Rivista telematica di ricerca e informazione culturale

Materiali del Sito www.milanocosa.it – Giugno 2006 – N° 0

Progetto e Direzione: Adam Vaccaro

Redazione:
Fabiano Alborghetti, Claudia Azzola, Fabrizio Bianchi, Laura Cantelmo, Roberto Caracci

Collaboratori:
Gabriela Fantato, Gio Ferri, Gabriella Galzio

Elaborazione Grafica con Consulenza Tecnica di:
Maurizio Baldini, Fabrizio Bianchi e Marco Soldati

Sommario

 

Comunicati/Eventi:
- 2° Incontro sulla Scrittura Civile (Locandina allegata)
- 3° Festival della Poesia italiana - 24-25 giugno 2006 - Castello di Montiglio Monferrato (AT)

 

Resoconti:
- 1° Incontro Scrittura Civile
-La musica racconta…un viaggio poetico
-3° manifestazione PoesiArte – Quintocortile

 

Letture, Approfondimenti e Confronti:    
- A proposito di Scrittura Civile – Adam Vaccaro
- Il libro del mese – Giugno 2006 – Fabrizio Bianchi: Gianni D’Elia, L’eresia di Pasolini – Effigie, Milano 2005, pp. 176, € 17.

Libreria
Libri ricevuti di prossima segnalazione

Biblioteca

Segnalazioni & Recensioni

 

Saggistica

Il moto apparente del sole - Storia dell’infelicità
Flavio Ermini
Moretti & Vitali, Bergamo 2006, pp. 301, 20 

Madre della filosofia, Nichilismo e immaginazione
Fabio Botto
Mimesis 2005, Milano 2005, pp. 131,  € 13  

Poesia: il futuro cerca il futuro – quali poeti, quali poetiche oggi?
A cura di Alberto Caramella
Atti del convegno di Firenze del 4 e 5 marzo 2005 - LietoColle Libri, 2006, pp. 215, 13

Il poeta è un cavaliere Jedi - Una difesa della poesia
Roberto Galaverni
Fazi editore, Roma 2006, pp. 135, 14.50

La Biblioteca delle voci – Interviste a 25 poeti italiani
a cura di Luigi Cannillo e Gabriela Fantato
Joker editore, Novi Ligure, 2006, pp. 220,  € 19 

Ospitalità francese
Tahar Ben Jelloun
Bookever edizioni, pp. 155, 12.00 

Edward Hopper , scritti interviste, testimonianze
A cura di Elena Pontiggia,
Abscondita, 2000, pp. 130, 16

 

Antologie & Autoantalogie di poesia

Ai confini del verso – Poesia della migrazione in italiano
A cura di Mia Lecomte
Casa Editrice Le lettere, Firenze 2006; pp. 233, 18,50

Trent’anni di novecento – Libri italiani di poesia e dintorni (1971-2000)
Alberto Bertoni
Book Editore, Bologna 2005, pp. 304, 17,50 

Il molosso
Tiziano Fratus
Editoria & Spettacolo, Roma 2005, pp. 161, 10  

Il tempo dovuto
Gabriela Fantato
Editoria & Spettacolo, Roma 2005, pp. 181, 10 

La piuma e l’artiglio (poesie 1978-2005)
Adam Vaccaro
Editoria & Spettacolo, Roma 2006, pp. 174, 10

 

Raccolte di poesie

 

La betoniera
Guido Oldani
LietoColle, Como 2005, pp. 20, 10 

Trialogo
Gabriella Maleti, Giovanni Stefano Savino, Mariella Bettarini
GazeboLibri, Firenze 2006 

Fuori i secondi
Corrado Bagnoli
La vita felice ed., Milano 2005, pp. 223. 15

 

Libri di Arte & Poesia

 

Labirinti e capricci della passione
Adam Vaccaro, con pitture di Romolo Calciati
Milanocosa 2005, pp. 40, € 10

 

Narrativa 

Crampi
Fausta Squatriti
Abramo Editore, Catanzaro 2006, pp. 230, 18 

Prima che sia notte
Reinaldo Arenas 
Guanda 2004, pp325, 8

  

Comunicati/Eventi

 

Martedì 27 giugno 2006

Libreria Archivi del900 – Via Montevideo 9, Milano

 

MILANOCOSA e Archivi del 900

nell’ambito del Ciclo di incontri

POESIA e SCRITTURA CIVILE

Ragionando, recitando, scrivendo di Poesia e di Scrittura Civile

Presentano

 

Ragionando di scrittura civile

(2° incontro)

a cura di Guido Oldani e Adam Vaccaro

con Gio Ferri e Giorgio Longo

(vedi locandina allegata)

 

Dopo l’incontro del 17 maggio scorso, che ha visto primi confronti con posizioni anche molto diverse, sviluppate dai curatori sia con i relatori invitati – Flavio Ermini, Dante Maffìa, Giampiero Neri, Tiziano Rossi e Lelio Scanavinisia con il pubblico presente, proseguiamo con questo 2° appuntamento che vuole ampliare il campo secondo il complesso percorso di ricerca programmato, sollecitando contributi che questa volta riguarderanno scritture visive. Con l’autunno proseguiremo nel percorso che coinvolgerà voci, testi e materiali e si svolgerà sicuramente in un arco di tempo piuttosto lungo. L’intento è di evitare concezioni ideologiche e strumentali di ogni forma di scrittura, ma anche di ridefinire in termini attuali la responsabilità eticosociale di questa.

