L. Cantelmo

Adam Vaccaro – Tra Lampi e Corti

Pubblicato il 11 settembre 2019 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Adam Vaccaro, Tra Lampi e Corti, Marco Saya Ed., Milano 2019

Affondare le mani e gli occhi nel presente – Da Sein, “essere nel mondo” secondo Heidegger – per scandagliarlo come ultima e inarrestabile pulsione, perché non esiste altra via, se la propria realtà socioeconomica e culturale risulta inaccettabile, questo è il tema fondante dell’architettura poetica di Adam Vaccaro. Con la passione che lo contraddistingue il suo occhio attento e disincantato affida alla parola poetica il suo grido di rifiuto e di protesta.

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Angelo Gaccione, L’incendio di Roccabruna

Pubblicato il 5 settembre 2019 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Angelo Gaccione, L’incendio di Roccabruna,

Di Felice edizioni, Martinsicuro 2019

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Laura Cantelmo

Sperduto in Calabria tra mare e monti, Roccabruna è il nome di fantasia di un paese reale, luogo d’origine di Angelo Gaccione e teatro delle storie narrate.

In bilico tra realtà e leggenda, esse risultano “talmente reali da parere inverosimili”, come avverte l’Autore, ma ciò che sorprende è come resti immutabile nel tempo la rete di soprusi e di sopraffazioni che si ripresentano ogni volta con la stessa brutalità. Quasi che nei secoli i rapporti umani e sociali fossero segnati da una insanabile dannazione che si tramuta in violenza spietata verso i propri avversari o verso gli animali, senza essere mai scalfiti dalla razionalità, da una consapevolezza umana o dal perdono cristiano. Ne emerge una distopia, un vero inferno dantesco i cui dannati, in corpo e in spirito, sono gli stessi abitanti di Roccabruna.

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Anticipazioni – Sara Comuzzo

Pubblicato il 15 giugno 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Sara Comuzzo
Inediti

Con nota di lettura di Laura Cantelmo

Nota sulle poesie inedite
I pezzi inediti presentati appartengono a una quinta raccolta di poesie (finita ma ancora inedita) intitolata Dove i clown vanno quando sono tristi. La silloge tocca diversi temi dell’epoca post-moderna, come l’effimerità di certe relazioni, un senso di alienazione in un tempo di guerre e missili, battaglie perse, nevicate interne ed esterne. Ma è soprattutto un invito a guardare oltre la facciata delle cose, abbattere le distanze, rovistare tra i segreti. Il libro sostiene che esista un luogo che accoglie i superstiti; una coordinata geografica dove anche i clown possano permettersi di essere tristi, sconfiggendo le convenzioni che li vorrebbero sempre allegri.
È stato scritto tra Dublino, Londra e Brighton, ed è composto da 3 parti precedute da un prologo e seguite da un epilogo. A livello stilistico, tra le maggiori influenze brillano la poesia di Frank O’Hara e di altri esponenti della New York School, la poetica di Boris Ryzij e la scrittura teatrale di Sarah Kane.

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Attraverso Milano – Relazioni su Hemingway e Vittorini

Pubblicato il 27 maggio 2019 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

ChiAmaMilano

Via Laghetto 2 – Milano

5 Aprile 2019 – ore 17,30

Attraverso Milano
Staffette letterarie e artistiche

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Secondo incontro

Ernest Hemingway e Elio Vittorini

Relatori
Laura Cantelmo e Adam Vaccaro

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Sintesi delle Relazioni

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Ernest Hemingway 
Laura Cantelmo

Nota biografica

Ernest Hemingway nasce a Oak Park, Chicago, Illinois nel 1899, figlio di un medico e di una maestra di canto, dal padre viene educato a uno stretto contatto con la natura e a praticare la pesca. Rifiuta di andare all’Università per tentare la carriera di giornalista. Nel 1918 con la Croce Rossa parte volontario per il fronte italiano. Ferito gravemente, viene trasportato e curato in ospedale a Milano. Quell’esperienza gli ispirerà la storia d’amore narrata in Addio alle armi (1928). Corrispondente del Toronto Star, nel 1921 è inviato a Parigi, dove frequenta molti artisti “espatriati” dagli USA che Gertrude Stein chiamerà Lost Generation. Nel 1926 pubblica con successo Fiesta. Nel 1936 si trova in Spagna dalla parte dei repubblicani durante la Guerra Civile. Da quell’esperienza nascono Per chi suona la campana e La quinta colonna. Appassionato di safari frequenta spesso l’Africa, che si ritrova in molti racconti. Dal 1939 soggiorna a lungo a Cuba, dove scrive il suo romanzo d’addio, Il vecchio e il mare. Nel 1954 gli viene assegnato il Premio Nobel. Muore il 2 luglio 1961 a Ketchum, Idaho.

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Anticipazioni – Enrico Marià

Pubblicato il 1 maggio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Enrico Marià
Inediti

Con un commento di Laura Cantelmo

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Nota di poetica

La motivazione di questi testi è dire un male dolore. Cercare comunione, fratellanza, condivisione con le altre creature. Non importano le esperienze patite, attraversate, subite, ma la profondità di quel soffrire che zavorra cervello, anima e cuore. Trovarci casa nel dirci, farci gruppo, esserci insieme uno per l’altro, uno con l’altro. Per affrontare vivendo di vita la vita. Anche fosse solo per pochi istanti.

