Temi e Riflessioni

Resoconto, riflessioni, testi e immagini della Maratona

Pubblicato il 2 ottobre 2014 su Resoconti da Adam Vaccaro

Quale cambiamento?

Non pochi i commenti (molto) positivi sulla Maratona del 27 settembre scorso. Ringrazio tutti quelli che vi hanno contribuito, compreso il pubblico presente, e abbiamo in effetti dato vita insieme a un articolato e approfondito ventaglio di riflessioni e forme espressive rispetto alla domanda posta a titolo della nostra manifestazione, che chiunque voglia misurarsi col contesto in cui stiamo vivendo non può ignorare.

Ciascuno poi, declinerà la capacità di risposta nel modo che la propria sensibilità e visione di idee gli consentirà. Questo è stato offerto, con connotazioni di passione civile intensa ma non banalmente ideologica, tanto che la chiusura è stata quella di un ventaglio aperto di risposte tutt’altro che semplici, su cui però abbiamo il dovere di continuare a impegnarci sia singolarmente che insieme – sottolineando, come è stato detto nel corso della serata, che la complessità della domanda non deve giustificare atteggiamenti ambigui, opportunistici o indifferenti rispetto alle guerre, alle violenze e alle ingiustizie perpetrate dai poteri in atto. Oggi trionfanti con declinazioni diverse, ma tutte ricongiunte sotto il mantello di menzogne ideologiche del pensiero unico neoliberista.

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La lezione del cambiamento di Pepe Mujica

Pubblicato il 6 agosto 2014 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Il coraggio di cambiare:

il nuovo Uruguay di Pepe Mujica

di Giacomo Russo Spena su Micromega di domenica 3 agosto 2014

Un libro ricostruisce la storia del “Presidente Impossibile”, da guerrigliero tupamoros a Capo dello Stato. Stile di vita sobrio, si definisce socialista e libertario e sta trasformando il Paese legiferando soprattutto sui diritti civili: un laboratorio interessante – come un po’ tutta l’America Latina – da studiare e analizzare.

Erri De Luca lo scrive nell’introduzione: “Peppe Mujica e il nuovo Uruguay democratico inaugurano insieme il tempo moderno e il futuro praticabile. A me lettore di queste pagine fa venire voglia urgente di andare a vederlo”. Non un istant book su un personaggio in voga ora in Occidente, “Il presidente impossibile” – scritto a quattro mani da Nadia Angelucci e Gianni Tarquini (editore Nova Delphi, 199pp) – è un lavoro iniziato anni fa: una narrazione dettagliata e documentata di una piccola grande rivoluzione in un Paese passato dal crack economico a rappresentare un interessante laboratorio socio-politico.

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Ultime da Gaza

Pubblicato il 26 luglio 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Non si può tacere la barbarie spietata degli israeliani e chi tace, non solo il governo italiano, è connivente. Ma accanto alla denuncia della crudeltà di Israele occorre ricordare (servirebbe un altro giorno della memoria) che la creazione di questa nazione è stata fin dall’inizio concepita come braccio armato degli interessi e poteri militari occidentali. Oggi è il fulcro di tali poteri, lupi che belano o tacciono davanti a violenze e soprusi, tra i peggiori orrori di impronta razzista di oggi. Sono crimini contro l’umanità, che non ha purtroppo forze sufficienti per fermare il programma di eliminazione etnica, avviato 70 anni fa e per il quale è difficile non fare il parallelo con i crimini nazisti.
O c’è ancora qualcuno in buona fede che crede nelle perorazioni sulla sicurezza di Israele e sui pericoli della sua distruzione? Giustificando così il ribaltamento della verità e la mutazione delle vittime di allora in rinnovati carnefici?
Vedi anche su www.milanocosa.it e sulla relativa pagina FB, “Il supplizio di Gaza”.
Adam Vaccaro

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TISA- Piano di privatizzazione di tutti i servizi

Pubblicato il 20 giugno 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Un trattato internazionale che potrebbe avere enormi conseguenze per lavoratori e cittadini italiani e, in generale, per miliardi di persone nel mondo, privatizzando ancora di più servizi fondamentali, come banche, sanità, trasporti, istruzione, su pressione di grandi lobby e multinazionali. Un accordo che viene negoziato nel segreto assoluto e che, secondo le disposizioni, non può essere rivelato per cinque anni anche dopo la sua approvazione.
L’Espresso è in grado di rivelare parte dei contenuti del trattato grazie a WikiLeaks, l’organizzazione di Julian Assange, che
lo pubblica in esclusiva con il nostro giornale e con un team di media internazionali, tra cui il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”. Una pubblicazione che avviene proprio in occasione dell’anniversario dei due anni che Julian Assange ha finora trascorso da recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, come ricorda l’organizzazione.

