Pubblicato il 15 novembre 2015 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro
Scontro tra civiltà e barbarie o scontri tra forme diverse di barbarie? E’ solo dietrologia e complottismo ammuffiti avere dubbi? Tutto l’esercito e l’armamentario di mezzi dei poteri occidentali diventano incapaci di individuare e neutralizzare azioni efferate di una diecina di terroristi? Domande insensate o l’unica alternativa è schierarsi a difesa dei poteri occidentali che da decenni si arrogano il diritto di invadere, bombardare, distruggere, che magari prima appoggiano da apprendisti stregoni poteri criminali, per poi rimuoverli ma continuando a fare affari tra petrolio e armi, producendo “effetti collaterali” di stragi immani e disperazione di milioni di persone migranti. Qual è l’alternativa, guerra su guerra con militarizzazione crescente e attenzione concentrata su un nemico esterno, mentre prosegue tranquilla la macelleria sociale dei governi neoliberisti? O le carni martoriate degli ultimi morti parigini devono servire almeno a non bere acriticamente retoriche umanitarie con proditorie rivendicazioni di campioni di civiltà, scodellate da tutti i costernati governanti occidentali (che tacciono quando gli orrori provengono da amici e convenienze)?
Questo articolo può essere utile a qualche riflessione critica.
Si potevano prevedere gli attacchi di Parigi? Qualcuno li aveva per la verità previsti. Dichiarazione del Presidente Bashar al-Assad fatta nel Giugno del 2013, in una intervista al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: “….se gli europei consegneranno le armi ai terroristi , il cortile d’Europa si trasformerà in un terreno propizio al terrorismo e l’Europa ne pagherà il prezzo”. Questa dichiarazione, che al giorno d’oggi appare come una premonizione, era stata sbeffeggiata e derisa dai giornali occidentali ed in particolare in Italia dai giornali della borghesia benpensante del “pensiero unico” (il Corriere della Sera e Repubblica). Vedi: Siria: Assad minaccia l’Europa.
Lo stesso aveva predetto il leader libico Gheddafi, prima di essere barbaramente assassinato dai sicari dei servizi della NATO inviati appositamente per eliminarlo per nascondere le prove del finanziamento da lui fatto all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy : “L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Vedi: Gheddafi e quella profezia inascoltata. Una profezia quella di Gheddafi, anche quella rimasta inascoltata e derisa: l’Occidente ha scelto il terrorismo come strumento per raggiungere i propri fini. Adesso se ne vedono le conseguenze.
Per quanto riguarda la strage fatta con gli attacchi terroristici a Parigi, sembra presto per trarre delle conclusioni tuttavia ci sono delle cose “strane” anche in questo avvenimento. Non sembra normale e credibile che otto terroristi, armati fino ai denti, possano circolare dentro Parigi ed attuare una attacco improvviso e coordinato, con perfetta tattica militare, colpendo in sette posti diversi, senza che servizi segreti e forze di sicurezza fossero minimamente informati e consapevoli di casa stava accadendo, di come circolassero le armi e di quanti terroristi dalla Siria, cittadini francesi arabi di seconda generazione, recatisi a combattere in quel paese, stessero rientrando in Patria per compiere attentati.
Questo è avvenuto a Parigi che è una delle capitali più protette ed organizzate d’Europa. Vuoi vedere che le armi utilizzate per gli attacchi siano le stesse che il governo francese aveva fatto arrivare in Siria per armare i gruppi terroristi che dovevano rovesciare il governo siriano di al-Assad ? Potrebbe essere visto che la Francia è in prima linea a sostenere i gruppi terroristi, adesso pudicamente denominati “ribelli moderati”. Vedi: Siria, Hollande: Francia ha dato armi ai ribelli da diversi mesi Erano forse “ribelli moderati” anche quelli che hanno colpito a Parigi?
Dopo lo stato di emergenza proclamato dal presidente Hollande e gli appelli lanciati via TV, tutto inizia a puzzare di “macchinazione” e si allunga l’ombra sinistra dei servizi segreti anche su questa vicenda. Potrebbe essere che i servizi segreti stiano giocando con le vite dei cittadini inermi per i loro fini: seminare i panico e favorire le misure straordinarie. Attacchi dei terroristi a ParigiFateci indovinare quale possa essere il progetto: rilanciare l’intervento della NATO in Siria con la falsa motivazione di voler vendicare le vittime e sconfiggere per sempre l’ISIS ma in realtà per non rimanere indietro all’intervento diretto fatto in quel paese dalla Russia e dall’Iran che hanno pesantemente attaccato le basi e le postazioni dell’ISIS e degli altri gruppi ottenendo un arretramento e la distruzione di buona parte di questa organizzazione. Organizzazione che gli occidentali (USA e Francia in testa) hanno lasciato prosperare per oltre un anno e mezzo.
Obama ha dichiarato che il Comado USA non vedeva, non sapeva e non era informato di nulla, nonostante tutto l’apparato di satelliti spia, di agenti segreti ed infiltrati di cui gli USA dispongono in Medio Oriente. Questo quando poi è risultato che persino i Pick Up Toyota, utilizzati dall’ISIS, erano state acquistati da emissari di USA ed Arabia Saudita, come emerso dalle indagini. Nel frattempo è stato annunciato l’ annullamento della visita in Francia ed in Italia del presidente iraniano Rohani. Guarda che coincidenza è proprio quello che volevano a Riyad, in Arabia Saudita: evitare che l’Iran normalizzi i suoi rapporti con l’Europa.
