L. Cannillo

Anticipazioni – Zoom – Ia Terna

Pubblicato il 27 marzo 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Dopo la lunga serie di Anticipazioni, che a partire dal 2016 ha esaminato circa 100 Autori, avviamo incontri Zoom con una prima terna, che offrirà esempi diversi di scritture, linguaggi, età e provenienza, entro la platea degli autori contemporanei di poesia.

I tre Autori sono:

Alberto Bertoni (Bologna) – Presentato da Adam Vaccaro
Francesco Sassetto (Venezia) – Presentato da Luigi Cannillo
Alice Serrao (Milano) – Presentata da Laura Cantelmo

E per i post con testi e note di lettura vedi a: https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-alberto-bertoni; https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-francesco-sassetto; https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-alice-serrao

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A Partire da Dante – Progetto per BookCity 2021 – Ia Tappa

Pubblicato il 25 marzo 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti.

A ogni post seguiranno riunioni Zoom, che invitiamo a seguire. 

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Anticipazioni – Lucia Guidorizzi

Pubblicato il 15 febbraio 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Lucia Guidorizzi

Inediti

Con commento di Luigi Cannillo
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Nota di poetica
Questi testi inediti appartengono ad un mio nuovo progetto: un libro di poesie che si sviluppa intorno al rapporto tra la mia scrittura e quella di mia madre.
Riassumendo alcuni aspetti che considero importanti per la mia poetica posso dire che il primo libro che ho pubblicato s’intitola “Confini” e parte da una riflessione su come soglie e confini segnino la storia dell’uomo e delle sue relazioni. Penso che la poesia sia un’operazione necromantica e che consista nel far parlare i morti che ci abitano. Molti miei testi sono ispirati all’entropia e all’impermanenza e riflettono sul perenne divenire dell’Universo e sull’illusorietà della condizione umana. Lo studio del mito per me è importante in quanto offre un’occasione preziosa per ripensare la contemporaneità. La mia forma di rivolta nei confronti di un mondo che ci vuole catalogabili e controllabili consiste nella scelta di divenire forestieri. Entrare metaforicamente nella foresta è l’unico modo per mantenere intatto il proprio nucleo più profondo e vitale. Camminare in solitudine permette di accedere a una conoscenza che passa attraverso il corpo. La scrittura scaturita da lunghe camminate possiede una verità e un ritmo diversi da quella stanziale. Il corpo ha una memoria che fa affiorare conoscenze, esperienze ed emozioni che vi sono annidate. Se si lascia parlare il corpo non ci possono essere menzogne o mistificazioni. Altri temi per me importanti sono l’interazione tra luce e tenebra, tra silenzio e parola che corrispondono al pulsare del cuore (diastole/sistole) o all’inspirazione/ espirazione dei polmoni: da questa alternanza scaturisce il ritmo della scrittura. Penso che la poesia debba operare sempre un oltrepassamento per educarci, conducendoci fuori da noi stessi.

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Anticipazioni – Francesco Sassetto

Pubblicato il 16 dicembre 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Francesco Sassetto

Inediti – Con nome di donna

Con commento di Luigi Cannillo
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Nota di poetica
Nei testi qui presentati – estrapolati da una silloge in fieri – ho voluto proporre temi e momenti della società contemporanea che mi sembrano significativi nel mettere a fuoco un quadro desolato e dolente del tempo in cui viviamo. Una poesia cosiddetta “civile” (che pratico con convinzione da tempo) che muove dalla volontà di denudare le offese, le ferite, il dolore che segna – spesso annientandole – le esistenze dei più deboli, vittime di sopraffazioni e violenze. Con nome di donna vuole sottolineare un’attenzione privilegiata alle vicende vissute da donne che, nel corso del tempo, ho incontrato e conosciuto, alle loro vite che hanno attraversato sofferenze, abbandoni, solitudini, nel desiderio di “commuovere” – nel senso etimologico – il lettore, risvegliarne una pietas, una capacità di comprensione e partecipazione troppo spesso assopita e distratta.
Versi che vogliono essere anche “racconto”, adottando per questo un andamento narrativo e descrittivo, insieme, sul piano linguistico-stilistico, ad una sorta di “scivolamento” dell’italiano nel dialetto veneziano e viceversa, a rendere con più efficacia e concretezza fatti ed ambienti (quasi sempre veneziani o veneti), un sermo humilis in grado – mi auguro – di evitare il rischio, sempre in agguato quando si affrontano queste realtà, di cadere nella retorica, nell’enfasi o nel pericolo della “lacrima facile”, per restituire, con voce nitida e robusta, l’asprezza di vicende intrise di umiliazioni e dolori.

