SPECIALE REFERENDUM
17 Aprile, cittadini o sudditi? Un SÌ oggi per un NO domani di Angelo d’Orsi
A dispetto di chi lo minimizza per disinformazione o malafede, il voto di domenica ha un valore straordinario. Far vincere il “Sì”, per difendere l’ambiente dai signori del petrolio, significa reclamare il nostro diritto di cittadini che non ci stanno a diventare sudditi. E dunque porre una prima pietra, importante, sulla strada che ci dovrà condurre in ottobre al “No” all’infame “riforma” costituzionale Renzi-Boschi-Napolitano.
“Un SÌ per dire addio al petrolio”. Intervista al geologo Mario Tozzi di Giacomo Russo Spena
“Il referendum contro le trivellazioni in mare ha un grande valore simbolico. Se vincessero i Sì finalmente il nostro Paese si allineerebbe con l’unica politica energetica oggi possibile: abbandonare i combustibili fossili e investire sulle rinnovabili. Altrimenti non riusciremo a rispettare l’accordo sul clima di Parigi”.
17 Aprile, un altolà all’imbroglionismo di Pierfranco Pellizzetti
Votare “Sì” al referendum di domenica rappresenta una ferma presa di posizione a difesa delle norme costituzionali che sanciscono la tutela dell’ambiente e una altrettanto decisa ripulsa di uno stile di governo che utilizza le modalità imbonitorie per camuffare la realtà e le tecniche ricattatorie (dopo di me il diluvio) per imporre le proprie scelte.
(Contro) riforma Renzi: lutto e resistenza. Ai referendum! di don Paolo Farinella
Mentre ci prepariamo a festeggiare la Liberazione, listata a lutto per l’approvazione della macelleria costituzionale Renzi-Boschi, tutti al voto domenica 17 Aprile per difendere il nostro mare e per resistere al progetto eversivo renziano di togliere ai cittadini quel che resta della loro sovranità.
CREMASCHI Le fonti del diritto di Renzi: P2 e J. P. Morgan
BOSCAINO “Cattiva scuola”, trivelle, Italicum e Jobs Act: la parola torna ai cittadini
LA MELA DI NEWTON – SCIENZA È LIBERTÀ
Le barzellette dei matti. Divulgazione scientifica ed educazione alla scienza di Marcello Sala
La divulgazione come situazione comunicativa, tra aspetti linguistici legati al sapere scientifico e aspetti relazionali e sociali legati al contesto culturale, a confronto con l’educazione scientifica dei piccoli tra responsabilità formative e specificità evolutiva del linguaggio: nella dialettica tra complessità e semplificazione sono in gioco le “competenze di cittadinanza” legate alla conoscenza scientifica.
FILOSOFIA – IL RASOIO DI OCCAM
IN EDICOLA MICROMEGA 2/2016
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ARTICOLI
In un paese in cui ogni giorno le pagine dei giornali squadernano casi di corruzione a tutti i livelli e in tutti i luoghi, quale spazio rimane per quella “controsocietà degli onesti” alla quale speranzosamente si affidava Italo Calvino? Non vi sono segni di una convinta reazione all’illegalità. E fatale ritorna l’accusa di moralismo a chi si ostina a ricordare che senza una forte moralità civile la stessa democrazia si perde.
Dalle elezioni del 20 dicembre nessuno è riuscito a formare un esecutivo: né la destra di Rajoy né la “sinistra” di Sanchez. Al socialista sono mancati i voti decisivi di Podemos che ha preferito non allearsi con Psoe e Ciudadanos, per non svendere il “programma del cambiamento”. Si va verso un ritorno alle urne?
- Cinema: “Veloce come il vento” di Matteo Rovere di Giona A. Nazzaro
Matteo Rovere, produttore di “Smetto quando voglio”, firma un intenso film d’azione in grado di mettersi definitivamente alle spalle nostalgie e imitazioni, lavorando trasversalmente, a tutto campo, intrecciando mitologie e spettacolo, territorio e linguaggi, invenzione e sguardo.
- I nuovi schiavi, i nostri consumi e nuove filiere da costruire di Lorenzo Guadagnucci
“Ghetto Italia” di Leonardo Palmisano e Yvan Sagnet (Fandango) racconta in presa diretta il caporalato e la non-vita dei braccianti nel Sud ma anche nel Centro e perfino nel Nord Italia. Un testo drammatico perché mostra come l’impiego massiccio di manodopera schiavizzata sia parte integrante della nostra filiera agricola.
CARLO CORNAGLIA – La sguattera del Guatemala
Cari amici creduloni vittime dei fanfaroni, forse, grazie alla memoria, all’inizio della storia riuscirete a ritornare, ai dì in cui il tosco giullare slogan splendidi inventava ed…
ANTONIA SANI – Trivelle e pastorelle
Alcune sere fa ho sentito Corrado Augias svicolare a una domanda un po’ invasiva di Lilli Gruber sul suo voto al referendum del 17 aprile. Con aria garbatamente divertita Augias ri…
CINZIA SCIUTO – Doina e il diritto all’oblio
Lo Stato di diritto fa a pugni con l’istinto. Di questo dobbiamo farcene una ragione e rassegnarci a mettere a tacere la pancia di fronte al diritto. Sempre che lo Stato di diritto…
CARLO FORMENTI – La Nuit Debout e il populismo di sinistra
Sabato 9 aprile 200 cortei di protesta hanno invaso le strade francesi, mentre i manifestanti si sono scontrati con la polizia a Parigi; Nantes e Rennes. Come annota il manifesto è…
MASSIMO DI GIOACCHINO – Leggere Howard Zinn nel 2016
Nel 1980 lo storico statunitense Howard Zinn pubblicava la sua opera più celebre A People’s History of the United States 1492 – Present in cui ripercorreva la storia americana part…
LORENZO GUADAGNUCCI – La sorte della democrazia
Le democrazie europee traballano. La sfiducia dei cittadini verso le istituzioni è in rapida ascesa, la partecipazione alla vita dei partiti in radicale flessione e ci sono Paesi -…
ALESSANDRO ROBECCHI – Non siamo come gli altri: se lo ripeti, forse qualche dubbio ce l’hai pure tu
C’è un passaggio, nel discorso di Matteo Renzi alla direzione del Pd, che illumina tutto come un faro sulla costa, come un flash sparato nel buio. E’ quando dice: “Noi non siamo co…
NICOLA VALLINOTO – Senza una politica migratoria umana ed un’Europa federale non c’è futuro
APPELLO ALLE ISTITUZIONI ED ALLE CITTADINE E AI CITTADINI EUROPEI (*) Le nostre critiche all’accordo UE-Turchia: perché lo riteniamo illegale ed esigiamo il ritorno dell’Europa ai …
ALESSANDRO ESPOSITO – Il tramonto del sacro
A commento del mio articolo Paolo di Tarso o dell’intransigenza della fede, pubblicato su questo blog in data due febbraio 2016, ho ricevuto le riflessioni della Redazione del sito…
UAAR – Il papa e la via crucis della laicità
Una via crucis sottotono per Francesco. Meno partecipanti del solito (la paura fa novanta), ma anche meno telespettatori del solito. La preghiera deve comunque essere piaciuta pare…