 

 

 

Altre Manifestazioni

da Siti con Link a Milanocosa

 

Castello in Poesia

3° Festival della Poesia italiana - 24-25 giugno 2006 - Castello di Montiglio Monferrato (AT)  

La casa editrice LietoColle è stata definita “movimentista” per l’autonomia delle scelte editoriali e per la capacità di creare risonanza e, appunto, movimento intorno ad una forma espressiva – la poesia contemporanea. La manifestazione di Montiglio – che si ripete per la terza volta – è una prova concreta di tale “movimento”. Due giorni all’insegna del verso, dove protagonista è la Poesia, ma imperante è la comunicazione, l’aggregazione fra persone che hanno qui l’occasione per incontrarsi, conoscersi, frequentarsi e confrontarsi. Il desiderio è lanciare un messaggio ampio, dedicato soprattutto a chi con la poesia non ha ancora confidenza, attuabile mediante il rapporto di personale conoscenza, consegnando un volto alle parole – per chi ha già pubblicato -, e un abbraccio d’accoglienza da parte dell’editore Camilliti per tutti i partecipanti.

Redaz LietoColle - www.lietocolle.com  per ulteriori informazioni

 

Resoconti

Recenti manifestazioni curate da Milanocosa

- L’incontro del 17 maggio scorso ha visto primi confronti con posizioni anche molto diverse, sviluppate dai curatori sia con i relatori invitati – Flavio Ermini, Dante Maffìa, Giampiero Neri, Tiziano Rossi e Lelio Scanavinisia con il pubblico presente. Il percorso di ricerca programmato sarà ovviamente complesso, anche perché sin dal 2° appuntamento (27 giugno) si amplierà il campo con contributi che riguarderanno scritture musicali e visive.

Con la ripresa dell’autunno proseguiremo coinvolgendo voci, testi e materiali in un arco di tempo sicuramente piuttosto lungo.

 
- L’incontro del 27 maggio presso il Centro Culturale San Carlo di Milano, LA MUSICA RACCONTA…UN VIAGGIO POETICO, proposto e curato da Matteo Segafreddo (compositore) e Alessandro Cabianca (poeta) è risultato molto interessante, per cui cercheremo i modi di riproporre questo sorprendente percorso di ricerca di interazioni tra poesia e musica, a partire sia da proprie opere che di musicisti come Monteverdi, Debussy, Puccini, Berio o poeti come Ungaretti.

- La manifestazione di PoesiArte di Quintocortile (quest’anno alla terza edizione) sempre in collaborazione Mavi Ferrando e Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile), Fernanda Fedi e Gino Gini (Archivio libri d’artista) si è svolta secondo i suoi canoni particolari, di happening all’aperto, che quest’anno ha posto l’accento sugli scambi di opere tra poeti e artisti visivi; apprezzati gli intermezzi musicali eseguiti da Camilla Ferrarese, Annamaria Mainetti, Norma Regina Marazzi e Federico Rossini (flautisti), e da Marco Saya (chitarra jazz), Guido Dosso (chitarre) e Giorgio Foti (chitarra, voce).

A.V.

 

 

Letture, Approfondimenti e Confronti


A proposito di Scrittura Civile - Adam Vaccaro

Qualche prima sintetica nota tratta da appunti e riflessioni che sto accumulando nel fare collaterale alla serie di Incontri sulla Scrittura Civile che con Guido Oldani abbiamo avviato nel maggio scorso e che mi auguro possano avere sviluppi adeguati al tema. La domanda e gli intenti che ci hanno motivato non vogliono riproporre manifesti o concezioni d'antan di scrittura impegnata, quanto di riflettere su un silenzioso incendio di memoria e di concezioni di una cultura che non vuole chiudersi in un mondo a parte - privato, intimista e minimale - mentre si aggravano i problemi comuni del mondo contemporaneo. La domanda di fondo è molto semplice: perché, soprattutto in Italia, sta succedendo questo e quasi nessuno se ne occupa?
Non pensiamo di togliere valenza alle espressioni che riguardano il mondo interiore e il colloquio intimo, se esse hanno consistenza tale da uscire da limiti ombelicali o banal-sentimentali, o rarefatti e capaci di parlare solo a se stessi. Vogliamo, vorremmo, porre l'attenzione e indagare sul fatto piuttosto evidente, della prevalenza di un canone non dichiarato secondo il quale le scritture (in ogni campo) debbano riguardare solo questo versante di realtà.
Un fatto è certo: quanto più prevale tale canone, fino a sembrare assoluto, tanto più una rinnovata funzione sociale e la responsabilità eticocivile della scrittura perdono di senso; e la comunicazione, anche se intesa nel senso complesso di capacità di mettere in comune pluralità di lingue, pensieri ed emozioni, tende a diventare secondaria, se non una parolaccia. Chi scrive tende sempre a sentirsi straniero o esule, ma c'è chi coltiva l'orgoglio della diversità facendosi monade statica, e chi dal suo luogo senza dimora continua a cercare di farsi nomade e lievito per riappropriarsi e rinnovare la casa comune di cui comunque è parte.
Altri punti con adeguati supporti testuali, se pur già enucleati dal precorso di ricerca, saranno sviluppati ed esposti sia nel corso dei prossimi incontri che tramite ulteriori riflessioni via via diffuse.


