Maybe It’s Raining di Stefano Guglielmin
Il percorso dalla Lingua al Mondo di Stefano Guglielmin
In Maybe It’s Raining – Selected Poems 1985-2014 – Chelsea Editions, New York, 2014.
Translated by Gray Sutherland
Adam Vaccaro
La struttura del libro attiva un moto dall’interno all’esterno, che apre come ad albero o a fiore, da uno stelo e radici profonde che desiderano misurarsi e dire dell‘altro. Procedendo un po’ a “strappi e frazioni” che, pur in forme molto diverse, hanno punti di contatto col mio “Semi”. Consonanze, dunque, di ricerca di un po’ di verità: “Infatti/ si muove” (p. 24) l”io seme” cercando man mano di diventare “parola prato” (pp. 40-42), “dovrebbe …nudo leggere pessoa/ il pluriverso” (p.7), aprirsi al noi e al “Dappertutto” (p.44), “per fare del luogo il luogo” (p.7), anche se la “Distanza” tra Dio (nome dell’Inconoscibile, per una visione agnostica) e la vita che scorre e, ugualmente, tra l’Io del Dio Poesia e Vita, rimane “immedicata” (p.48).
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