Lo chiameremo Olmo
Lo chiameremo Olmo
di Patrizia Gioia
Dicono che le radici dei frondosi – e perchè no, irrispettosi- olmi di via Mac Mahon danno noia alle rotaie del tram, del resto radici simili mica possono prosperare dentro una prigione d’asfalto, cella in cui furono trasferiti ai primi del novecento, dopo essere stati, volenti o nolenti, sfrattati dalla loro casa, il marciapiede davanti alla nostra di casa, dove gratuitamente offirvano respiro e bellezza.
Non è che potremmo qualche volta essere sinceri e dirci che con le rotaie abbiamo violato per la seconda volta la casa di questi nostri poveri amici olmi e dirci che non ce ne frega niente della nostra prepotenza, anzi questa volta siamo ancora più bruti e, alla faccia anche di Dante, li abbatteremo, ma siccome continuiamo ad essere finti cristiani e finti esseri umani, imbevuti di buonismo e sensi di colpa, ci diciamo che ne metteremo
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