Laura Cantelmo – Cuore di nebbia

Pubblicato il 7 febbraio 2022 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

LAURA CANTELMO – CUORE DI NEBBIA
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Laura Cantelmo: “Cuore di nebbia e altri paradisi” – puntoacapo edizioni- 2021 – pagg. 88 – € 12,00

“La poesia diviene luce nella nebbia così come gli altri paradisi del sottotitolo raffigurano la diverse vie di salvezza offerte da remoti ricordi che compaiono fulminei nella notte, oppure da epifanie del passato che si rivelano feconde occasioni di riflessione e di scrittura” scrive Laura Cantelmo e con la poesia ella cerca di suggerire con raffinata sensibilità e armoniosamente la fragilità che il tempo incide nell’ingenuo compromesso della quotidianità, tra illusioni vertiginose ed essenze di declinazioni.

La malinconia, che per il poeta diviene “gioia svanita nell’opera/ al nero della poesia”, avvolge assai spesso il percorso candido che si intreccia tra “la fasulla immortalità del gesto” e le immaginarie figurazioni del subconscio. Un tracciato della scrittura molto suggestivo, per quell’infinito trasparire della esperienza umana e lo scavo filosofico di una multiforme tensione, un tocco magistrale tra colorismo e interiorità.
Sgranata nella variegata raffinatezza del verso lungo la inafferrabilità del sussurro si dipana in figurazioni animate da memorie, da ombre narranti, da pulsazioni incontrollate, dalla musica del vento, dalle risacche per la luna piena, dal canto delle sirene, dalle scommesse della vita, dalle serrande mute, da marmi sorridenti.
“L’uomo chiede aria alla notte insonne,/ si muove a tentoni lungo transenne/ separate dal mondo, attonito cerca.” Istoriata vicenda che nel momento dello sgomento rende eternamente irraggiungibile ogni tentativo di evasione e costringe ad una turbata aspettativa tra il limite e l’ineffabile, un cesello che la poetessa traccia con fluidità colloquiale tra la veemenza e l’invenzione fantastica.

Significativa la scansione in sette capitoli: “Tele di ragno”, “Altri paradisi”, In/tralci di vita”, “Mehr Licht/ Più luce”, “La peste”, “Mimosa”, “Segreti di serpente”, perché il tracciato, stilisticamente sempre uniforme ed accattivante, riesce ad interpretare momenti diversi, voci, personaggi, immagini in un traslato che riferisce parte integrante della orchestrazione unica, soffusa di un accento dinamico ed elaborata con sapiente spessore.

Antonio Spaguolo

One comment

  1. Laura Cantelmo ha detto:

    Affascinante, acuta e ricca di intuizioni la lettura di Antonio Spagnuolo, che mi lusinga e mi offre interessanti spunti permettendomi di penetrare io stessa nei misteriosi percorsi inconsci che sfociano nella parola.
    Ringrazio questo illustre poeta e commentatore per l’attenzione e la disponibilità.

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