Il fuoco il sangue e la poesia
Riportiamo parte di un articolo di Gianni Minà pubblicato da Il Manifesto. Crediamo che possa offrire un’occasione di riflessioni e confronti su quanto sta accadendo in ambito economico-finanziario. E che inciderà non poco sulla vita di tutti.
Scrittura nella scissione
In Forbici di Victoria Surliuga
Adam Vaccaro
In questo libro di Victoria Surliuga – Forbici, Lietocolle, Como 2006 – la scrittura cerca e diventa arma tagliente per entrare nelle proprie scissioni, nell’attimo del delirio o della misura con la verità del proprio abisso (ab-grund). Quando l’Io è posto in tale territorio senza fondamento, fa l’esperienza di essere straniero in casa propria e può rinunciare alla sua funzione, col che la scrittura tende a rimanere dominata dall’Altro eintransitiva, da seduta psicoanalitica. Qui invece l’Io cavalca o riprende per la coda salti, vuoti logici e immagini che prorompono dall’infanzia, manifesta una forte determinazione a rinascere e resistere, contrapponendo ai tagli cuciture altrettanto impietose tra presente e passato: “tempero le matite sperando che diventino remi/ posso sfogliarle per anni seduta a scrivere/ sempre dirò le cose sbagliate a mia madre al telefono” (p.28). Non a caso è rievocato (più volte) il rapporto con la madre in lampi dischiusi tra realtà e visioni: “il terreno poteva sparire/ l’ascensore saliva in diagonale/ roteavano a lato i piani/ porte vecchie contrapposte/ torino trasuda sempre morte/ / ero un’ospite seduta sul davanzale/ con i piedi penzoloni/ mia madre si è buttata/ per anni dalla finestra/ ma i fili della biancheria sono stati il suo telone” (p.29)
Milanocosa riapre i battenti.
Augura a tutti voi una buona ripresa e vi invita ai prossimi eventi in programmazione, che verranno comunicati quanto prima!
Le tre serate del progetto Canti e discanti al CAM Garibaldi di Milano sono state l'adeguata chiusura di un'altra intensa stagione.
«Ho sempre paragonato ciò che ci è successo a un naufragio. All'improvviso si perde tutto, ci si trova sbalzati nell'acqua scura e profonda. Può succedere che il disastro sia annunciato dalla tempesta, ma ci sono anche le falle improvvise, gli iceberg, le orche. Se quello di mio padre fu un naufragio ipotizzabile, basta andare a ripercorrere i fatti di questi giorni, ci sono drammi improvvisi e non prevedibili, come accadde con Ezio Tarantelli o Massimo D'Antona.» (p.84).
Come un sasso gettato in uno stagno genera cerchi sempre più grandi, così questa Storia naturale dei giganti genera una storia particolare della letteratura italiana e una satira storica degli usi e costumi contemporanei.
Si parte dal Morgante (1478) di Luigi Pulci e si arriva all'Astolfeida (1547) di Pietro Aretino, con rapide incursioni in epoche anteriori (medioevo: Turpino, Storia di Carlo Magno; i Cantari) e posteriori (Bernardo Tasso: Amadigi, Il Floridante; Carlo Gozzi, La Marfisa bizzarra). Oggetto dell'indagine: i giganti. L'imprinting spetta di diritto e di fatto a Pulci con le celebri coppie comiche di Morgante e Margutte (giganti da guerra: giganti selvatici civilizzati, ri-convertiti, con l'uso d'armi improprie come il famoso battaglio di Morgante, a macchine di morte e distruzione) e di Sperante e Beltramo (giganti selvatici: rettiliani, egocentrici ingenui e isolati, dediti a una violenza sistemica non per sadismo ma per ignoranza e gaglioffaggine costituzionale).
L'Associazione Culturale Archivi del '900 è nata nel 1998 con l'obiettivo di farsi memoria letteraria di un secolo e di diffondere e promuovere le espressioni artistiche e letterarie contemporanee. Il fondo di Archivi del ‘900 (uno dei primi database multimediali dedicati al libro novecentesco ad essere messo in rete nell'aprile del 1998) spazia dalla grande poesia straniera dell'Ottocento fino alla lirica contemporanea, passando attraverso la narrativa.
Una Sheherazade che racconta un canzoniere d'amore che, come acutamente nota nella seconda post-fazione Piero Marelli, «non racconta storie ma luoghi particolari» (p.107). Un canzoniere d'amore mistico, con svelti quanto alacri richiami alla Passione, con la dirompente tensione amoroso-conoscitiva che ci riporta, come osserva con lungimiranza prospettica Gabriela Fantato nella prefazione, al XIII sec., al movimento delle beghine di Fiandre e Germania, che «prese le mosse dal pensiero mistico di San Bernardo, vicino a Sant'Agostino e alle sue Confessioni [...]
Canti e discanti
Tre incontri di voci e ricerche
al CAM Garibaldi Corso Garibaldi 27 – Milano
Progetto di Adam Vaccaro e Giuliano Zosi
a cura di Milanocosa
Caratteri e intendimenti del progetto
Ricordiamo il II e il III appuntamento di Canti e discanti, performaces e concerti di poesia e musica.
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