Proponiano alcune riflessioni sull’avvio dell’Area C – Milano
A: Sindaco di Milano e Giunta Comunale
e pc: Rete dei Comitati Milanesi
Quando quattro anni fa la Giunta Moratti istituì l’Ecopass con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento solo nel centro cittadino, ho subito pensato, come moltissimi altri cittadini, che fosse una presa in giro perchè quella filosofia di attribuire la causa dell’inquinamento al traffico privato costituito solo dalle vetture cosidette inquinanti era evidentemente contradditoria per il solo fatto che quelle stesse vetture sono considerate non inquinanti al controllo dei gas di scarico durante la revisione obbligatoria biennale di tutti i veicoli. Se un veicolo al controllo dei gas di scarico dovesse superare i valori dei limiti previsti non avrebbe il permesso di circolazione.
Quindi la riduzione solo dei mezzi di trasporto privati cosìdetti inquinanti nel centro cittadino dovuta all’Ecopass non ha abbassato il livello di inquinamento atmosferico perchè, come tutti sanno, l’inquinamento atmosferico del centro cittadino è prodotto dall’inquinamento di tutta l’area regionale.
Al contrario il centro di Milano aveva bisogno di ridurre notevolmente il traffico cittadino per favorire la circolazione dei mezzi pubblici e quindi migliorare la qualità della vita in senso generale così come è avvenuto a suo tempo con la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele.
Per favorire la riduzione del traffico privato l’unica soluzione era quella di introdurre sistemi già utilizzati con successo in altre città europee: la Congestion Charge Londinese, che è semplicemente un pedaggio applicato a tutte le vetture private, era quella più auspicata.
La Congestion Charge a Londra è entrata in vigore nel 2003 nella parte centrale della città e nel 2007 è stata ampliata verso la parte ovest ed applica una tariffa aggiornata al gennaio 2011 di 10£ se pagata in anticipo oppure 12£ se pagata il giorno dopo.
A conferma di quanto detto all’inizio, si deve notare che la Congestion Charge a Londra non ha dato alcun effetto positivo sulla qualità dell’aria ma ha ridotto semplicemente il flusso autoveicolare.
A Milano finalmente la Giunta Pisapia ha chiuso l’esperienza negativa dell’Ecopass e ha introdotto la sospirata Congestion Charge.
Ma, poichè l’obiettivo della Congestion Charge è quello di ridurre in numero di vetture nel centro cittadino, non si capisce perchè la Giunta Comunale abbia autorizzato le vetture non inquinati ad entrare nel centro cittadino senza pagare il ticket e al contrario abbia vietato l’entrata alle vetture cosidette inquinanti Diesel Euro 3 che non erano previste tra quelle bloccate dalla Regione.
Con questa decisione la Giunta ha prodotto un ibrido anomalo che mette assieme il concetto di Ecopass e quello di Congestion Charge creando così inutilmente una disparità di trattamento tra i cittadini proprietari di un numero veramente irrisorio di vetture inquinanti rispetto al totale.
Inoltre, invece di semplificare la gestione delle entrate rendendo le vetture tutte uguali, si è creata una Regolamentazione d’Accesso per le vetture che possono entrare, che non possono entrare, che devono pagare, che non devono pagare, ecc. tale ad rendere incomprensibile la Congestion Charge al cittadino medio.
Dal sito del Comune di Milano il 2 gennaio 2012 si rilevava che su un totale di 74.100 vetture al giorno che entravano nella Cerchia dei Bastioni quelle inquinanti erano 4000 pari al 5,4% per un totale di emissioni del 38% di PM10
Di queste 3500 erano Diesel Euro 3 pari al 4,8%
Mercoledì 24 gennaio il Corriere della Sera pubblica un articolo di Gianni Santucci intitolato:
“Il ticket di Milano non vince lo smog. Circolano meno macchine, ma le polveri sono sempre oltre la soglia”
Come volevasi dimostrare.
La Giunta Comunale ha però tutto il tempo della sperimentazione del sistema per correggere le anomalie, tenendo conto che anche le vetture inquinanti subirebbero una notevole decremento a causa del pagamento del ticket.
Ps: Per non essere frainteso io circolo in Milano con una vettura a GPL, coi mezzi pubblici e in bicicletta.
Ciao a tutti
Roberto Prina