Riciclare Ricreando
Tema portante il consumismo contemporaneo, del trionfo e della morte dell’oggetto,
ci interroghiamo su come abbiamo raccolto l’eredità anche
spirituale che ci hanno lasciato e di cosa lasceremo in eredità, di questo degrado
siamo tutti corresponsabili. In un mondo sempre più legato alla moda e a un
consumismo frenetico, che utilizza e scarta i beni prima che vengano realmente
consumati. Questa esposizione si propone l’intento di recuperare quei valori che
ci portano a consumare e dimenticare. In una recente intervista citavo il
monologo finale di Roy, l’androide morente di Blade Runner: ”ho visto cose che
voi umani non potreste immaginarvi…”, che trovo estremamente attuale, siamo
circondati da montagne verdeggianti che crescono su accumuli di rifiuti, quando
riusciamo a mascherarli, altre volte ci limitiamo a nasconderli nelle profondità di
grotte, come se le viscere della terra fossero enormi pattumiere, oppure li
lasciamo cullare dalle onde, o sommersi nelle profondità marine.
Ma gli oggetti prodotti e spesso non consumati ma solo passati di moda, hanno
una loro vita, la storia e la memoria dell’uomo che li ha costruiti, usati e
dimenticati, un legame imprescindibile che lega la loro sorte a quella dell’uomo.
Un momento di riflessione anche per imparare a fruire dell’arte con
consapevolezza e non solo meramente estetica delle opere, in una concezione
della realtà umana come capacità di permeare nel tempo e tramandarsi nelle
generazioni. Daniela Dente
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