Recensioni e Segnalazioni

A Sud del Sud dei Santi

Pubblicato il 10 settembre 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Dialoghi con l’altro mondo

Pubblicato il 6 luglio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Eros e la nudità

Pubblicato il 4 luglio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Una ghirlanda di calici pieni per un brindisi all’Amore

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Lo schianto e la poesia

Pubblicato il 30 maggio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Davide Rondoni Si tira avanti solo con lo schianto White Fly Press, Lugo, maggio 2013 pag. 80 € 12

Ho letto di Davide Rondoni il libro di poesia “Si tira avanti solo con lo schianto”, pubblicato dalla nuova casa editrice Whitefly di Lugo; devo dire che l’ho trovato brillante, agile, leggero, felice nell’impiego dello zoom e delle immagini in presa diretta dal «reale», dalla cronaca, dalle biografie e dai privati della gente comune… è un libro democratico, nel senso che non fa atteggiare la «poesia» in un al di là elitario e olistico, che tratta della gente e con la gente, è un libro che si rivolge direttamente ai lettori chiamandoli per nome, senza iattanza né arie di superiorità, che chiama ogni cosa con il suo nome e cognome; direi, per assurdo che si tratta di un libro di servizio se non ci fosse di mezzo il governo di Letta (anch’esso di servizio), perché, sono convinto che la poesia sia soprattutto un servizio, uno svago e un intrattenimento, veloce ma non per questo effimero o inutile come molti intellettuali da vetrina balsamica invece ritengono che sia. In tal senso, Rondoni dimostra una spiccata capacità di far collidere i piani e i registri lessicali e retorici con una acuta sensibilità per le discontinuità e i salti semantici e semaforici… anche la periodizzazione in strofe delle poesie risponde a questa esigenza di far slittare i piani rappresentativi gli uni sugli altri e farli interagire, più per sommare che per dividere; con il che il risultato finale è un effetto di concentrazione e di concertazione delle diversità e delle differenze: insomma, si ha un di più di espressività senza che se ne vedano le giunture espressive e i nessi connettivi.

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De Palchi: poeta senza aggettivi

Pubblicato il 16 maggio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

TESTUALE – n. 51

Pubblicato il 27 aprile 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Pentagrammatici n.0-2013

Pubblicato il 18 aprile 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Vede luce e stampa il N. 0 del giornale “I pentagrammatici”, con lo stesso nome del Gruppo nato, coagulato e coinvolto dalla passione creativa e dalla curiosità umana e culturale, che contraddistinguono prima di tutto il suo iniziale promotore: Gianfranco De Palos, romano trapiantato a Milano, pittore e scultore. Per Gianfranco sono punti di partenza, pedane da cui provare a saltare nel cuore dell’essere qui e ora. Il che vuol dire da parte sua cercare relazioni, incalzare chi sente o ritiene consonante, in questa o quella forma espressiva, come nelle indagini e approfondimenti del poiéin che germoglia con o nei vari linguaggi.

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La forza della vita

Pubblicato il 21 marzo 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

PIERANGELA ROSSI

Zenit (Raffaelli, 2013)

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L’evoluzione delle forme poetiche

Pubblicato il 6 marzo 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

“L’evoluzione delle forme poetiche”
La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990-2012)
Edizioni Kairòs
A cura di Ninnj Di Stefano Busà e Antonio Spagnuolo.

La passione poetica assume le forme più svariate, anche divergenti. Ma ognuna, crediamo, possa dare contributi anche a chi non le condivida. Ritengo di poter estrapolare tale visione e apertura, oltre che dalla nota introduttiva posta all’inizio da Ninnj De Stefano Busà, dai testi e Autori selezionati e inseriti in tale volume antologico.

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Chelsea Editions e la poesia di Alfredo de Palchi

Pubblicato il 3 marzo 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Segnaliamo due libri di Chelsea Editions dedicati alla poesia di Alfredo de Palchi —————————————————————————–

CHELSEA EDITIONS presents a two volumes set:

Alfredo de Palchi – Paradigm New and Selected Poems 1947–2009

In the landscape that consists of American poetry and the foreign verse available in translation, the originality and independence of Alfredo de Palchi have long been conspicuous. As an Italian poet who has lived in the United States for more than fifty years, who continues to write exclusively in Italian, yet whose work has been extensively translated ever since Sessions with My Analyst (1970) and especially  e Scorpion’s Dark Dance (1993), Anonymous Constellation (1997), and Addictive Aversions (1999), de Palchi stands out because of his terse, tense verse wrought out of syntactic boldness, semantic leaps, unsentimental self-scrutiny, and tonalities ranging from sarcasm to erotic glorification. His subject matter draws on his own experiences, especially in his early poems that evoke his impoverished, fatherless childhood, his suff ering during the Second World War, and his unjust postwar incarceration. In his later verse, he leaves this grim war-time past behind, scrutinizes man-woman relationships, exalts sexual pleasure, and turns toward science, notably biology and geology.  e at once precise and idiosyncratic way that science is brought to bear on his dark view of human behavior and, more generally, of the human condition, alone distinguishes him from most contemporary poets in the United States and Europe. — from John Taylor’s Introduction Alfredo de Palchi’s energetic lyrical abilities infuse the whole of Paradigm, and his poems, gritty and sensuous at the same time, display themselves as successfully in English as in the original Italian. Here we find an encompassing emotion “accelerating thought” and revealing a voice that is singular, unique. He sees the world closely with genuine purpose—no posturing here—with a style and engagement that prove him to be what we fi nd so seldom today: a poet whose mastery derives from the power and intelligence of his individuality. Rich and complex, de Palchi’s poems are an effortless balance of varied forces: an expression of a superior imagination that constantly surprises. — Timothy Houghton

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