Gaccione

Ricordando Pasolini

Pubblicato il 3 novembre 2015 su Senza categoria da Adam Vaccaro

PIER PAOLO PASOLINI: Un intellettuale contro il potere

di Angelo Gaccione

er meglio inquadrare la virulenta battaglia civile e culturale ingaggiata contro i vari poteri dominanti della nazione da parte di uno scrittore irregolare (corsaro) come Pier Paolo Pasolini, occorre partire da alcune date ed eventi cruciali della recente storia italiana: 12 dicembre 1969, strage di piazza Fontana a Milano e tentativo di golpe; 22 luglio 1970, carica esplosiva sui binari del Treno del Sole a Gioia Tauro ad opera di neofascisti, ’ndrangheta e ambienti militari; 26 settembre 1970, strage di 5 anarchici calabresi a Ferentino. Per chi avesse poca memoria di questi ultimi eventi, diciamo subito che sull’attentato al treno a Gioia Tauro, erano stati proprio gli anarchici calabresi (Gianni Aricò, 22 anni, di Reggio Calabria; Annalise Borth, 18 anni, tedesca, moglie di Aricò; Angelo Casile, 20 anni e Franco Scordo, 18 anni, anche loro di Reggio Calabria; Luigi Lo Celso, 26 anni, di Cosenza) a fare una controinchiesta e a predisporre un dossier ben documentato da consegnare alla redazione di Roma, del settimanale anarchico “Umanità Nova” e all’avvocato Edoardo Di Giovanni, uno degli estensori del libro collettivo La strage di stato1.

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Per Sebastiano Vassalli

Pubblicato il 29 luglio 2015 su Senza categoria da Adam Vaccaro

SCOMPARE UN NARRATORE DI RAZZA

di Angelo Gaccione

Lo scrittore Sebastiano Vassalli è morto, avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 24 ottobre, era nato a Genova nel 1941, ma aveva vissuto praticamente sempre nel novarese.

el 2011, in occasione dei suoi settant’anni, gli avevamo dedicato un numero monografico di “Microprovincia”; il numero 49 per l’esattezza, con questo titolo:  “La parola e le storie in Sebastiano Vassalli”. Di sicuro il lavoro più dettagliato e completo sulla parabola di scrittore, poeta, artista, editore, dell’autore di Biandrate.  In quel numero, presentato a Stresa nel tardo pomeriggio di sabato 22 ottobre 2011, nella Sala del palazzo dell’Azienda del Turismo della città, ci sono scritti di autori come Bàrberi-Squarotti, Franco Cordelli, Roberto Cicala, Giuseppe Lupo, Andrea Kerbaker, Dante Maffia, Fulvio Papi, Giovanni Tesio, il sottoscritto, la sua traduttrice tedesca Veronika Strehlke, e tanti altri. Il direttore della rivista e poeta Franco Esposito, aveva caparbiamente voluto quel numero monografico, ed era andato a trovare Vassalli nella sua casa di Biandrate con Cicala. Franco al telefono mi descrisse entusiasta l’incontro, il clima amichevole, la buona bevuta, la casa affascinante e incredibile di Vassalli e il pullulare di zanzare che lì, nella pianura novarese, come da noi in questa lombarda, “le allevano”, come dico spesso, e che sono il più manifesto errore della creazione divina. Della cena, seguita all’incontro con Vassalli, al “Ristorante Piemontese”, conservo alcune foto; non sono particolarmente belle, le luci “sparavano” troppo e ne hanno alterato i colori, ma in una Vassalli beve di gusto. Franco ne ha certamente di migliori, non del ristorante, ma della sala dove avvenne l’incontro (in quella che ho io, quasi al fondo della sala si vede un altro amico scomparso: il saggista e poeta Tiziano Salari).

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