Il libro del mese. Giugno 2006 - Fabrizio Bianchi
Gianni D'Elia, L'eresia di Pasolini - Effigie, Milano 2005, pp. 176, € 17.

Questo libro, uscito in occasione del trentennale dell'omicidio di Pasolini, vale da solo tutto quanto detto o scritto nella gran massa di manifestazioni, letture, convegni andate in scena da novembre in poi sulla sua figura, le sue opere, il suo lascito [così ancora attuale e incisivo] alla nostra impoverita e drammaticamente passiva coscienza culturale e sociale. Leggerlo, dopo la crescente insoddisfazione al trascorrere delle occasioni (quasi tutte mancate) di una precisa, decisa e congrua riattribuzione del valore di Pasolini (un valore enorme, dirompente in tutta la gamma di linguaggi espressivi da lui tentati e regolarmente innovati) nel cuore dell'intero '900, è stata una gioia. Tanto più viva, quanto ormai insperata: perfino suoi compagni e sodali dell'epoca più densa di attività (l'Officina bolognese e i primi anni romani) ne hanno parlato in questa occasione in vari incontri con molta grazia e quasi una sorta di personale riserbo - nonostante il 'dono' davvero invidiabile che hanno avuto della sua amicizia/conoscenza - commentando più le sue particolarità attitudinali, gli aneddoti, come farebbe una segretaria o una governante al servizio di una star in qualche libro di memorie, invece che trasmettere una seppur minima aura del gigantesco lavoro intellettuale da lui svolto a scardinare ogni dogma, ogni inquadratura, ogni sicurezza culturale (e quindi politica) della restaurazione borghese che si era appropriata (svuotandoli) dei valori della Resistenza, omologandoci tutti, con le conseguenze drammatiche che hanno portato a quanto in atto oggi (e che lui aveva perfettamente capito e preannunciato, con quella che sembrava solo un'esagerazione della disperazione poetica).
Poi finalmente si legge - d'un fiato, come raramente capita con i libri di saggistica - L'eresia di Pasolini di Gianni D'Elia, e finalmente si trova quanto mancava, quella eccitante chiave di lettura (che è lì, sotto gli occhi di tutti, semplicissima e lineare, e inoppugnabile, se ci togliamo i paraocchi di tutte le critiche ufficiali, dall'accademica a quella della neoavanguardia) capace di ridare gioiosamente senso a tutto il quadro: dove siamo, in che momento storico stiamo agendo (anche nel nostro ristrettissimo campo della poesia, che deve poter riprendersi quel ruolo di guida intellettuale di riferimento che Pasolini per ultimo ha incarnato, con le sue scomodissime verità gridate in faccia a tutti), qual è la posizione in cui dobbiamo -con tutta la lucida rabbia possibile - schierarci, e che dobbiamo 'tenere' a tutti i costi, ultima linea di resistenza possibile.
Un filo rosso che parte dal Dante 'incivile' in quanto in esilio, cacciato fuori dalla polis, coraggioso sperimentatore e primo a proporre il corpo come teatro di parola (e non dall'esangue monolinguismo del Petrarca, unico modello per ogni formalista che privilegi l'inventum, il polito manufatto poetico, all'inventio, il momento sorgivo, lo sgorgare della passione) e passa dall'altro grande eretico della letteratura italiana, il Leopardi della Ginestra, delle Operette Morali, dello Zibaldone. Quel Leopardi che ha tolto l'Ottocento dall'imitazione degli antichi del neoclassicismo, fondando quella moderna poesia del sentimento, di quel caldo emozionale universale che porta il soggetto senziente profondamente al centro del vero ("bisogna seguire esattamente e passo passo la natura ed il vero [...] il sentimento non si può né fingere, né procurare"). Per arrivare a Pasolini, con Leopardi il secondo grande poeta d'avanguardia della nostra tradizione umanistica: avanguardia non nominalistica - ovviamente - e non solo letteraria, ma di pensiero storico e sociale, politico (ereticamente) e d'opposizione in nome di quel 'vero sentire', rivoluzionario proprio in primo luogo nei confronti dei letterati italiani, della loro inettitudine all'entusiasmo e all'amarezza, all'illusione e alla rabbia (cito D'Elia). Contro l'imperio (ecco Leopardi) non resta che la ragione e la denuncia della viltà verso l'autorità. Questo è il nostro compito, quello della letteratura come necessità, gettare il corpo nella lotta, resistere umanisticamente (proprio oggi quando la letteratura sembra sempre più importante della vita vissuta) contro la Nuova Preistoria dell'omologazione culturale, della guerra e del terrore.
E qui siamo al secondo punto che la rilettura a tema di Pasolini proposta da D'Elia chiarisce fino in fondo dando un senso a tutto lo scoramento e l'insofferenza che ci prende alla lettura delle ultime, numerose proposte (antologiche e no) di poesia che l'industria editoriale continua a produrre strumentalmente per ricavare comunque un utile dalla poesia che non vende. Una panoramica impietosa (tranne alcune eccezioni, a sorpresa) proprio di quei "dilettanti del professionismo poetico" che suscitano l'indignazione di Pasolini (che ne avrà in cambio l'odio, l'ostracismo, la denigrazione, soprattutto dopo morto, pavidamente, quando non ci sarà più il pericolo di una sua replica sarcastica e tagliente). Di loro scrive: "Le loro esperienze, del resto, non si distinguono in niente dalle esperienze di qualsiasi piccolo-borghese italiano: un po' di malinconia, un grande rispetto per le cose in se stesse, quelle ammodo, qualche viaggio, qualche amoretto reso modicamente metafisico...". Magari anche una morte 'importante' in famiglia, unico momento di un qualche pathos (ma senza eccedere) nella loro vita, possiamo aggiungere. Questi sono i campioni della poesia italiana! I campioni dell'omologazione minimalista, richiesta e perseguita in primo luogo proprio dall'editoria maggiore che li pubblica. E copiata a ruota dalla pletora degli editori-stampatori, anche dai più bravi e attivi.
Pasolini invece (sono parole di D'Elia) parla a noi contemporanei, italiani, con un accento di disperazione e di esagerazione, che già fu di Leopardi. E' un critico negativo, ma la sua speranza è appunto ermeneutica, perché in certe fasi la vera utopia è la critica senza speranza, che riparte dal vero. Siamo nella linea della Ginestra, del Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani là dove nasce la poesia civile di sinistra, globale, nella critica antropologica inaugurata a vero oggetto della poesia futura: memoria dell'autentico, contestazione dell'inautentico, in nome della poesia umana.