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Anticipazioni-Guglielmo Aprile

Pubblicato il 15 marzo 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Guglielmo Aprile
Inediti

Con un commento di Laura Cantelmo

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Nota di poetica
Vedo la poesia come un esorcismo; ma anche come un narcotico, e come un contrappeso alla troppa lucidità: essa convoglia nel ritmo delle parole il rumore dell’abisso, rendendolo innocuo, e si apparenta perciò a un’alchimia; doma la belva, smorza il tumulto preistorico su cui galleggia la convenzione del vivere civile: sventa la tentazione di una ringhiera troppo bassa, o di mettersi a urlare senza ragione tra la folla. Ogni verso strappato alla pagina bianca è l’inventario di una ecatombe, è la testimonianza del nostro status di sopravvissuti, è un differimento del silenzio che ci attende; ed è lo sputo di Dio sulla faccia del tempo. Sogno un’opera che ricalchi il Libro dei Morti dell’antica religione egizia, ma ambientata nel regno ctonio della psiche. Il senso che cerco nello scrivere compensa il senso che non trovo nel vivere: non ho altro modo di vendicarmi dell’accidente di essere al mondo, non ho altra difesa di fronte all’assurdo che mi attanaglia disseminandomi intorno i suoi innumerevoli emblemi.

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Anticipazioni – Ivano Mugnaini

Pubblicato il 1 febbraio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Ivano Mugnaini
Sette Inediti da
Ninfe e soli feroci

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Con un commento di Laura Cantelmo

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UNO SGUARDO ALTRO: salvifiche, umanissime follie
Il titolo, “Ninfe e soli feroci”, è provvisorio. Tuttavia già contiene alcuni dei punti cardine di questa raccolta, in particolare la riflessione, o meglio la descrizione delle sensazioni che derivano dall’accogliere, dentro, il pensiero della grandezza opposto alla miseria del tempo, il mito e la realtà, l’osservazione delle potenzialità del sogno messe a confronto con la ferocia del vero. E, a questo punto, subentra quello che avrebbe potuto essere un altro titolo provvisorio alternativo, “Umanissime follie”. La follia è intesa non come eversione fine a se stessa ma come sguardo e gesto che volutamente e potremmo dire lucidamente si distacca dalla pratica corrente e vincente, allontanandosi dalla sopraffazione comoda, dalle scorciatoie, dalla ragione che si schiera dalla parte della marea trionfante. La follia è uno sguardo altro, avulso, sghembo, coglie traiettorie non ortodosse e non ortogonali, lo spazio in cui, negli ambiti che davvero contano, ciò che è umano si conserva, cerca di salvare e di salvarsi, in attesa di tempi altri, o comunque di luoghi del mondo e della mente non omologati in cui ci si possa ancora sentire parte di qualcosa che va oltre i grafici e le statistiche. Uno spazio differente, da cercare nei gesti e nelle parole, nel fare e nel pensare, costi quel che costi.

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Interventi in Omaggio a Sanesi

Pubblicato il 11 dicembre 2018 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

BookCity 2018
L’Associazione Culturale Milanocosa
A cura di Adam Vaccaro
Domenica 18 novembre 2018 – ore 10,30
Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri – Aula Magna
Via Santa Marta 18 – Milano

AttraversaMenti
Omaggio a Sanesi

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Sintesi degli interventi di Adam Vaccaro, Claudia Azzola e Laura Cantelmo

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Adam Vaccaro

PERCHE’ QUESTA INIZIATIVA

In primo luogo, perché ho scelto di focalizzare questa iniziativa, tra i molti ambiti che lo hanno coinvolto e impegnato a livello nazionale e internazionale – dalla poesia alla critica,  all’arte visiva – proprio sull’attività di traduzione di Sanesi di poeti, in particolare angloamericani?

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Anticipazioni – Gabriella Cinti

Pubblicato il 1 dicembre 2018 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Gabriella Cinti

Testi inediti
Da “La Lingua del sorriso: Poema da viaggio”
(in uscita a marzo 2019)

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Con un commento di Laura Cantelmo

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Nota alle poesie tratte da “LA LINGUA DEL SORRISO: POEMA DA VIAGGIO”

Il mio viaggio poematico è in direzione di un oltre originario, percepito per istanti, nella divinazione e nella poesia. Una ricerca del divino dentro la voce della parola come contatto con il fondamento salvifico dell’essere: per guadare, l’abisso del mistero e quello del silenzio, interrogato ed espugnato con armi di parola, di sorriso e inesausto slancio volitivo. Non meno significativo, è l’afflato cosmogonico che circola nella raccolta, nel ripensamento di un’origine sempre più primordiale come sfondo di ogni tensione vitale e metafisica.

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Anticipazioni – Wilma Minotti Cerini

Pubblicato il 15 ottobre 2018 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Wilma Minotti Cerini

Testi inediti

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Con un commento di Laura Cantelmo

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La mia non rientra in una poesia concettuale, ma in una ricerca incessante di visione oltre il percepibile umano, nella tensione di avvicinarmi e enucleare il motore invisibile che muove le piccole e grandi cose della vita, e che all’umano è dato solo immaginare, mai di raggiungere e conoscere appieno. La poesia come forma che cerca di toccarne i bordi.

Wilma Minotti Cerini

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ENIGMI

Come le fratture di una rupe,
il mio corpo nasconde cicatrici
che la vita indifferente,
riverbera a piene mani,
in questo vivere fragile
tra esaltazioni e lame taglienti.

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