Asimmetrie evolutive
Questo libro di Stefania Bastianello ci fa condividere, non solo l’ovvia dolorosa partecipazione affettiva lungo gli orribili gironi di più di due decenni imposti dalla SLA del marito Cesare.
La sua testimonianza è anche preziosa informazione civile, entro un pensiero laico e antisistema che negli ultimi decenni è stato tradito o sommerso dal pensiero unico neocapitalistico.
Ma tali importanti versanti di senso non sono state le uniche ragioni che mi hanno fatto aggiungere anche questa alle selezionate pubblicazioni di Milanocosa.
Le altre ragioni sono: una scrittura linda ma non banale, innervata in una indomita voglia di vita e una forte rivendicazione di dignità umana, fondamenti del bisogno di ricostruzione di speranza umana, oggi quanto mai attuale, in cui la SLA sembra la metafora dello stato socioeconomico in cui sta precipitando l’Italia intera. La specifica esperienza drammatica della SLA di Cesare non porta dunque a chiudersi in quella condizione di estrema fragilità vitale, ma ne fa terreno di sfida evolutiva e apertura che chiamano in causa il Resto e la Totalità.
Sono tutti nodi di senso che, per me, giustificano il richiamo fatto nel libro alla Poesia. Che non è fatta solo da segni su qualsivoglia supporti e righe spezzate, ma prima di tutto di complessità e paradossi tra i quali quello di produrre gioia anche dalle condizioni più tragiche.
Adam Vaccaro
Testi e immagini della Maratona del 2013
Nel ringraziare la sede che ci ha ospitato e tutti gli aderenti, in particolare tutti i presenti – autori, artisti, attori e pubblico – che hanno contribuito a dare vita alla ricca manifestazione del 28 settembre allo Spazio ScopriCoop di Milano, seguono notazioni di avvio, immagini fotografiche, una sintesi video e testi poetici degli autori che hanno aderito.
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Maratona 2013
28 SEPT. 2013
100 THOUSAND POETS & MUSICIANS for CHANGE 2013
650 Events – 110 Countries Confirmed So Far!
Visit the BLOG 2013 to search the Sept. 28th, 2013 Event Locations Index by Country & City!
http://www.bigbridge.org/100thousandpoetsforchange/
View 100,000 Poets for Change 2013 in a larger map
Invitiamo a partecipare alla
Maratona di Arte, Musica e Poesia
Organizzata da
Associazione Culturale Milanocosa
a cura di Adam Vaccaro
28 settembre 2013 – dalle ore 17 alle 20
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Una proposta che si rivolge non solo ai poeti e a tutti coloro che praticano una forma di Arte, ma anche a chi opera in qualsiasi ambito umano e culturale, e che lo viva interconnesso con i gravi problemi che il mondo sta affrontando: guerre, ignobile distribuzione delle ricchezze, sfruttamento insensato delle risorse della Terra.
Festival della letteratura: eventi con Milanocosa
Magdeburgo in Ratisbona
Quintocortile
VialeBligny 42 – 20136Milano – tel.338. 8007617
26 FEBBRAIO – h. 18
Milanocosa
Presenta
Magdeburgo in Ratisbona
di
Annamaria De Pietro
MILANOCOSA Edizioni – 2012
Luigi Cannillo e Gio Ferri
dialogano con l’Autrice
Coordina Adam Vaccaro
Questo libro di Annamaria De Pietro sarà forse una sorpresa anche per chi la conosce sin dall’inizio delle sue pubblicazioni (intorno alla metà degli anni ’90). …Il titolo: richiama il noto esperimento fisico fatto da Otto von Geuricke nel 1654 nella città di Ratisbona con gli emisferi detti di Magdeburgo…Ma la storia di tali esperimenti scientifici fornisce ad Annamaria solo la base concettuale, su cui costruire e dare forma al suo immane bisogno di scrittura e poesia. Come per un bombice la pianta di gelso… La creazione incessante della vita, è questo il tema, di cui questo libro fornisce una tessitura serica che non si appaga della propria bellezza, anche se la qualità della scrittura è tale da riportare alle origini della creazione artistica in cui tendevano a (con)fondersi meraviglia e conoscenza, bisogni primari e telos di utilità antropologica. …
I Pentagrammatici e le sculture di Nonelli
Gianfranco De Palos e il collettivo dei Pentagrammatici con le sculture di Edoardo Nonelli e i testi dei Poeti:
AMEDEO ANELLI, SANDRO BOCCARDI, MARISA BRECCIAROLI, DOMENICO CARA, MADDALENA CAPALBI, GABRIELLA COLLETTI, LUISA COLNAGHI, ANTONIETTA DELL’ARTE, VINCENZO DI MARO, ANNITTA DI MINEO, LORENZO MORANDOTTI, VINCENZO GUARRACINO, GIUSEPPE LANGELLA, MEETEN NASR, ALESSANDRA PAGANARDI,Antonio Porta . Spazio Scopricoop
Fuori dal margineincontri con autori finalizzati alla conoscenza e promozione della letteratura contemporanea a cura del Sindacato Nazionale Scrittori e dell’Associazione Culturale Diesis |
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Spazio Scopricoopvia Arona 15 (1° piano) – Milanoangolo via Giovanni da Procida |
martedì 18 dicembre 2012 ore 18,00
In collaborazione con
