Davanti alla Pietà Rondanini

Pubblicato il 4 maggio 2015 su Resoconti da Adam Vaccaro
Te la trovi davanti vista da dietro, un mistero nel mistero. . E nel silenzio dell’antico ospedale del Castello Sforzesco di Milano, che ospitava i soldati malati al tempo della dominazione spagnola, pare una grande schiena che s’abbassa soccorrevole sul letto d’un malato. Il pavimento a travi di legno attutisce il passo, lo sguardo s’alza al soffitto affrescato, sbiancati sono gli antichi colori, divenuti polvere di un’ invisibile garza ora calata a proteggere il capolavoro di Michelangelo.

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Musica/Poesia di Giuliano Zosi

Pubblicato il 28 aprile 2015 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Giuliano Zosi, Musica/Poesia, Sedizioni, Mergozzo 2014

Un libro che ripercorre il viaggio affascinante e millenario nato dalle relazioni tra le due arti.

Laura Cantelmo

Nella confusa fase storica in cui ci è dato vivere si torna a prendere in considerazione quel rapporto tra parola e musica che fin dall’antichità era costitutivo della poesia. Ci si chiede se i testi dei cantautori abbiano dignità poetica, si discute se dei versi di qualità, accompagnati dalle note di un buon compositore, possano felicemente raggiungere un buon esito. Spesso si separano le due espressioni, quella musicale dal testo letterario, come entità autonome che si fondono in una sintesi nella canzone.

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AttraversaMenti-Chelsea Editions

Pubblicato il 22 aprile 2015 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

La Casa dei Diritti

Via De Amicis 10 – Milano

e Milanocosa

invitano ad AttraversaMenti

12 maggio 2015 – ore 18,00

Incontro con

con gli Autori di Chelsea Editions, New York:

Cristina Annino, Stefano Guglielmin e Adam Vaccaro

coordina

Adam Vaccaro

con contributi di:

Laura Cantelmo e Maurizio Cucchi

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Chelsea Editions, New York, fondata e diretta da Alfredo De Palchi, svolge da decenni una funzione preziosa volta alla conoscenza in America della poesia italiana contemporanea.

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LA FORMA DELL’OCCIDENTE

Pubblicato il 17 aprile 2015 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

LA FORMA DELL’OCCIDENTE.

di Patrizia Gioia

E’ nel campo artistico che si manifesta in modo più inquietante l’effetto limitante e riduttore

della vita dovuto alla perdita di ogni senso della forma, è infatti proprio nelle arti che le energie creative di un popolo si evidenziano e possono essere meglio vagliate.

Così scrive Joseph Campbell nel piccolo libro “tra Oriente e Occidente “.

E come non vedere l’attualità di queste parole. La favola del villaggio globale, la follia dello sviluppo infinito, l’economicismo indiscusso, la mancanza del limite, l’individualismo sfrenato, l’incapacità di empatia, l’arroganza, la paranoia, hanno reso sempre più evidente “l’arte dell’istante” con la quale, non solo l’artista, ma ognuno di noi, quotidianamente collude.

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Testuale N.55

Pubblicato il 14 aprile 2015 su Saggi Poesia da Adam Vaccaro

Testuale N. 55

è uscito

TESTUALE 55 / 2015

Critica della poesia contemporanea

Periodico fondato nel 1983 da

Gio Ferri   Gilberto Finzi   Giuliano Gramigna

Direzione

Gio Ferri   Rosa Pierno

Autori

Gilberto Finzi

Gio Ferri   Vincenzo Guarracino   Rosa Pierno   Cesare Viviani

Massimo Mori    Sangiuliano   Adam Vaccaro   Giuliano Zosi

Brevi note sull’”Arte Nascosta”

La rivista è visitabile in internet al sito

TESTUALECRITICA.it

per informazioni rivolgersi a

testualecritica@gmail.com

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Settimana della lettura

Pubblicato il 8 aprile 2015 su Eventi Suggeriti da Maurizio Baldini

scarica la locandina (9MB)

Occidente e Medio Oriente

Pubblicato il 8 aprile 2015 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Lo scacchiere internazionale, esaminato lucidamente dallo studioso americano Noam Chomsky. Dietro le falsificazioni della propaganda, le tragedie umane prodotte dall’imperialismo occidentale e dal neoliberismo.

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Noam Chomsky: «Accordo farsa»

Giuseppe Acconcia

Fonte: il manifesto   4-4-2015

Il filosofo anarchico americano: «È tutta propaganda occidentale, i veri alleati degli Usa sono gli Stati sunniti. Per l’Iran il nucleare è solo un deterrente nei confronti di Israele»

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Auguri

Pubblicato il 4 aprile 2015 su Senza categoria da Adam Vaccaro

.

Buona Pasqua

EAuguri di Rinascite

SERGIO GALLO: PERCHE’ LA POESIA?

Pubblicato il 31 marzo 2015 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

SERGIO GALLO: PERCHE’ LA POESIA?

Pharmakon, l’ultima raccolta del cuneense Sergio Gallo, uscita nel 2014 per Puntoacapo editrice, raduna il lavoro di quattro intensi anni di poesia, essendo il precedente libro del 2010. Chi ha seguito l’autore dai suoi esordi riconosce in quest’opera il nuovo e l’antico – la maturità della voce e l’indiscutibile continuum rispetto al precedente Canti dell’amore perduto.

Il continuum è la voce assolutamente originale di Gallo, unica e stabile nel cangiante trafelato panorama  della contemporaneità poetica. Il suo coraggio sta nel proporre poesia didascalica, cioè indistinguibile per natura da una dichiarazione forte e chiara di poetica. Una poesia come quella di Gallo, in altri termini, deve allontanare dal proprio mondo ogni forma di intimismo, di minimalismo e di egocentrica banalità sentimentale. Impresa di per sé non facile, dai risultati sempre incerti, che in Sergio Gallo appare compiutamente riuscita, senza pesantezze né sbavature: prima di tutto per le tematiche scelte, che sono quanto di più apparentemente arido possa esistere – la pesca, gli appellativi tecnici e i comportamenti biologici delle piante tagliate nel bosco, i “pharmaka” che intitolano il libro, voces mediae sempre in bilico fra bene e male, fra medicina e veleno, fra accadimenti e rinunce; poi bestiari, migrazioni umane e non, persino prose di un diario alpinistico di stupefatta esattezza, in cui «il corpo e l’anima, soave musica/ viaggiano all’unisono». Una poesia dura, difficile, che nel “cainismo” della natura vede, più che la metafora, l’allegoria di una denuncia sociale impietosa, mai retorica e mai calcata. Eppure l’autore riesce ovunque a intessere i propri versi di immagini ad alta definizione lirica: orgogliosamente assente, egli è  presente nel testo come soggetto corale e mimetico, appartenente a luoghi e tempi diversi e portatore di inquiete domande. Come nell’amplesso delle aquile di Walt Whitman, come negli erbari di Marianne Moore, il poeta è il voyeur di una verità scabrosa, che la natura esprime senza fare promesse umane, troppo umane.

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Non possiamo abituarci a morire

Pubblicato il 24 marzo 2015 su Eventi Suggeriti da Maurizio Baldini

Un omaggio al Poeta Luigi Di Ruscio

con la partecipazione di:

Fabrizio Bianchi, Luigi Cannillo, Biagio Cepollaro, Nino Iacovella,

Rosemary Liedl, Christian Tito, Adam Vaccaro

e la musica di

Claudio Ballabio e Marco Panzarino