LIBRERIA
Libri ricevuti di prossima segnalazione

Narrativa
- Gianni Caccia, La stadera, Ed. Joker, Novi L. (AL) 2006
- Rinaldo Caddeo, La lingua del camaleonte, Piero Manni, Lecce 2002
- Alessandra de Cupis, Pezzi grigi di cielo, Piero Manni, Lecce 2006
- Dante Maffìa, Un lupo mannaro, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca 2004
- Dante Maffìa, Risalendo il Danubio, Edizioni Lepisma, Roma 2006
- Franco Romanò, Sguardo di transito, Azimut, Roma 2005


Poesia


- A.A.V.V., La luce migliore, Poeti americani in Italia, A cura di Alessandro Carrera e Thomas Simpson, Edizioni Medusa, Milano 2006
- Silvana Baroni, Nel Circo delle Stanze, Fermenti, Roma 2006
- Luigi Cannillo, Cielo privato, Ed. Joker, Novi L. (AL) 2006
- Adele Desideri, Non tocco gli ippogrifi, Campanotto Editore, Udine 2006
- Alfredo De Palchi, Paradigma, Tutte le poesie: 1947-2005, Mimesis Hebenon, Milano 2005
- Annamaria De Pietro, Si vuo' 'o ciardino, Book Editore, Bologna 2005
- Annamaria Ferramosca, Curve di livello, Marsilio Editori, Venezia 2006
- Mariella De Santis, Enoerotìe e altri languori, Edizioni Periferia, Cosenza 2004
- Francesco Granatiero, Bbommine, Ed. Joker, Novi L. (AL) 2006
- Gilberto Isella, Autoantalogia, Editrice Labos, Morbegno (SO) 2006
- Francesco Mandrino, M'innamorai lo riconosco, Edizioni Tracce, Pescara 2004
- Maria Marchesi, Evitare il contatto con la luce, Edizioni Lepisma, Roma 2006
- Alberto Mari, Pensieri, orologi, Edizioni La vita Felice, Milano 2005
- Lorenzo Mattonai, Il giardino di Lin Piao, GazeboLibri, Firenze 2006
- Giampiero Neri, Armi e mestieri, Mondadori, Milano 2004
- Alfredo Panetta, Petri 'i limiti, Pietre di confine, Moretti&Vitali Editori, Bergamo 2005
- Flaviano Pisanelli, Perla e argilla, GazeboLibri, Firenze 2006
- Paolo Rabissi, La ruggine, il sale, Ed. Joker, Novi L. (AL) 2004
- Ottavio Rossani, L'ignota battaglia, romanzo in versi (1990-2004), Iride Ed.-Rubbettino, Soneria Mannelli (CZ)
- Laura Rainieri, E serbi un sasso il mare, Campanotto Editore, Udine 2004
- Cesare Ruffato, Il poeta pallido, Marsilio Editori, Venezia 2005
- Giuseppe Saracino, Il colore dei papaveri…tace, Masso delle Fate Edizioni, Siga (FI) 2006
- Milena Tagliavini, La verità, Book Editore, Bologna 2006
- Stevka Smitran, Le mie cose - Moje svari, Fondazione Petar Kocic, Belgrado 2003
- Ivana Tanzi, Stanze e distanze, Ed. Joker, Novi L. (AL) 2006
- Cesare Viviani, Passanti, Mondadori, Milano 2002
- Cesare Viviani, La forma della vita, Einaudi, Torino 2006
Teatro
- Alessandro Cabianca, Clitennestra, La saga degli Atridi, Editoria Universitaria Venezia, 2006
Saggistica
- Umberto Galimberti, La casa di psiche, Feltrinelli, Milano 2005
- Guido Oldani, Indispensabile poesia, Torpedo Edizioni, Melegnano (MI) 2006
- Tiziano Salari, Sotto il vulcano, Studi su Leopardi e altro, Rubbettino, Soneria Mannelli (CZ)

