Libri del Mese

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"SEGNO e DISEGNO."

di Alfred Kallir

Psicogenesi dell'alfabeto

Ed. SPIRALI / VEL, Milano 1994 - pp. 564 - € 23,24


Il libro del mese -Giugno-Luglio 2005 Rossana Brambilla

Se Carlo Sini, docente di Filosofia all'Università degli studi di Milano, deve a Gillo Dorfles la segnalazione di "Segno e Disegno", personalmente devo alla lettura del libro di Carlo Sini "Gli idoli della conoscenza" (in un capitolo parlava di "Segno e Disegno"), l'approfondimento sulla genesi di segni e linguaggio, precedentemente avviato e poi proseguito con questo libro straordinario di Alfred Kallir. Ricerca vera e propria, sulle tracce, poiché non è stato facile trovare questo volume. Dopo la conquista, anch'io ho divaricato l'indice e il medio in segno di "Vittoria". E' da questo segno, infatti, che inizia la curiosità e l'analisi di Kallir. Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, mentre lavorava come decifratore presso il controspionaggio inglese, rimase colpito dalla "V " che Winston Churchill rivolgeva ai londinesi per alludere alla parola "Vittoria".
Kallir iniziò a chiedersi se la "V ", notando l'effetto straordinario che aveva sul popolo, non contenesse in sé qualche potere magico e si mise a studiare l'alfabeto. Naturalmente, trovò un vastissimo materiale scoprendo che già gli antichi, i Padri della Chiesa e in generale tutta la tradizione ebraica, consideravano le lettere "figure decadute", "disegni stilizzati" niente affatto casuali o convenzionali, anzi, colmi di valore simbolico.
Le sue ricerche mostrano che i segni alfabetici ancora oggi in uso risalgono alla più remota preistoria, ciò che essi raffigurano mostra le radici nei graffiti paleolitici, nei disegni incisi sul fondo delle caverne, ecc… Radici che si trasmettono in tutti i sistemi di scrittura precedenti l'alfabeto, poi nell'alfabeto stesso.
Gli esempi sono innumerevoli, già la parola "alfabeto" coniata dalle prime due lettere è in proposito emblematica nella sua figurazione, a una fase della parola, in cui il suono e la visione non erano disgiunti. Originariamente i segni espressivi erano "simballici", cioè contenevano un suono e un'immagine di senso. Sulla base di questa scoperta Kallir propone una nuova scienza della parola: semiasologica o semantica bisferica / simballica - che assuma sotto un nuovo punto di vista integrale tutti i sistemi segnico comunicativi umani.
Va ricordato, che, il lavoro di Kallir risale a circa cinquant'anni fa e nel frattempo le scienze del linguaggio, dell'archeologia, sono pervenute ad altre scoperte ed a risultati di cui Kallir non ha potuto tenere conto. Ma Kallir possiede quel dono che consiste nella libertà di sguardo, che solleva l'ipotesi che la scrittura documenti l'esistenza di un inconscio collettivo, atto a sconvolgere i più diffusi dogmi, le più radicate abitudini e convenzioni. Questo libro si apprezza leggendolo e, visto nella sua integrità è una lettura delle più affascinanti e originali, il suo materiale non solo è prezioso a linguisti, filosofi, antropologi, psicologi, psicanalisti, sociologi, ma anche a tutti quelli, insomma, che vogliono viaggiare nella ricerca.
Prendiamo da "Segno e Disegno" la lettera "B" e consideriamo immagini stilizzate, iconicamente, ricche di particolari, includendo una forma correlativa, nel contempo, di senso. "B" è abbreviazione (latina) di beta, il nome greco; "B" derivato da beth, il nome acrofonico dell'alfabeto semitico significa "casa"; nell'egizio ab-t = dimora, nella radice indoeuropea a-bheu = abitare; in sanscrito bhalavanalm, nel gotico bauan, nell'anglosassone bold, nel danese bod, nell'italiano "bottega", in francese boutique negozio, in tedesco bude, in inglese booth.
La "B" è in alcuni termini, alcune parti "significative" della casa, in greco belos = soglia, in tedesco boden suolo, in inglese bottom fondo, in greco basis = base. La parola "Bibbia" deriva dal greco byblos = libro, (il greco biblos ha come primo significato quello di corteccia d'albero) in origine il papiro che gli Egizi esportavano a Byblos. Singolare coincidenza che abbraccia antiteticamente le due sfere semantiche, Byblos, la città diede indirettamente il nome alla parola greca "libro" e al libro per eccellenza la "Bibbia".
Babele è altra città che fa parte di un'antica civiltà e anche Babele è antitetico, ospita allusioni e significati metamorfici tutti in relazione all'evento narrato nel libro della Genesi, come "struttura alta", "scena di confusione", "iniquità associata alla vita in una grande città" ovviamente per via dell'iniziale della parola ebraica "balal" = mischiare e alla sua applicazione nella Sacra Scrittura, ma in seguito con la lettera "beth" semplicemente come "casa" dalla connotazione positiva, con "bab" che in arabo significa "porta", entriamo, restiamo nel profondo familiare, poiché, pur nella trasformazione, è ribadita la continuità con il passato.

Rossana Brambilla

Alfred Kallir, ufficiale d'origine austriaca ma inglese di nazionalità, è morto a Londra nel 1988.

 

 

 

 

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