Associazione Culturale Milanocosa
…che apre, muro, notte, porta
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Antonio Portain occasione della pubblicazione dei due libri |
Leo Paolazzi / Antonio PortaPoesie in forma di cosaopere 1959-1964a cura di Rosemary Liedl P.con un testo di Mario Bertoniedizioni del Foglio Clandestino 2012 |
Il giardiniere contro il becchinoMemoria e (ri)scoperta di Antonio PortaAtti del convegno 9 dicembre 2009 a Palazzo Sormani, Milanoa cura di Adam VaccaroMilanocosa edizioni, 2012 |
Intervengono
Gilberto FinziRosemary Liedl PortaAdam Vaccaro |
LeggeFrancesco OrlandoDurante l’incontro proiezione di immagini tratte da“Poesie in forma di cosa” |
Poesie in forma di cosaLe opere di Leo Paolazzi (che non aveva ancora deciso di chiamarsi Antonio Porta) riprodotte in questo libro sono sconosciute: soltanto alcune “cronache” del 63-64 erano state pubblicate per merito di Vincenzo Accame che le aveva commentate nel 1999 sulla rivista «Avanguardia». Rosemary Liedl P. Queste poesie sono nate come collages. Sollecitando, cioè, l’informazione quotidiana nel senso giusto, nella direzione del grande caos e dell’enigma, dell’ambiguità del presente e del significato degli atti di cui ci giunge notizia attraverso la stampa. Di fatto ho ritagliato dal linguaggio dei quotidiani ciò che era veramente significativo, ciò che era implicito e vergognoso; o anche, nel gran mare dell’informazione, ho cercato di sorprendere gli accostamenti necessari, i nessi tenuti nascosti e le analogie sostanziali. Di qui i veri e propri collages, sui quali ho ripetuto, seppure in diverse proporzioni, l’operazione della scelta e della sorpresa. ricavando le poesie dell’Enigma naturale. Si tratta, in certo modo, di nuovi epigrammi, intendendo, naturalmente, con questa definizione, quel genere di poesia che interviene più direttamente nel confronto con la realtà, con una più violenta carica di ironia e grottesca deformazione. Deformazione dell’informazione, appunto, necessaria per arrivare a quella autentica: l’epigramma ha sempre assolto a questo compito, ed ora, con rinnovata violenza, attacca frontalmente l’immagine della società. Antonio Porta in «Malebolge», Anno 1, n° 1, Milano, 1964 |
Il giardiniere contro il becchinoI testi e materiali raccolti da questi Atti sono la molteplice testimonianza di una presenza nella cultura italiana del ‘900 che ha inciso non poco, in particolare sui modi di intendere e fare poesia. Oggi prevale una poesia che si muove in un perimetro spesso chiuso, autoreferenziale ed epigonico. Spesso declinante solo mozioni affettive o, all’opposto, cerebrali. Antonio Porta è stato uno dei possibili esempi che hanno proposto, non solo con i propri versi, una azione di ricerca di rinnovamento del proprio linguaggio che riuscisse a coniugare complessità e transitività. Che quindi riuscisse ad agire nel corpo sociale, senza rinunciare né alla “sfida della comunicazione”, né ad abbassare il proprio ai linguaggi della comunicazione corrente. Diceva che “la comunicazione non è un piroscafo di linea”, ma una azione tesa a mettere in comune, nella storia, non in un alveo astratto o libresco. Il linguaggio della poesia tende a farsi linguaggio totale e a inglobarne ogni altro, speculativo e dei sensi. Questo implica incessanti innesti e sperimentazioni tra forme diverse, segni e arti visive, musica ecc., di cui Porta e questo convegno hanno offerto esempi. Una poesia che quindi non vuole porsi né sopra né ante le cose del mondo, ma segno che cerca di dare corpo a una presenza in re, rivendicando la propria tensione specifica verso la totalità della vita, con umiltà ma anche con il rifiuto di qualunque declinazione parnassiana da chierici auto appagati: “i versi ci servono, noi non vogliamo servire i versi”, diceva, sintetizzando. Estrapolando, direi, poesia in azione, come sentire, capire e vedere criticamente il mondo. Per tutto questo ho voluto fortemente il Convegno del 2009 e ora la raccolta dei suoi Atti. Dalla nota del curatore Adam Vaccaro |
Antonio Porta, pseudonimo di Leo Paolazzi, era nato nel 1935.
Giocatore di tennis, nel 1960 si laureò in lettere moderne all’Università Cattolica di Milano, con una tesi sui rapporti tra D’Annunzio e le poetiche del ‘900 italiano.
Nel ‘58 entrò nella redazione della rivista letteraria Il Verri. Nel ’61 fu tra i cinque poeti che formarono la storica antologia I novissimi, curata da Alfredo Giuliani, e successivamente fu tra i fondatori del Gruppo ’63 e della rivista Quindici. In quegli stessi anni si dedicò alla poesia visiva, partecipando a mostre a Padova, Milano, Roma e Londra, e suoi scritti apparvero sulle riviste di punta Grammatica, Marcatre, Menabò, Malebolge, Host do domu, Phantomas, Cahiers du Sud, L’Herne.
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