Cl e papa Francesco
La dura vita di Cl sotto papa Francesco
di Marco Politi sul Fatto quotidiano di venerdi 23 agosto 2013
Violenze e silenzi
LE SOLDATESSE GIL E ADI – Due soldatesse decidono di raccontare dall’interno le ordinarie violenze che l’esercito di Tel Aviv riserva alle popolazioni arabe sotto occupazione. Gil e Adi facevano parte delle unità combattenti impegnate in Cisgiordania. «Quando prendi servizio ti spiegano che più aggressivo ti mostri e più rispetto otterrai»
Ferragsto 2013
Intervista a Rodotà
Intervista a Stefano Rodotà:
«È il momento di unire le forze
dei movimenti»
di Eleonora Martini sul Manifesto di domenica 4 agosto 2013
La grazia a Berlusconi? «Inaccettabile. Anche perché sarebbe come fare di Napolitano una sorta di super-Cassazione che elimina tutti gli effetti della condanna». Intervista al giurista Stefano Rodotà che parla di «rischio istituzionale e costituzionale che non va corso». È un momento delicato questo per il Paese, dice Rodotà, che richiederebbe un po’ di «coraggio e lungimiranza politica» da parte dei partiti. «Subito la riforma della legge elettorale, e poi il voto», auspica. E nel frattempo, «insieme ad altri», sta pensando a un modo di «unire le forze di quei soggetti civili, politici e sociali» tornati da tempo protagonisti e che ora «non possono più essere trascurati».
La giustizia negata
Abbiamo scelto alcuni degli articoli – di Giuseppe Di Lello, Antonio Padellaro e Marco Travaglio – che fanno al meglio il punto della situazione, dopo le speranze suscitate dalla sentenza della Cassazione.
Come previsto, il PDL sbraita e minaccia, mentre tra PD sbrindellato, moniti alla Napolitano e carenze del resto è difficile vedere sviluppi di uscita civile dalla situazione. In cui una massa di cittadini sta sempre peggio e la casta politica continua a garantire solo se stessa.
Gli articoli che seguono sono stati ripresi e diffusi anche da “PAGINE ON LINE”A.V.
LARGHE INTESE CON UNO COSÌ ?
Antonio Padellaro sul Fatto quotidiano di venerdi 2 agosto 2013
La prima cosa che viene in mente è: ma come si permettono di manomettere la Costituzione italiana questi signori delle larghe intese quando il leader primario dell’alleanza di potere nata sul tradimento del voto popolare è da ieri ufficialmente un pregiudicato, condannato in via definitiva dalla Cassazione per il reato gravissimo di frode fiscale? Le 200mila firme raccolte in pochi giorni sotto l’appello del Fatto ora possono diventare rapidamente 500mila. Forza, dimostriamo che la democrazia dei cittadini è più forte dei giochi di palazzo. La seconda considerazione riguarda il pregiudicato Silvio Berlusconi. Che a tarda sera ha lanciato il suo videomessaggio elettorale. L’aria sofferente, lo sguardo lacrimoso, ci ha raccontato la solita barzelletta del grande imprenditore e dell’eccelso statista perseguitato dalle toghe rosse per poi concludere la tiritera annunciando l’intenzione di riprendersi il governo del Paese riesumando il cadavere di Forza Italia.
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