A. Vaccaro

E’ mancato Giancarlo Majorino

Pubblicato il 20 maggio 2021 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Questa mattina – dopo un periodo di problemi crescenti – è mancato Giancarlo Majorino.

Per me è stato, oltre che un amico, una fonte notevole di sollecitazioni, attraverso oltre quarant’anni di scambi, collaborazioni e confronti, sia sul piano della creazione poetica che su quello della ricerca teorica. Uno dei poeti tra i più significativi e ricchi di forme e pensiero critico, nell’arco dei decenni a cavallo tra il 900 e il nuovo millennio. Presidente della Casa della Poesia di Milano, dalla sua costituzione nel 2005 a oggi, non ha mai smesso di creare testi che spesso diventavano materia di letture incrociate delle reciproche nuove elaborazioni, nel suo studio colmo di libri e carte. Di tali testi ne feci un post di Anticipazioni, che qui ripropongo, con alcuni intensi frammenti che accompagnai con una mia nota di lettura – vedi a https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-giancarlo-majorino.

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A partire da Dante – 2a Tappa Zoom

Pubblicato il 2 maggio 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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II Incontro Zoom – con berve resoconto

Anche questa 2a Tappa del Progetto dedicato a Dante ha offerto una ricca serie di scambi e approfondimenti su temi e apporti, diversi e consonanti, tra le ricerche cui abbiamo dato forma. Qualità e importanti sollecitazioni vitali e poetiche, svolte in modalità appropriate, colloquiali, agili e comunicative. Erano i nostri specifici obiettivi di questo ramo del Progetto, di non lasciare i diversi contributi quali mattoncini separati e affiancati, ma farne materie e momenti di arricchimenti reciproci, per una costruzione condivisa entro il percorso di viaggio comune nell’immenso multiverso illuminato da Dante. 

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Anticipazioni – Claudia Zironi

Pubblicato il 1 maggio 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Claudia Zironi
Inediti
Esercizi di scrittura 2021
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Nota di lettura di Adam Vaccaro
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Nota di poetica
Molto grata a Milanocosa per questo spazio di approfondimento. Le poesie inedite proposte sono d’occasione, esercizi o divertissements senza legami tra loro. Non bisogna mai lasciare che l’inchiostro si secchi e la mano si impigrisca, esigenza in me da sempre unita a tutte le altre necessità vitali. Mi ritrovo perciò in Franco Loi che diceva: “la poesia o ci attraversa o non è”, e ”va scritta immediatamente”, quando “il nostro inconscio prende il sopravvento” e “si scrive ciò che si è”. Tra i miei alimenti, letture di testi di scienza, fantascienza, archeologia, esoterismo. La metafisica e il surrealismo mi attraggono con i loro voli fantastici sulla realtà, e questo si riflette nella mia scrittura, fondata su periodi ipotetici, evocazioni ucroniche o distopiche, su sliding doors che avrebbero potuto, varcate o non varcate in un dato istante, fare la differenza.
Dunque nella mia poesia la componente fantastica è fondamentale, e non credo nell’autobiografismo come fonte di verità e onestà letteraria. Sicuramente metto a nudo le mie esperienze, intrecciate in un reale alimentato da visioni e toni di denuncia. Altrettanto cerco di far agire sentimenti e dinamiche psicologiche, in cui la poesia anticipi e diventi lievito di realtà. Non amo né lo snobismo intellettuale e le torri d’avorio, né l’appiattimento per un facile consenso di pubblico. Ho avuto meravigliosi Maestri, anche molto giovani, dai quali imparo e assorbo. Non credo in stili di gruppo cristallizzati in dichiarazioni di poetica. E non mi sento novecentesca, se questo implica scrivere in modo freddo, criptico o gergale per sentirsi scrittori attuali e contemporanei.

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A partire da Dante – Progetto per BookCity 2021 – 2a Tappa

Pubblicato il 26 aprile 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti.

A ogni post seguiranno riunioni Zoom, che invitiamo a seguire. 

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Anticipazioni Zoom – II Terna

Pubblicato il 24 aprile 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni Zoom – II Terna

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Adam Vaccaro ti sta invitando a una riunione pianificata in Zoom.

Argomento: Zoom meeting invitation – Riunione Zoom di Adam Vaccaro
Ora: 30 apr 2021 06:30 PM Amsterdam, Berlino, Roma, Stoccolma, Vienna

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A partire da Dante – Ia Tappa Zoom

Pubblicato il 5 aprile 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti. A ogni post,

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Anticipazioni – Zoom – Ia Terna

Pubblicato il 27 marzo 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Dopo la lunga serie di Anticipazioni, che a partire dal 2016 ha esaminato circa 100 Autori, avviamo incontri Zoom con una prima terna, che offrirà esempi diversi di scritture, linguaggi, età e provenienza, entro la platea degli autori contemporanei di poesia.

I tre Autori sono:

Alberto Bertoni (Bologna) – Presentato da Adam Vaccaro
Francesco Sassetto (Venezia) – Presentato da Luigi Cannillo
Alice Serrao (Milano) – Presentata da Laura Cantelmo

E per i post con testi e note di lettura vedi a: https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-alberto-bertoni; https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-francesco-sassetto; https://www.milanocosa.it/anticipazioni/anticipazioni-alice-serrao

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A Partire da Dante – Progetto per BookCity 2021 – Ia Tappa

Pubblicato il 25 marzo 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti.

A ogni post seguiranno riunioni Zoom, che invitiamo a seguire. 