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Aggiornamenti Sito- 20 anni Milanocosa

Pubblicato il 13 novembre 2020 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini
Aggiornamenti Sito Voci Intrecci Progetti dei 20 anni di Milanocosa –
BookCity 14 novembre-Casa della Poesia di Milano

Evento annullato e sostituito da Video e post in Rete

Evento dedicato alla memoria di Marcello Montedoro e Annamaria De Pietro

come sappiamo, le disposizioni sanitarie hanno annullato tutte le iniziative culturali con presenza, anche in BookCity. Per cui, all’annullamento dell’Evento programmato, allegato e ripreso qui sotto del 14 novembre, in accordo con BookCity e La Casa della Poesia, ho elaborato la soluzione video che segue, già proposta e messa in atto per l’evento parallelo del 4 novembre alla Grechetto della Biblioteca Cerntrale Sormani (https://www.milanocosa.it/eventi-milanocosa/aggiornamenti-sito-20-anni-milanocosa).

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Aggiornamenti Sito- 20 anni Milanocosa

Pubblicato il 6 novembre 2020 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Evento annullato e sostituito da Video e post in Rete su

Voci Intrecci Progetti dei 20 anni di Milanocosa

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Cari tutti,

come paventato, è arrivata purtroppo la mannaia delle disposizioni sanitarie, per cui la Direzione Cultura dell’Assessorato ha dovuto sospendere fino a data da destinarsi tutte le iniziative con presenza di pubblico. In tali condizioni, ho esaminato le possibilità alternative e, insieme alla Direzione della Biblioteca Sormani, abbiamo deciso di utilizzare registrazioni video immessi in YouTube, con i testi relativi diffusi sul nostro Sito e gli altri consueti spazi in Rete. Seguono entrambi i link:

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Anticipazioni – Francesca del Moro

Pubblicato il 1 novembre 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Francesca Del Moro

Inediti

Con commento di Luigi Cannillo

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DICHIARAZIONE DI POETICA
Se dovessi individuare una parola per definire la mia poesia, questa sarebbe ‘testimonianza’. Negli ultimi anni stavo mettendo insieme un libro di argomento politico incentrato sul crescente individualismo e sulla digitalizzazione (già in epoca pre-covid) ma il recente suicidio di mio figlio mi ha portata ad abbandonare il progetto, perché in questo momento non c’è altro che possa toccarmi, altro di cui possa dire. Propongo quindi alcuni testi tratti da un possibile libro futuro, il cui titolo provvisorio Da dove sto parlando viene dal fatto che ho iniziato a pensare i primi versi al cimitero, dal basso in cui mi trovavo emotivamente e fisicamente, seduta su un gradino e sopraffatta dal viso giovane e sorridente della sua foto nell’ultima e più alta fila di lapidi. Il titolo, che si può leggere o meno come domanda, allude anche alla sensazione di non essere più parte di questo mondo, di essere passata oltre, dalla parte dell’orrore, delle tragedie riportate nei trafiletti di cronaca che a volte, con più o meno superficiale empatia, gli autori fanno proprie nella scrittura. La parte di chi ha vissuto, nelle parole della mia terapeuta, “un’esperienza estrema”, che forse vale la pena testimoniare poeticamente nella sua crudezza, nella sua verità.
Francesca del Moro