BIBLIOTECA

Segnalazioni & Recensioni

 

Saggistica

Il moto apparente del sole - Storia dell'infelicità
Flavio Ermini
Moretti & Vitali, Bergamo 2006, pp. 301, € 20

Il libro è una summa del corposo percorso di riflessione e ricerca teorica dell'Autore. Un percorso che attraverso Eraclito, Dostoevskij, Nietzsche, e Heidegger e Horderlin e Leopardi e Zambrano ecc., indaga sul nostro dolore di essere al mondo, dolore che è frutto prima di tutto della nostra incapacità di cogliere la verità. Rimaniamo con ciò prede pressoché indifese delle nostre stesse illusorie convinzioni di coglierla, ogni volta traditi dall'apparenza. L'ossessione dell'Autore, che si colloca (vedi gli autori attraversati) sul crinale tra filosofia e poesia, è perciò la verità, che diventa ragione assoluta, quanto più si palesa come irraggiungibile.

Adam Vaccaro

 

Madre della filosofia, Nichilismo e immaginazione
Fabio Botto
Mimesis, Milano 2005, pp. 131, € 13

Il libro di un giovane filosofo appassionato, che propone -sulle tracce di Hillman - una lettura controcorrente della filosofia occidentale, fuori dalla linea segnata da Heidegger, e poi dominante anche negli ambienti accademici europei, che traccia un inesorabile percorso nichilistico, culminante in un fatale oblio dell'essere di cui sarebbe responsabile la stessa storia della metafisica. Secondo Botto questa visione del nichilismo come destino dell'occidente ignora assolutamente un filone anti-nichilistico che ha rappresentato l'Essere sotto una forma diversa, di Uno o Bene o Abisso, e ha trovato i suoi migliori esponenti proprio nel pensiero rinascimentale italiano, da Campanella, a Cusano, a Giordano Bruno. Botto recupera dunque un sentiero rimosso del pensiero occidentale e colpevolmente tagliato via dalle analisi heideggeriano e non solo: l'intero filone neoplatonico, espresso in Italia dall'Accademia Fiorentina e da Marsilio Ficino va in questo senso riscoperto. Sono queste forse le vere matrici del pensiero occidentale: è qui che esso può ritrovare la propria madre, e il proprio universo immaginario dimenticato, contro il monopolio della filosofia ego-logo-teocentrica del Padre.

Roberto Caracci

 

Il poeta è un cavaliere Jedi - Una difesa della poesia
Roberto Galaverni
Fazi editore, Roma 2006, pp. 135, € 14.50

Il libro si presenta come rilettura critica di autori classici italiani (Dante, Pasolini e Montale tra gli altri) e non solo (ottime pagine su T.S. Eliot e Auden) ma, pagina dopo pagina, si coglie la vera natura del volume che è davvero "una difesa della poesia", come cita il sottotitolo, fatta con le parole di alcuni tra i poeti amati da Galaverni e arricchita continuamente da acute, persino azzardate, riflessioni e affermazioni sulla scrittura fate dal giovane critico. La poesia, passando per i versi de L'Anguilla di Montale, è definita come "un pesce anomalo, una strana bestia benigna, qualcosa di civile e insieme di selvaggio". Ricordando poi Mandel'štam l'autore sottolinea che parlare significa "essere sempre in cammino", per cui la vera poesia è sempre reazione della lingua viva contro la lingua asservita ma, per Pound, è " lingua in condizione di allarme"anche rispetto a se stessa, si sottolinea. La poesia è lingua "pensante" che va curata, per questo il poeta ha un profondo ruolo etico e civile, scrive Galaverni, essendo il solo che sa difendere la potenza e la ricchezza della lingua. Un libro da leggere, non solo perché scritto (bene) da uno dei migliori critici operanti in Italia, come si poteva cogliere nei suoi precedenti lavori, ma anche per poterne discutere con chi ama la poesia veramente, aldilà di ogni giochino egoico e clientelare.

Gabriela Fantato

 

Poesia: il futuro cerca il futuro - quali poeti, quali poetiche oggi?
A cura di Alberto Caramella
Atti del convegno di Firenze del 4 e 5 marzo 2005
LietoColle Libri, 2006, pp. 215, E 13

Si tratta degli Atti del convegno svolto a Firenze presso la Fondazione il Fiore, con interventi dei Direttori di 21 Riviste italiane di letteratura: Annuario di Poesia, Annuario di Poesia Castelvecchi, Anterem, Atelier, Caffè Michelangiolo, Ciminiera, Clandestino, Feria, Il segnale, Il verri, Incroci, Kamen, , L'area di Broca, La clessidra, La Mosca di Milano, Microprovincia, Milanocosa, Poiesis-Polimnia, Semicerchio, Smerilliana, Testuale.
La prima idea di questo convegno nasce da una serie di presentazioni di riviste di poesia organizzate nel corso degli ultimi anni da Gabriela Fantato e Adam Vaccaro alla Libreria Archivi '900 di Milano. L'intento di arrivare a un momento di confronto più ampio al termine di un percorso di ricerca sull'esistente è stata poi condivisa e precisata con Guido Oldani, insieme al quale è stata proposta a La Fondazione Il Fiore. La motivazione di base e che ha accompagnato questo percorso di perlustrazione e ricerca è espressa molto bene dal titolo. E gli interventi confermano l'opportunità di confronti di questo tipo perché, nella fase attuale, la varietà delle posizioni stenta a farsi ricchezza qualificabile come società letteraria.

