INTERVISTA A GINO STRADA

Pubblicato il 17 marzo 2014 su Resoconti Esperienze da Adam Vaccaro

Gino Strada: “Lista Tsipras, una speranza per cambiare la politica”

intervista a

Gino Strada di Alessandro Gilioli  5 marzo 2014

Su Pagine On Line, n. 17 del 6 marzo 2014

«Le nostre società hanno bisogno di profondi cambiamenti. In altre parole, di diventare più umane. Spero che la lista Tsipras riesca a portare quest’urgenza nelle istituzioni, a iniziare dal Parlamento europeo». Gino Strada, 66 anni, medico e fondatore di Emergency si trova in questi giorni in Sudan, a operare in uno degli ospedali della sua associazione. Segue però il dibattito politico italiano e l’inizio della campagna elettorale.

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Sotto il cielo di Lampedusa

Pubblicato il 13 marzo 2014 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Pubblicato il 6 marzo 2014 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro

Città di Sesto San Giovanni

Medaglia d’Oro al Valore Militare

per il contributo fornito dalla sua cittadinanza alla lotta di Liberazione dai nazi-fascisti

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Sesto San Giovanni festeggia l’arte poetica in occasione della

Giornata Mondiale della Poesia proclamata dall’Unesco

Sabato 22 marzo 2014, ore 15.30

Villa Visconti d’Aragona, via Dante 6

Leggeranno propri testi inediti:

Silvio Aman, Amedeo Anelli, Lino Angiuli, Sandro Boccardi, Marisa Brecciaroli, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Maddalena Capalbi, Gabriella Cinti,

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Renzi tra propaganda e controriforme

Pubblicato il 5 marzo 2014 su Resoconti da Adam Vaccaro

Renzi tra propaganda e controriforme

di Pancho Pardi su Liberacittadinanza di venerdi 28 febbraio 2014

e su Pagine On Line, n 15 del 5 marzo 2014


I cittadini di centrosinistra hanno lottato per venti anni contro Berlusconi per ottenere alla fine solo che il loro schieramento sia guidato da un altro perfetto pubblicitario di sé stesso?

Il passaggio alle Camere del nuovo presidente del consiglio conferma in modo plateale la sua natura di prodotto e soggetto televisivo. Parte della stampa va in brodo di giuggiole di fronte al fenomeno: è post ideologico, parla al paese e non alla casta…
Trascuriamo il fatto che Renzi è da tempo elemento storico della casta. Ha scalato la casta con le tecniche della casta. E se ha conquistato il PD ciò dipende non solo dalla sua indubbia capacità di politico di professione ma almeno altrettanto dai limiti e dalle incapacità del PD. Anzi è il PD il vero solo responsabile della sua resistibile ascesa, fino dai tempi in cui non ha saputo produrre un competitore efficace nella gara a sindaco di Firenze. Quanto ai tempi più recenti, bastava che il PD fosse in grado di impedire ai 101 franchi tiratori di impallinare la candidatura di Prodi. Tutto avrebbe potuto andare in modo diverso. Ma con ogni evidenza il PD non ha voluto, saputo, potuto farlo.
Consumato questo atto che ha prodotto il ritorno di Napolitano al Quirinale (cosa di cui il PD mi sembra assai più responsabile di Napolitano stesso) la presidenza Letta è stata rapidamente insidiata dalla volontà del PD di consegnarsi alla volontà di Renzi.
Renzi stesso può sostenere, con somma improntitudine ma anche con qualche verità, che il suo partito stesso gli ha chiesto di venir meno alla promessa solenne di non aspirare a Palazzo Chigi senza passare attraverso il vaglio elettorale. Quale potenza ideale avesse la richiesta è tuttora oggetto di dibattito. Ma è difficile sottrarsi alla sensazione che di tutti i moventi immaginabili uno fosse il più irresistibile: la convinzione diffusa tra tutti i parlamentari, ma in particolare tra quelli del PD, che la presidenza Letta non avesse alcuna probabilità di giungere al termine della legislatura e che invece una presidenza Renzi avesse maggiori possibilità. Ora i parlamentari, e in particolare quelli del PD, sono accontentati. I malumori interni non vanno sopravvalutati: giacciono sul piano dell’intesa comune per la continuità della legislatura. A quel preciso prezzo. Nessuno lo giudica fuori mercato. Tutti gli interessati se ne sono fatti una ragione.
Ma tutto ciò fa parte del passato ed è inutile perdere tempo in rimpianti.

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Renzusconi

Pubblicato il 4 marzo 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Renzusconi