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Anticipazioni – Sandro Pecchiari

Pubblicato il 14 settembre 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Sandro Pecchiari

Selezioni dalla silloge inedita
Desunt Nonnulla – Piccole Omissioni
Inediti

Con un commento di Luigi Cannillo
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Breve nota di poetica
Silloge poetica seguendo la definizione dei giorni di un ricovero ospedaliero.
Affrontare un’operazione di cancro costringe a fare i conti con una maternità proibita ad un corpo di sesso maschile e apre al conflitto mitologico tra un padre/madre che necessariamente deve sopprimere il figlio.
L’uccisione non rituale costringe ad un ripensamento del linguaggio per narrarsi, partendo da suoni inarticolati fino alla richiesta articolata di aiuto.
Le poesie aprono al rapporto difficile tra ruoli e alle figure che si sgretolano e vanno ricreate.
Il Desunt Nonnulla implica una mancanza nella conclusione, come nella scelta di Marlowe di non terminare il suo Ero e Leandro nella fine tragica ben conosciuta, ma di trattenere la trama nel momento dell’incontro felice tra i due amanti. Scelto ironicamente perché qui certamente non c’è una conclusione che non sia una privazione nella continuità dell’esistersi.
Sandro Pecchiari

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Anticipazioni – Laura Di Corcia

Pubblicato il 15 giugno 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Laura di Corcia

Inediti

Con un commento di Luigi Cannillo
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Nota di poetica
Il tema della frattura è forse quello che caratterizza di più le mie scritture (non uso il singolare perché non credo che il mio lavoro sia inquadrabile in un discorso unitario). Non a caso il mio nuovo lavoro in versi è composto da due parti: una in versi e una in prosa. Anche a livello stilistico emerge quindi qualcosa di scisso, una crepa, la faglia che fonda tutta la mia ricerca poetica, e che se in Epica dello spreco era solo accennata diventa più preponderante nel secondo libro, in tutte le direzioni. In questo testo si ritrova ancora una progressione di tipo storico, che questa volta affonda le radici nel Medioevo, con qualche incursione nella preistoria. Motivi di riflessione e ricerca stilistica (di cui qui propongo alcuni brevi brani) su cui sto lavorando. Ci vorrà ancora tempo.

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Anticipazioni-Gilberto Isella

Pubblicato il 1 maggio 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Gilberto Isella

Inediti
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Con un commento di Luigi Cannillo

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Nota dell’Autore
La mia ricerca poetica tende a privilegiare l’Altro in senso esteso, in primo luogo il linguaggio che scrive in noi e al contempo ci inscrive nella sua essenza. Il linguaggio, anche, come memoria: deposito tenace di miti, insistente richiamo all’enigma delle origini.
Tra gli elementi distintivi del lavoro, prevale forse l’attenzione rivolta al progressivo stato di perturbazione della nostra sfera esistenziale e sociale. Un dissesto oserei dire di natura cosmo-ecologica, almeno alle sue radici, che forse non ha uguali nella storia. E narrabile di preferenza, per quanto mi riguarda, attraverso strumenti allegorici a vasto raggio, ovviamente aggiornati e problematici sul piano formale. Una difesa dalle derive del tardo naturalismo.
Ho sperimentato tutto questo in Arepo (2018), e continuo a farlo in Le furie ristoratrici, libro in elaborazione che associa testi in versi e testi in prosa. Il titolo richiama l’ossimoro, figura-chiave dell’agire poetico. Nel mio caso una figura ‘aperta’ che, senza risolvere l’opposizione dei poli semantici (nella fattispecie la furia e l’atto ristorativo-restaurativo) la rende permeabile a ulteriori scansioni dell’immaginario.

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