Adam Vaccaro

 

La Biblioteca delle voci - Interviste a 25 poeti italiani
a cura di Luigi Cannillo e Gabriela Fantato
Joker editore, Novi Ligure, 2006, pp. 220, € 19

Le 25 interviste a poeti italiani contemporanei, pubblicate sulla rivista La Mosca di Milano, nelL'informalità che è propria del genere giornalistico offrono con immediatezza l'analisi della poiesis attraverso la voce del poeta/intervistato. Strutturandosi attorno a domande che funzionano ai fini dell'indagine dell'opera, l'intervista germina come dialogo attorno al testo in quanto specchio dell'umanità profonda del poeta. Un intrigante esempio di critica che si costruisce a partire dalla competenza stessa dell'intervistatore/poeta.

Laura Cantelmo

 

Ospitalità francese
Tahar Ben Jelloun
Bookever edizioni, pp 155 - € 12.00

Nel 1998 viene dato alle stampe Ospitalità francese di Tahar Ben Jelloun che anticipa di 6 anni quello che sarà il problema delle banlieu, delle periferie parigine e poi francesi che - come documentato dall'ampia cronaca dei mesi passati - si è risolto in un violento conflitto e in devastazione. Ma tutto ciò da cosa ha avuto origine e sopratutto perché? L'Autore ci offre allora un ampia trattazione sulle diversità delle generazioni, su come nel tempo la mentalità occidentale sia cambiata, tanto quanto quella dell'emigrante che in occidente chiederà asilo per lavoro. Vi sarà spazio per analizzare cosa sono gli Stati Mercanti, come l'emigrante vive il mito del ritorno in terra natia e come il ritorno diverrà invece un peso quando - generando figli - questi ultimi adotteranno il paese ospitante come patria unica e riconoscibile, generando cosi confusione (in quanto ospiti sia del paese d'origine - essendo nati all'estero - che del paese ospitante - riconoscendo quest'ultimo la loro estraneità), il maturare di un razzismo tranquillo, popolare e radicatissimo quanto dannoso e per controparte l'indignazione che si fa selettiva, ancor più ignorante perché affermata per casistica. Si scaglia contro il vox-populismo dei media e dell'intellettualismo mobilitato perché l'argomento fa moda e viene allora affrontato snaturando la questione. E' un argomento scomodo, fastidioso, da non sollevare. Come dice proprio l'autore, chiudendo il libro, l'immigrazione non è abbastanza mobilitante (…) non ha lo stesso valore di quelle faccende in cui si resta con le mani pulite e col viso sereno dell'emozione convocata per la circostanza.

Fabiano Alborghetti

 

Edward Hopper , scritti interviste, testimonianze
A cura di Elena Pontiggia,
Abscondita, 2000, pp. 130, € 16

Per la prima volta tutti i principali scritti del "pittore del silenzio" vengono racchiusi in volume ad opera di Abscondita, pregiata casa editrice che si fregia di offrire al pubblico libri preziosi ed inusuali per carattere e contenuto. Curatissima l'edizione: oltre agli scritti del celebre pittore ecco le testimonianze di chi in vita lo conobbe. Hanno cosi voce i critici, gli artisti che poterono condividere lo spazio temporale a New York, nello studio di Washington Square e a Cape Cod dove l'artista aveva una casa affacciata sull'oceano che lui stesso aveva costruito agli inizi degli anni trenta. Hopper si riconferma una figura elusiva ed enigmatica quanto i quadri che lo resero celebre, "popolati" di vuoto e silenzio, di case vittoriane e binari ferroviari, di fari sulla costa atlantica o caffè di notte. Il maggiore esponente del realismo americano la cui opera è un icona del mondo contemporaneo. In calce al libro, riproduzioni in bianco e nero delle opere che - seppur scevre del colore - sono un corollario necessario per poterne apprezzare il segno e accendere il desiderio di vedere gli originali.

Fabiano Alborghetti

 

Antologie e Autoantalogie di poesia

Trent'anni di novecento - Libri italiani di poesia e dintorni (1971-2000)
Alberto Bertoni
Book Editore, Bologna 2005, pp. 304. € 17,50

L'Autore compie un'operazione che tra i suoi meriti ha quelli dell'agilità e della originalità. Il metodo risponde ai tempi veloci odierni, ma non scade a livello di bigino superficiale. 230 libri, uno per autore, di cui si riporta qualche testo con una nota critica sintetica e notizie biografiche. Il tutto in una o due pagine, come schede facilmente e rapidamente consultabili. Chi vuole approfondire va oltre. Inutile fare, come premette lo stesso autore nella introduzione, il gioco delle esclusioni e delle inclusioni, soprattutto se queste riguardano autori non unanimemente riconosciuti, ma anche su quelli canonizzati nell'arco degli ultimi decennio…saranno i tempi lunghi a dire l'ultima. Tra gli altri pregi e caratteri particolari l'inclusione di libri e testi di alcuni cantautori (Vecchioni, Gaber, Vasco Rossi, Guccini)…ben venga la rottura del cerchio di tanti supposti, o supponenti, custodi esclusivi.

