Qualche giorno fa un fatto clamoroso ha scosso il Senato. Nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici il governo (che voleva difenderle) è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. Sorprendentemente, la maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che oggi godono di stipendi favolosi e domani avrebbero goduto di pensioni altrettanto favolose. Ne abbiamo parlato qua. Forse, finalmente, si sono resi conto che in un momento in cui tutti gli italiani vengono chiamati a grandi sacrifici togliere qualche euro ai boiardi di Stato, che oggi percepiscono, come il presidente dell’Inps o quello di Equitalia, stipendi fino a 1.200.000 euro all’anno (pagati da noi) sarebbe stato un atto minimo di equità.
Fatti e misfatti della casta al potere
La Grecia e noi
GRECIA. IL VENTO DEL CAMBIAMENTO CONTINUA A SOFFIARE
E così Syriza non ce l’ha fatta. Nelle elezioni greche di domenica scorsa, pur raggiungendo un risultato straordinario (oltre il 26% dei voti e il 40% dei consensi insieme alle altre forze della sinistra antiliberista), è stata superata anche se solo di qualche punto percentuale da Nuova Democrazia, il partito della destra che insieme ai socialisti del Pasok è il responsabile principale della situazione economicamente e socialmente disastrosa il cui si trova oggi la popolazione greca. Lo scontro era impari. Da una parte un fronte di partiti e movimenti di sinistra (non di centro sinistra, sia ben chiaro) che si è battuto come un leone da solo per ridare dignità alla nazione greca, per dare una speranza di cambiamento ai ceti popolari, per farla finita con il colonialismo finanziario tedesco. Dall’altra i due partiti della speculazione, del malaffare e della continuità del massacro sociale sotto i dettami dei mercati e della Ue a dominanza liberista: Nuova Democrazia e Pasok. E insieme a loro molti autorevoli opinion maker in tutta Europa. In Italia, Ezio Mauro, direttore di Repubblica, che pure in altre occasioni ha sostenuto posizioni condivisibili, è arrivato a parlare a proposito dei risultati elettorali di Syriza di sconfitta del populismo. Esempio da manuale di come l’ideologia, la cattiva ideologia, possa prevalere sulla onesta lettura e analisi dei fatti.
Menzogne e massacri neoliberisti e “inerzia dei giusti”
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai mascalzoni, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.” A. Einstein ——————————————— IL LAVORO IN PIAZZA Franco Pinerolo
La riforma Fornero del lavoro, la disaffezione dalla politica, le politiche economiche di destra non eque e senza opposizione, hanno tutti una medesima radice comune: l’errore neoliberista.
In questi giorni una serie di grandimobilitazioni del mondo del lavoro sta attraversando il Paese. Fiom, Sindacati Confederali, Sindacati autonomi e di base, fino al variegato mondo del lavoro precario scendono in piazza per manifestare le preoccupazioni per una crisi senza fine e l’insofferenza verso le politiche economiche dell’Unione europea e del governo Monti.
Iene stupide al governo
LA RIFORMA DEL LAVORO APPENA APPROVATA AL SENATO PEGGIORA I DIRITTI DEI LAVORATORI, DEI PRECARI E DEI DISOCCUPATI.
NO A UN TESTO BLINDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, SI A MIGLIORAMENTI SOSTANZIALI SOSTENUTI DALLA MOBILITAZIONE GENERALE.
Voltando le spalle ai lavoratori, impedendo i miglioramenti necessari a colpi di fiducia con un atto di imperio inaudito che certifica la sospensione della democrazia nel nostro Paese, il Senato ha approvato il Ddl Fornero, ovvero la cosiddetta “riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”, e ora la parola passa alla Camera. È una riforma che non piace a nessuno: aumenta i licenziamenti, non interviene sufficientemente nel contrasto alla precarietà, riduce le tutele per chi si ritrova disoccupato e non serve allo sviluppo. Dunque è un provvedimento sbagliato e dannoso che non risolve ma aggrava i problemi del Paese, è un atto di violenza contro i diritti dei lavoratori e per questo non si può rinunciare a produrre le correzioni necessarie alla Camera per rendere socialmente accettabili le riforme.
I tagli degli ammortizzatori sociali di Monti-Fornero
RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL DISEGNO DI LEGGE MONTI – FORNERO
L’ASPI, LA NUOVA INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE
L’Assicurazione sociale per l’impiego (AspI) è il nuovo ammortizzatore sociale. Parte subito, ma la piena applicazione sarà solo dal 2017, e fino ad allora funzioneranno ancora le diverse tipologiedi cassa integrazione e la mobilità. Sarà finanziata da un costo dai lavoratori a tempo indeterminato, dai fondi della Cig in deroga, e da un aumento dei contributi su tutti i contratti a termine, per i quali questo onere contributivo non è accompagnato da un tetto minimo salariale, e quindi il rischio è che certi (im)prenditori, per pagare la tassa, finiscano per ridurre lo stipendio ai lavoratori precari, caricando sulle loro spalle i maggiori costi imposti dalla riforma. Per usufruire dell’ ASpI bisogna avere almeno due anni di anzianità assicurativa e 52 settimane di lavoro nell’ultimo biennio.
LO SGUARDO DI MONTI
LO SGUARDO DI MONTI
Bruno Carchedi – su <puntorossoblog.com>
Orfano dell’asse franco tedesco, si dice. Di chi stiamo parlando? Di Monti, naturalmente. E di chi sennò? Certo, non è possibile capirlo ascoltando le quasi giornaliere dichiarazioni e discorsi del premier professore che al riguardo della sua improvvisa (e non da lui prevista) condizione di figlio di nessuno non si lascia sfuggire una parola, che è una. Né è facile capirlo dall’espressione del suo viso che è sempre identica a se stessa, qualunque sia l’argomento. Qui siamo ben oltre il britannico self control. L’uomo è assolutamente privo di mimica facciale, una delle più importanti caratteristiche – tipiche e uniche – della specie umana. Tutto ciò ai gonzi come noi che ci hanno creduto è stato venduto come facente parte della sobrietà. Ma non è vero. Ognuno di noi umani è dotato di centinaia di muscoli facciali che contraendosi e distendendosi spontaneamente sotto pelle in risposta ai più diversi stimoli cerebrali ci permettono di comunicare ai nostri simili gioia, dolore, tristezza, interesse, desiderio sessuale, amore, odio, ecc. E’ un modo di rapportarci ai nostri simili, secondo per importanza solo alla civiltà della parola.
I 94 senatori contro i tagli alle pensioni d’oro
Ecco i 94 senatori che hanno votato contro i tagli alle pensioni d’oro – I nomi
05/05/2012By violapost
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