Contenti di questo annullamento anche a Tel Aviv i funzionari del governo di Israele che vedono l’Iran come il loro mortale nemico. Gli attacchi a Parigi si sono verificati nel momento giusto. Nei prossimi giorni bisognerà seguire con attenzione quello che accadrà e le dichiarazioni dei governi della Francia e degli altri paesi della NATO, per capire quali siano i nessi con questi attentati. Bisognerà seguire anche le notizie diffuse da quei “mega media” della manipolazione che si chiamano CNN, BBC, Fox News, Sky News, ABC News, ecc. e rilanciate in Italia da Repubblica, Corriere della Sera e dalla Stampa, nonchè dalla impagabile Fiammetta Nirenstein che, quando scrive sul Il Giornale, sostiene che “la colpa di tutto quello che accade è del cattivo tiranno Assad che attua una repressione sanguinosa in Siria”.
Fare attenzione anche a quanto scriveranno gli opinionisti del Corriere della Sera, come Gian Luigi Battista o Franco Venturini, e se scriveranno che “è l’ora che finalmente l’Occidente intervenga”…. vorrà dire che lanceranno il segnale ricevuto dal Dipartimento di Stato e dalla altre Centrali di Comando atlantiste, per diffondere l’allarme e la mobilitazione. Prepararsi quindi perchè la situazione è seria e non escluso che altri incresciosi episodi possano avvenire in qualsiasi città europea con l’attenta regia delle solite centrali di sobillazione. Fonte: Controinformazione.info
Sono d’accordo con gli articoli presentati a critica della situazione attuale in Europa.
La cosa più difficile da credere è quella presentata dall’articolo di Bladet; e cioè di come è possibile che sei gruppi di terroristi abbiano potuto muoversi liberamente all’interno della città di Parigi senza provocare, almeno, qualche sospetto. Come un gruppo, credo di otto terroristi, armati sino ai denti sino potuti entrare nel teatro indisturbati. A mio avviso il quadro è assai complesso, forse più di quanto nell’articolo è scritto. io non credo che alla Francia abbia fatto comodo i corpi sventrati di inermi cittadini parigini in quel teatro. Credo, invece, che ci sia un’operazione proveniente direttamente dall’Isis di sconvolgere il nostro sistema democratico, portandolo alla “paura” per aumentare il loro peso di credibilità nel mondo ed esasperare il conflitto tra religioni e popoli. Del resto per anni abbiamo , come giustamente avverte l’articolo fatto i nostri interessi sventrando noi, con le nostre bombe, popoli e governi, favorendo una politica piuttosto che un’altra. La Francia, purtroppo è in prima persona dentro questa situazione. Non arrivo a tanto, non arrivo a credere, che capi di stato europeo, servizi segreti, possano aver ordito tanto. Il cammino del nuovo califfato sta facendo il suo corso, e dentro questo corso c’è in assoluto al vendetta contro il sangue sparso a causa degli occidentali. L’unico modo a mio avviso di riparare al malfatto è quello di bloccare gli aiuti delle armi all’Isis, separare l’Isis dal resto del mondo arabo, favorendo una maggiore comunicazione tra noi e i popoli africani e medio-rorientali. Non vedo altra soluzione per ora. Finché ci sarà il “dente per dente” saremo esposti alla morte e al sangue.
Giuliano Zosi
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Sono d’accordo con gli articoli presentati a critica della situazione attuale in Europa.
La cosa più difficile da credere è quella presentata dall’articolo di Bladet; e cioè di come è possibile che sei gruppi di terroristi abbiano potuto muoversi liberamente all’interno della città di Parigi senza provocare, almeno, qualche sospetto. Come un gruppo, credo di otto terroristi, armati sino ai denti sino potuti entrare nel teatro indisturbati. A mio avviso il quadro è assai complesso, forse più di quanto nell’articolo è scritto. io non credo che alla Francia abbia fatto comodo i corpi sventrati di inermi cittadini parigini in quel teatro. Credo, invece, che ci sia un’operazione proveniente direttamente dall’Isis di sconvolgere il nostro sistema democratico, portandolo alla “paura” per aumentare il loro peso di credibilità nel mondo ed esasperare il conflitto tra religioni e popoli. Del resto per anni abbiamo , come giustamente avverte l’articolo fatto i nostri interessi sventrando noi, con le nostre bombe, popoli e governi, favorendo una politica piuttosto che un’altra. La Francia, purtroppo è in prima persona dentro questa situazione. Non arrivo a tanto, non arrivo a credere, che capi di stato europeo, servizi segreti, possano aver ordito tanto. Il cammino del nuovo califfato sta facendo il suo corso, e dentro questo corso c’è in assoluto al vendetta contro il sangue sparso a causa degli occidentali. L’unico modo a mio avviso di riparare al malfatto è quello di bloccare gli aiuti delle armi all’Isis, separare l’Isis dal resto del mondo arabo, favorendo una maggiore comunicazione tra noi e i popoli africani e medio-rorientali. Non vedo altra soluzione per ora. Finché ci sarà il “dente per dente” saremo esposti alla morte e al sangue.
Giuliano Zosi
La matassa è tra le più aggrovigliate e complesse e cercare di capire, acquisendo dati e conoscenze, è quello che possiamo e dobbiamo fare.