Adam Vaccaro

 

Ai confini del verso - Poesia della migrazione in italiano
A cura di Mia Lecomte
Casa Editrice Le lettere, Firenze 2006; pp. 233, € 18,50

Interessante volume sulla letteratura della migrazione, "prodotta dagli scrittori stranieri presenti a vario titolo nel nostro paese che utilizzano l'italiano come lingua di espressione letteraria" come specifica Mia Lecomte nella sua introduzione. L'opera ha il merito di darne conto con l'approfondimento e la professionalità che contraddistinguono la curatrice, che ha la capacità di mettere in luce i pregi e i limiti dei vari autori.

Adam Vaccaro

 

Il molosso
Tiziano Fratus
Editoria & Spettacolo, Roma 2005, pp. 161, € 10

Libro che inaugura la collana autoantologica canti, che intende dare spazio ad Autori con un percorso espressivo di rilievo che non ha avuto una adeguata attenzione dalla grande editoria in particolare. Fratus, trentenne che ha già un suo ben individuabile profilo stilistico, cura peraltro la collana. Questo libro evidenzia tale profilo, da cui emerge sia l'influenza nella sua scrittura dell'interesse e delle esperienze in ambito teatrale, sia diversi caratteri specifici. Una scrittura rivolta e attivata a penetrare nelle misure e dismisure del mondo contemporaneo, con soggetto multiplo, teatralizzazione epica e drammatica, metamorfosi e metrica selvaggia, fluviale e a tratti torrentizia, dalla energia primitiva (cui corrisponde bene il titolo, che fa riferimento a un progenitore del mastino napoletano).

Adam Vaccaro

Il tempo dovuto
Gabriela Fantato
Editoria & Spettacolo, Roma 2005, pp. 181, € 10

Secondo libro della collana canti con linee e stazioni, temi, forme, costanti e varianti di un percorso di ricerca perseguito dall'Autrice in circa 15-20 anni di scritture, che sfugge da subito a ogni concezione poetica chiusa nel letterario. La poesia cercata non è qui gioco di parole, esercizio evasivo, minimale o all'opposto ideologico e cerebrale. Perché nasce dalla necessità di un fare costitutivo di un progetto innervato nelle possibilità/impossibilità indagate in tutto ciò che fa l'esperienza del soggetto ma non è ancora verbo. Gli scambi cercati e costruiti tra i due livelli sono, come dire, a ventre aperto. E l'adiacenza tra questi comporta tensione dinamica tra i vari livelli corpomentali - testa, cuore e pancia - per una ripresa della propria totalità.

Adam Vaccaro

 

La piuma e l'artiglio (poesie 1978-2005)
Adam Vaccaro
Editoria & Spettacolo, Roma 2006, pp. 174, E 10

Con questo bel titolo, La piuma e l'artiglio, Adam Vaccaro propone una antologia della sua intera opera poetica, caratterizzata fin dall'inizio da una fitta e tenace ricerca linguistica che tiene conto della stessa esperienza sperimentale italiana degli anni '60 e '70 senza però farsene inglobare, anche alla luce di una attenzione ai contenuti, sia empirici che civili, fuori dal monopolio autoreferenziale sia della forma che del soggetto lirico. Il titolo ben riassume quell'insieme di dolcezza e di forza, di tenerezza e di graffiante incisività espresse dall'Autore fin dalle prime opere. Lungo questo fitto e complesso percorso, dove l'attenzione al significante si è sempre perfettamente sposata al rispetto per i significati, la poesia di Vaccaro ha poi ritrovato anche valori fonosimbolici nuovi, tracce di cantabilità, una fresca disponibilità all'abbandono al flusso musicale del verso, dove vengono a galla con sempre maggiore evidenza i valori di una passione non solo estetica ma anche morale e civile, con al centro l'uomo, un uomo che si impegna e vive con tutte le proprie facoltà, non solo quella di poeta.

Roberto Caracci

 

Raccolte di poesie

La betoniera
Guido Oldani
LietoColle, Como 2005, pp. 20, € 10

Basta una cellula per cogliere il DNA di un corpo. Altrettanto una poesia - se raggiunge consistenza di cristallo che riflette la totalità da cui proviene - può illuminare i sensi più profondi del fare di un poeta. È il caso di quasi tutte le 12 poesie di questa plaquette di Guido Oldani, di cui la prima che dà il titolo alla raccolta ne dice anche il senso con gli ultimi due versi: "e tutto è nella pancia di dio padre,/ che ci mescola, dolce betoniera." Il panorama disegnato è desolante, ma la chiusa di ogni testo inventa il premio e il godimento di un sorriso, anche se amaro. La disperazione è fatta emergere ma ci spinge a cercare forme di rigenerazione, di cui è certamente un esempio questa poesia.