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Solitudine e isolamento

Pubblicato il 12 giugno 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro
Claudio Magris stamane sul Corriere si meravigliava che qualcuno gli chiedesse, una sera lui seduto sul marciapiede, sigaro in bocca, impermeabile alla tenente Colombo :” tutto bene?”

E forse che glielo chiedesse un altro da noi, un senegalese.

Ricordo che Panikkar diceva che, visti da fuori, ( cioè con lo sguardo dell’alterità che ci permette di vederci la caricatura dell’umano che siamo diventati) “ gli europei sono quelli che quando si incontrano per strada non si salutano!”.

Figurarsi chiedersi: tutto bene?!

Io che invece lo chiedo tutto bene, (perché so cosa significa stare male ) mi meraviglio invece che non solo uno come Magris, o una come la Marylin si possano trovare la sera, soli, in un casa bella e vuota o sul marciapiede per un sigaro.

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Intervista a Barbara Spinelli

Pubblicato il 17 maggio 2014 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Intervista a Barbara Spinelli

sul Manifesto del 16 maggio 2014

e su Pagine Online del 17 maggio 2014

Daniela Preziosi

I fermi di ieri a Bru­xel­les sono una cosa grave. Non c’era stata alcun tipo di vio­lenza da parte dei mani­fe­stanti. Mi torna in mente il rap­porto della JP Mor­gan del 2013, dove si sostiene che le Costitu­zioni più influen­zate dall’antifascismo vanno sman­tel­late per­ché difen­dono diritti troppo avan­zati, com­preso il diritto di pro­te­sta. La poli­zia di Bru­xel­les si è già ade­guata?». La prima telefonata con Bar­bara Spi­nelli, capo­li­sta di L’Altra Europa con Tsi­pras, è al mat­tino men­tre da Bruxelles arri­vano le noti­zie di 249 fer­mati fra i manifestanti con­tro il sum­mit delle Con­fin­du­strie. Fra loro un altro can­di­dato, Luca Casa­rini. Pro­viamo a scher­zare: era per cose come que­ste che qual­cuno dei promotori della lista non voleva Casa­rini? La rispo­sta è seria: «Sta­vano solo manifestando. Comun­que le con­danne per disob­be­dienza civile non sono un motivo di esclu­dere qual­cuno dalle nostre liste». Nel pome­rig­gio, per for­tuna, saranno tutti rilasciati.

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L’azione dei media

Pubblicato il 26 aprile 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Comei media preparano un regime

di Guido Viale

Sul Manifesto di mercoledì 23 aprile

e Pagine On Line del 24 aprile 2014

Ci si è chiesto spesso, decenni fa, nelle scuole e sui media, come fosse stato possibile che nel 1931, su oltre milleduecento docenti universitari solo una quindicina avesse rifiutato di giurare fedeltà al fascismo; e come fosse stato possibile che con loro si fossero allineati migliaia di giornalisti, di scrittori, di intellettuali – la totalità di quelli rimasti in funzione – contribuendo tutti insieme a costruire una solida base di consenso alla dittatura di Mussolini.

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Cesenatico: Porto dei Poeti, 2014

Pubblicato il 24 aprile 2014 su Resoconti da Adam Vaccaro

Cesenatico: Porto dei Poeti, 2014

Nel programma della sesta edizione del Porto dei Poeti, che quest’anno si svolgerà nel periodo compreso fra il 9-21 giugno, abbiamo ristampato un frammento del discorso tenuto da Giorgio Caproni all’Università di Urbino nel lontano 1984. Lo abbiamo fatto per amore del poeta ma soprattutto perché è un frammento di straordinaria lucidità e chiarezza. Capace di mettere a fuoco l’arte poetica, la sua funzione sociale in modo ineccepibile e comprensibile a tutti. Sono poche righe che possono far da guida in questi anni bui e faticosa attività.

