Pubblicato il 5 novembre 2013 su Resoconti da Adam Vaccaro
Inferno Niger. Mano dura contro i migranti: arresti e campi smantellati
Rita Plantera sul Manifesto di domenica 3 Novembre 2013
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Scappano dalla fame, dalla mancanza d’acqua, dalla povertà e dall’uranio, lungo le vecchie rotte delle carovane del Sahara nigerino per raggiungere la Libia e l’Algeria e da lì attraverso il Mediterraneo arrivare in Europa, a Malta, Lampedusa, Pantelleria.
Spesso però vengono risucchiati dal silenzio surreale del deserto senza lasciare traccia o si fermano nelle città di confine come Agadez, a 1300 km dal confine libico. Agadez, la porta verso il Maghreb e biforcazione per Sebha in Libia e Tamanrasset in Algeria, città desertiche da tempo ormai divenute snodi migratori per i disperati delle traversate trans-sahariane. Ma per il governo nigerino questi dannati sono soltanto migranti clandestini e i loro stanziamenti di fortuna in queste città sono «ghetti».
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