Adam Vaccaro

 

Fuori i secondi
Corrado Bagnoli
La vita felice ed., Milano 2005, pp. 223. € 15

Augusto è il protagonista di Fuori i secondi: una promessa del pugilato italiano degli anni Cinquanta che, dopo avere incontrato Maria, lascerà il ring, diventando marito e padre di tre figli, Enrico, Viola e Marco. La vicenda qui narrata è emblematica storia di una vita che è immersa negli anni di un passaggio storico e antropologico da un'Italia contadina, che parlava solo in dialetto, alla successiva, che vive il boom e inizia a far proprio l'italiano. La versione dialettale di Piero Marelli - che leggiamo "testo a fronte" - si è imposta come 'necessaria' per dare corpo a quei personaggi che usavano il dialetto come vera 'lingua dela vita', ma va detto che anche l'italiano di Corrado è testimonianza di una lingua viva, mai letteraria, visiva e concreta, ma anche sonora e ritmica. Insomma, leggiamo qui una poesia che racconta la vita e, infatti, il libro vede realizzarsi nei vari personaggi un'epica quotidiana, fatta di lotta ma anche di fiducia nella vita e nel suo divenire. Opera unica nel panorama poetico italiano, di valore per intensità di scrittura e per il particolare sguardo sul mondo che unisce concretezza e memoria.

Gabriela Fantato

 

Trialogo
Gabriella Maleti, Giovanni Stefano Savino, Mariella Bettarini
GazeboLibri, Firenze 2006

Riportiamo interamente la nota in IV di copertina, perché indica molto bene il senso e la qualità di questa proposta a sei mani: "Questa raccolta di versi è cresciuta spontaneamente nel tempo, dall'incontro tra gli autori, per bisogno di dire, di esprimersi in viva amicizia, di corrispondere alle parole dell'altro, in piena libertà e insieme con solidarietà forte. Abbiamo sentito questo come dono, che crediamo possibile comunicare, in una esperienza che riguarda vita e morte, amicizia e natura, tempo e suo possibile superamento con la difficile naturalezza del parlarsi, di un umano colloquiare.

Adam Vaccaro

Libri di Arte & Poesia

Labirinti e capricci della passione
Adam Vaccaro, con pitture di Romolo Calciati
Milanocosa 2005, pp. 40, € 10

Il volume di gran pregio estetico grazie ai dipinti di Calciati, introdotto da un intervento di Mario Lunetta, comprendente il poemetto Trame d'amore di Vaccaro e la sequenza pittorica Body Tales, costituisce un manuale della passione erotica. La centralità del corpo nella pittura di Calciati è declinata nelle sue manifestazioni dai versi di Vaccaro, in una genealogia della passione amorosa che parte dal mito platonico di Eros. Il corpo e il tempo sono i due temi centrali insieme a un'ansia di eternità unita a una ritualità sado-maso, dove la donna, un po' idealizzata e un po' concretamente guerriera, non è figura passiva. Il linguaggio procede senza freni: alla ricerca di un'aderenza alla complessità tematica tra un lussureggiare di simboli (la rosa, la sabbia…), di figure retoriche ed espedienti sonori che riconducono al tema nella sua ambivalenza tra orrore e felicità.

Laura Cantelmo

 

Narrativa

Crampi
Fausta Squatriti
Abramo Editore, Catanzaro 2006, pp. 230, € 18

Libro uscito quest'anno nella collana Le Onde, è un romanzo dalla trama fitta, anzitutto per il procedere della protagonista, l'Antropologa, tra conscio e inconscio, e poi per le figure altre come il Professore, i vecchi della casa di riposo, il figlio non del tutto perduto che si fa presente mediante qualche missiva dolente, per figure di passaggio eppure memorabili, per la scrittura propria densa quasi senza spazi. Infine, per il flusso inesorabile della vita di cui, nostro malgrado, dobbiamo farci carico. Stream of consciousness innestato in una struttura narrativa originale, nella dicibilità dell'esistenza che ora affonda, ora striscia, ora emerge semiconsapevole.

Claudia Azzola

 

Prima che sia notte
Reinaldo Arenas
Guanda 2004, pp. 325, € 8

Cuba, regime castrista. E uno scrittore omosessuale. Colpe imperdonabili per le quali Arenas venne perseguitato dal regime, colpito negli affetti, imprigionato, condannato ad un umiliante programma "di riabilitazione". Riuscirà a fuggire negli Stati Uniti e l'esilio gli insegnerà altri orrori, primo fra i tanti l'ambiguità nel mondo degli esuli cubani tanto quanto l'ipocrisia occidentale. Tratto da una storia vera (e cruda) nel 2000 Julian Schanbel ne fece anche uno straordinario film con Javier Bardem (attore anche ne Il Mare dentro) nei panni di Arenas. Una curiosità: prima che sia notte è il tempo concesso per scrivere in prigionia. Non avendo possibilità di illuminazione (torce, lampade o quant'altro) le memorie andavano scritte di nascosto e prima che calasse la notte, fosse buio. Uno libro di straordinaria resistenza di un autore che morirà a New York nel 1990 suicida e malato di Aids.

Fabiano Alborghetti