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Renzusconi

Pubblicato il 4 marzo 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Renzusconi

di Marco Travaglio sul Fatto quotidiano di domenica 2 marzo 2014

A gennaio, quando Renzi incontrò il pregiudicato interdetto decaduto Berlusconi nella sede Pd per discutere la nuova legge elettorale e le riforme collegate (Senato e Regioni), scrivemmo pur fra mille dubbi che non era proprio uno scandalo. Le leggi elettorali appartengono agli elettori, non agli eletti, dunque era impensabile tagliar fuori il maggior partito di centrodestra. Inoltre, stante l’indisponibilità dei 5Stelle persi nella Rete, per sbloccare l’impasse non restava che rivolgersi al terzo partito, Forza Italia: l’unico che poteva assicurare una maggioranza in Parlamento. Renzi, appena plebiscitato segretario del Pd, giurava che l’accordo con B. era per una legge che ci mettesse al riparo da altri governi con B. Intanto, mentre lui e B. si occupavano delle riforme, Letta poteva governare sereno. Non restava che prenderne atto e aspettarlo al varco, cioè alla prova dei fatti: per quanto inedita, l’ipotesi che un politico italiano dicesse la verità non andava scartata a priori. Ora, meno di due mesi dopo e alla luce dei fatti, possiamo tranquillamente affermare che Renzi mentiva. L’accordo con B., quasi sempre intermediato dal comune amico Denis Verdini, è ben più vasto e stringente di un’intesa tecnica per quelle tre riforme. È un patto d’acciaio le cui clausole restano occulte, anche se i risultati si manifestano ogni giorno più chiari. Il Caimano sa che il 10 aprile si riunisce il Tribunale di sorveglianza per decidere dove sconterà i 7 mesi di pena (quel che resta della condanna a 4 anni, detratti i 3 anni di indulto e i 5 mesi di liberazione anticipata extralarge sancita dallo svuotacarceri Cancellieri): in galera, o ai domiciliari, o ai servizi sociali. Forse, per non alimentare il suo vittimismo durante la campagna elettorale per le Europee, il verdetto slitterà di un paio di mesi. In ogni caso il pregiudicato sarà politicamente fuori gioco sino a fine anno: guiderà il partito per interposto Toti. Intanto tenterà il colpaccio: candidarsi ugualmente alle Europee in barba alla legge Severino e sfidare gli uffici elettorali della Corte d’appello a depennarlo, con una prova muscolare che mira a resuscitare il vecchio nemico, le toghe rosse; a incendiare una spenta campagna elettorale; e a mettere in difficoltà l’amico Matteo.

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DRAMMI E CINISMO DEI GOVERNI

Pubblicato il 17 febbraio 2014 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Da La Redazione di “Pagine on line” del 17 febbraio 2014

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL DI MONTIANA, LETTIANA E RENZIANA MEMORIA.

DRAMMI E CINISMO DEI GOVERNI

Istat: 6 milioni senza il necessario per vivere

Sei famiglie su dieci vivono con meno di 2.500 euro al mese. Nel 2011 circa il 58% delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all’importo medio annuo di 29.956 euro, circa 2.496 euro al mese. Mentre alcuni milioni di esse sguazzano nell’oro E’ quanto emerge dal rapporto Istat ‘Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’. Un rapporto che mette nero su bianco alcune contraddizioni laceranti in cui si dibatte il Bel Paese da qualche anno a questa parte. Una fra tutti, “vantiamo” la pressione fiscale della Svezia, circa il 44,1%, comunque superiore alla media Ue, ma abbiamo la povertà della Grecia, con quasi sei milioni di persone, il 10% della popolazione, in povertà assoluta. Sono in situazione di deprivazione circa 15 milioni di persone in 6,3 milioni di famiglie. Nel 2012, per la precisione, il 24,9 per cento delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta’ considerate nel calcolo dell’indice sintetico di deprivazione, una quota in aumento rispetto all’anno precedente.

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