di Marco Travaglio sul Fatto quotidiano di domenica 2 marzo 2014

A gennaio, quando Renzi incontrò il pregiudicato interdetto decaduto Berlusconi nella sede Pd per discutere la nuova legge elettorale e le riforme collegate (Senato e Regioni), scrivemmo pur fra mille dubbi che non era proprio uno scandalo. Le leggi elettorali appartengono agli elettori, non agli eletti, dunque era impensabile tagliar fuori il maggior partito di centrodestra. Inoltre, stante l’indisponibilità dei 5Stelle persi nella Rete, per sbloccare l’impasse non restava che rivolgersi al terzo partito, Forza Italia: l’unico che poteva assicurare una maggioranza in Parlamento. Renzi, appena plebiscitato segretario del Pd, giurava che l’accordo con B. era per una legge che ci mettesse al riparo da altri governi con B. Intanto, mentre lui e B. si occupavano delle riforme, Letta poteva governare sereno. Non restava che prenderne atto e aspettarlo al varco, cioè alla prova dei fatti: per quanto inedita, l’ipotesi che un politico italiano dicesse la verità non andava scartata a priori. Ora, meno di due mesi dopo e alla luce dei fatti, possiamo tranquillamente affermare che Renzi mentiva. L’accordo con B., quasi sempre intermediato dal comune amico Denis Verdini, è ben più vasto e stringente di un’intesa tecnica per quelle tre riforme. È un patto d’acciaio le cui clausole restano occulte, anche se i risultati si manifestano ogni giorno più chiari. Il Caimano sa che il 10 aprile si riunisce il Tribunale di sorveglianza per decidere dove sconterà i 7 mesi di pena (quel che resta della condanna a 4 anni, detratti i 3 anni di indulto e i 5 mesi di liberazione anticipata extralarge sancita dallo svuotacarceri Cancellieri): in galera, o ai domiciliari, o ai servizi sociali. Forse, per non alimentare il suo vittimismo durante la campagna elettorale per le Europee, il verdetto slitterà di un paio di mesi. In ogni caso il pregiudicato sarà politicamente fuori gioco sino a fine anno: guiderà il partito per interposto Toti. Intanto tenterà il colpaccio: candidarsi ugualmente alle Europee in barba alla legge Severino e sfidare gli uffici elettorali della Corte d’appello a depennarlo, con una prova muscolare che mira a resuscitare il vecchio nemico, le toghe rosse; a incendiare una spenta campagna elettorale; e a mettere in difficoltà l’amico Matteo.

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GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Pubblicato il 2 marzo 2014 su Eventi Suggeriti da Maurizio Baldini

Città di Sesto San Giovanni

Medaglia d’Oro al Valore Militare

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Sesto San Giovanni festeggia l’arte poetica in occasione della

Giornata Mondiale della Poesia proclamata dall’Unesco

Sabato 22 marzo 2014, ore 15.30

Villa Visconti d’Aragona, via Dante 6

Leggeranno propri testi inediti:

Silvio Aman, Amedeo Anelli, Lino Angiuli, Sandro Boccardi, Marisa Brecciaroli, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Maddalena Capalbi, Gabriella Cinti,

Gabriella Colletti, Marialuisa Colnaghi, Adele Desideri, Annitta Di Mineo,

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Intervista a Gustavo Zagrebelsky

Pubblicato il 18 febbraio 2014 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Mentre le politiche neo-liberiste trascinano indietro la ruota della Storia, è il momento che la sinistra spinga avanti l’Europa

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«Una scossa per la democrazia»

Iacopo  Rosatelli Intervista  Gustavo Zagrebelsky

sul Manifesto di domenica 16 febbraio

«Contro antieuropeisti e mercatisti, la terza via è la Lista Tsipras. Per tornare alla civiltà, alla cultura del Vecchio Continente. Per riaccendere la corrente dell’Europarlamento»

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DRAMMI E CINISMO DEI GOVERNI

Pubblicato il 17 febbraio 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Da La Redazione di “Pagine on line” del 17 febbraio 2014

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL DI MONTIANA, LETTIANA E RENZIANA MEMORIA.

DRAMMI E CINISMO DEI GOVERNI

Istat: 6 milioni senza il necessario per vivere

Sei famiglie su dieci vivono con meno di 2.500 euro al mese. Nel 2011 circa il 58% delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all’importo medio annuo di 29.956 euro, circa 2.496 euro al mese. Mentre alcuni milioni di esse sguazzano nell’oro E’ quanto emerge dal rapporto Istat ‘Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’. Un rapporto che mette nero su bianco alcune contraddizioni laceranti in cui si dibatte il Bel Paese da qualche anno a questa parte. Una fra tutti, “vantiamo” la pressione fiscale della Svezia, circa il 44,1%, comunque superiore alla media Ue, ma abbiamo la povertà della Grecia, con quasi sei milioni di persone, il 10% della popolazione, in povertà assoluta. Sono in situazione di deprivazione circa 15 milioni di persone in 6,3 milioni di famiglie. Nel 2012, per la precisione, il 24,9 per cento delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta’ considerate nel calcolo dell’indice sintetico di deprivazione, una quota in aumento rispetto all’anno precedente.

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Il ritorno dei falchi privatizzatori

Pubblicato il 31 gennaio 2014 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Passione e vita

Pubblicato il 27 gennaio 2014 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Mario Galzigna

Storia di una passione. Poesie. Il Poligrafo, Padova 2011, pp. 119, 14€.

Nota di lettura di Marco Nicastro

Il tema assai coinvolgente da un punto di vista emotivo – lo sviluppo e lo spegnersi graduale di una passione amorosa – della silloge poetica di Mario Galzigna, docente universitario e filosofo, elegantemente edita dal Poligrafo di Padova, viene efficacemente racchiuso in una forma poetica concettuale, in cui le emozioni, le fantasie, le pulsioni e le intemperanze di una relazione sono lucidamente ricondotti ad un ordine superiore (estetico, formale) che l’autore può a volte trovare nella costanza del verso (sempre endecasillabo), a volte nei riferimenti diretti ad altri autori tramite le note inserite alla fine di ogni componimento. Queste rappresentano i contributi di insostituibili illustri compagni con cui il poeta dialoga, in una sorta di coro immaginario, nei momenti di travolgente passione, di sofferenza, di solitudine e senso di vuoto che la fine di un rapporto d’amore sempre lascia dietro di sé. Anzi, direi che proprio la presenza di questo tipo di note, assolutamente inusuali nei componimenti poetici, costituisca un elemento di originalità che certamente valorizza la raccolta e che fa parte integrante di essa, fornendo quasi le coordinate letterarie e filosofiche per orientarsi nell’esperienza vissuta dall’autore.

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