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Lucia Mangili – L’Acqua e L’Altro

Pubblicato il 22 marzo 2021 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Lucia Mangili
Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto, Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., 2020

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Adam Vaccaro

Poesia e/è memoria. È il nucleo e il cardine su cui ruotano le quinte affettive di questa raccolta di poesie di Lucia Mangili. Che è arricchita da opere pittoriche della stessa Autrice, e che riafferma il valore della relazione, quale bisogno di lasciti e scie memoriali di una libertà che non sia belato su alberi di solipsismo, coltivato da una “arida distesa di filosofi moderni” (p. 21): poesia “Sensi”, parola polisemica e tipico gatto di Schroedinger, famosa ipotesi quantistica di bilocazione. Nella mia ricerca dell’Adiacenza, ho traslato e applicato tale possibilità all’analisi di un testo, focalizzando microtesti quali ponti e nodi bi o trilocati in più livelli, speculativi e sensitivi, della nostra mente. Ovviamente, se questa è concepita come funzione di quello che Rita Levi Montalcini chiama cervello bagnato, cioè non delimitato dalla sola scatola cranica.
Ecco, trovo innervato nel percorso di questo libro la tensione (per me fondamento di poesia) alla totalità molteplice della vita, che nel singolo è unità indivisa di corpo e anima, con implicito pensiero critico delle doppietà teologico-filosofiche dei platonismus perennis. La ricerca poetica, se va oltre i recinti dell’Io, si apre a pendici e sprofondi del Sé, alle visioni utopiche del Superìo e ai mai raggiunti domini dell’Es. Senza di che rimaniamo sterili monadi, incapaci di perdersi e ritrovarsi nelle relazioni che alimentano il processo interminabile di autopoiesi (Maturana e Varela) della nostra identità.
Tutto nasce dalla relazione, che si fa musica, immagine e parola, pensiero, cosa e mondo. E se la poesia si fa forma e voce di tale processo complesso, tenderà ad andare oltre i limiti segnati dall’Io, incarnando tensioni alimentate e alimentanti sensi dell’eros e del sacro. Due nomi e cose che nei mistici trovano particolari e inestricabili esaltazioni, e che (ir)rompono oltre gli argini del sacer, in cui diventiamo attori e spettatori del caleidoscopio dei fragili splendori della vita, che incanta e impaura, ci appartiene e ci sfugge.
L’acqua è l’immagine simbolo dello stato amniotico che rimane impresso per sempre nelle nostre cellule, fonte metamorfica della nostra carne, che muore se non si intreccia e mischia “fino al midollo” in platoniani attimi di infinito con l’Altro. Quegli attimi in cui celebriamo la stazione di una petit mort, senza la quale non sapremo mai la magia della rinascita d’amore. Per cui “se tu ti incrini/ anche io rotolo e affondo” (p. 9). Ma è il rischio ineliminabile del gioco della vita, che denuncia ogni strumentalizzazione ideologica di promesse di sicurità assolute – in contesti pandemici o meno.
È la pedagogia senza cattedre della poesia adiacente alla fenomenologia della vita: rompere limiti è rompersi, ed è porsi nella cesura tra sacro e profano, tra morte e vita, nel paradosso della morte partoriente (Gabriella Galzio), con sguardo e canto che pare di una hybris idiota che declama “la morte non esiste/ assiste” (nel mio Strappi e frazioni, 1997). È un oltre sensi consueti, che questo libro riafferma altrimenti: “Oltre (da) te – Dopo di te perduti” (p. 60), occorre saper ritrovare “La carne nelle ceneri/ di qualunque Altro” (p. 61).
21 marzo 2021

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Mariella Bettarini – Haiku alfabetici

Pubblicato il 17 marzo 2021 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Mariella Bettarini
Haiku alfabetici, Il ramo e la foglia edizioni, Roma, 2021

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Adam Vaccaro

Un ulteriore cestino di piccoli fiori poetici, che si aggiunge alla lunga serie di una espressività poetica rara, semplice e complessa, di cui Mariella è maestra, benché scevra da ogni alone cattedratico. Una tonalità espressiva che ritrovo sempre sulle sue corde di un violino, al tempo stesso popolare e ricco di una cultura alta e profonda.
Ci conosciamo da una vita, e per me leggere le sue nuove forme è come ritornare in una casa comune, che resiste tra spuntoni oggi minacciati di distruzione da un vento ancora più forte di quelli vissuti nel corso degli ultimi decenni.
In questa raccolta, Mariella unisce la forma-lampo dell’Haiku alle successioni dell’Alfabeto. Una sorta dunque di ricamo tra attimi a corona del Tempo.
Come giustamente dice Annamaria Vanalesti nella postfazione, “Meriterebbero tutti gli haihu di questa raccolta d’essere commentati, perché squadernano una visione totalizzante della realtà, ma soprattutto dell’umanità”, inanellati tra pietas e inarresa ricerca di condivisione, unica fonte di un possibile incrocio di gioia e resistenza umana, nonostante il vento contro.
Ne citiamo qualcuno di questi grani e attimi, che a volte mettono al muro tante parole false vuote e retoriche della lingua anglofona dello storytelling imposto dal diluvio mainstreaming quotidiano. Rispetto al quale, queste perline fanno sentire anche insofferenze e sarcasmi sbeffeggianti, di una lingua antica che non ama coprire, ma svelare e capire, dicendo pane al pane.
Vedi ad esempio J – Job
“Job è lavoro.
Ma che lavoro dici?
Che lingua parli?”

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