claudio Recalcati

INEDITI da “Boxe”

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Con un commento di Adam Vaccaro

Nota di poetica

Metafora di una vita di battaglie è la Boxe. Metafora di un’esistenza vissuta al limite, con coraggio. Torno con queste poesie dopo anni di silenzio e ripiegamento, ripensamento. Ma torno scalpitante e in forma di pugile ferito. L’amore accarezza i nuovi versi per limitare il dramma, lenire i dolori intensi.

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Anticipazioni-Anna Maria Curci

Pubblicato il 18 aprile 2017 su Anticipazioni da admin

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Anna Maria Curci
Quartine per un numero primo
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Con un commento di Luigi Cannillo

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Gli otto testi qui proposti sono tratti da una raccolta di oltre centotrenta quartine di endecasillabi – quartine per un numero primo, appunto – che costituiscono il diario di oltre tre anni, a partire da gennaio 2014, di ricerca ed esistenza, di stupore e disappunto che si alternano e si affiancano nel guado, condizione permanente . La forma chiusa così come l’ampiezza contenuta sono espressione del mio modo di ripensare realtà, anticipazioni, ricordi, visioni e, allo stesso tempo, della scelta di dare una cornice rigorosa allo sfogo del cuore e alla rivolta della mente. Si alleano così indole e determinazione, ben consapevoli del rischio di optare per una forma esplicitamente tradizionale e di restituire un contenuto intenzionalmente inattuale. Perché assumo questo rischio? Semplicemente, e senza tanta retorica, per due motivi: in primo luogo perché è in questa forma conclusa che pensieri, motti di spirito e moti dell’animo si presentano alla mia coscienza, in secondo luogo perché l’impalcatura regolare impone riflessioni, soste, dà spazio e respiro – anche quando sceglie di contenere lo spazio, di trattenere il respiro – alla mente che discerne così come al cuore che serba e seleziona memoria.
Anna Maria Curci

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