Assassinii e Salvezze di Haruki Murakami
Assassinii e Salvezze di Haruki Murakami
Rinaldo Caddeo
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Murakami Haruki, Ranocchio salva Tokyo, Einaudi, Torino 2017
Lungo il crinale affilato dove il versante sfuggente della realtà si incontra e si unisce con le ripide inclinazioni del sogno, Murakami, alla pari con le sue altre grandi e piccole narrazioni, ci conduce in alto con le parole esatte di una lingua cristallina.
Questa volta è una fiaba metropolitana breve, poche pagine corroborate dalle illustrazioni di Lorenzo Ceccotti: un ranocchio gigante (oltre due metri) convince il nostro eroe, Katagiri, un impiegato di banca qualunque che vive da solo (ma non fa un qualunque lavoro: riscuote, con successo, i prestiti), a combattere contro il Grande Lombrico che vive a Tokyo, sottoterra e vuole provocare un terremoto catastrofico.
Come va a finire? Nessuna rivelazione (da parte mia). Dirò solo che finisce in quella feconda nicchia murakamiana dove non solo sogno e realtà ma anche anomalie e routine della vita quotidiana, il solito e l’insolito, si fondono con le regole, le trasfigurazioni e le sorprese del mondo fantastico.
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