LA POESIA DI ADAM VACCARO E LUIGI CANNILLO

Pubblicato il 25 giugno 2025 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

BIBLIOTECA CHIESA ROSSA –

Via San Domenico Savio 3, 20141 Milano

(tram 3 e 15; autobus 79 e 65; MM2/verde-capolinea piazza Abbiategrasso)

 

GIOVEDI’ 3 LUGLIO 2025 – ore 18.00

LA POESIA

DI ADAM VACCARO E LUIGI CANNILLO

 

Presentazione dei libri di

Adam Vaccaro, Trasmutazioni. Alchimie in Caoslandia, Puntoacapo, 2024;

Luigi Cannillo, Dal Lazzaretto, La Vita Felice 2024.

   

Dialogano con gli autori

Laura Cantelmo e Roberto Caracci

Leggi la locandina 

Associazione “Centro Comunitario Puecher” – Sede legale: via Palmieri 8, 20141 Milano – Email: centropuecher@gmail.com

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La materia non esiste – Marco Colletti

Pubblicato il 23 giugno 2025 su Scrittura e Letture da Adam Vaccaro

Marco Colletti, La materia non esiste, La Vita Felice, 2024

In poesia possono convivere, e in qualche modo confrontarsi e perfino scontrarsi, tensioni diverse: un disegno razionale e l’espressione di una libera emotività. Oppure la concezione di una architettura compositiva nella distribuzione dei testi e la fluidità della loro successione. La materia non esiste di Marco Colletti ben rappresenta questa relazione. Come pure esprime il rapporto tra rivelazione e nascondimento, e tra esplorazione e smarrimento, scoperta e mistero. Il titolo perentorio della raccolta si riferisce a un mondo perduto che attraverso la poesia può venire percepito e rappresentato: “Mi piace pensare che la materia/ non esista. Poter camminare/ attraversando la gente, i loro corpi/ ricami del nulla, come se nessuno/ fosse veramente qualcuno/ C’è in questo sogno un delirio/ che favoleggio essere scientifico/ […]”. La stessa divisione nelle tre sezioni, “Mens”, “Cor” e “Sensus” si può interpretare come la distribuzione dei contenuti in tre specifiche sfere ideative e esistenziali, rispettivamente filosofico/concettuale, amorosa e sensoriale: tre sigilli, tre vertici nella asimmetria della forma di un triangolo e, di contro, come sintesi e unità nel significato simbolico del numero tre: le diverse nature della raccolta si incociano e convivono anche sotto questo aspetto.

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Manifesto Dignità violata

Pubblicato il 15 giugno 2025 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Comunicato Stampa

I POETI IN DIFESA DELLA DIGNITA’ UMANA

Oltre cento poeti, con esponenti autorevoli di altre discipline, Associazioni ed altri Enti e Istituzioni stanno aderendo ad un Manifesto promosso da Massimo Pamio e Adam Vaccaro

Questo Manifesto esprime un grido di dolore e un monito nei confronti di un’umanità che appare come arresa di fronte alle vicende che la coinvolgono, indifferente al proprio destino, di fronte al Male che incombe su ogni vita, oggi più che mai, con l’annuncio di aggressioni a Paesi e popoli liberi. L’umanità sta alzando bandiera bianca rispetto a una realtà che non appare governabile. Occorre tornare insieme per manifestare urgentemente una rinascita collettiva, se si vuole evitare un futuro orrendo. 

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Nella ruota del criceto – Alfonso Graziano

Pubblicato il 28 maggio 2025 su Scrittura e Letture da Adam Vaccaro

Alfonso Graziano
Nella ruota del criceto

Nota di lettura di Margherita Parrelli

Nella ruota del criceto, Macabor 2024, è una raccolta poetica corposa, frutto di una lunga riflessione, affronta temi cruciali quali la guerra, la sofferenza, il degrado, l’indifferenza ed è attraversata da un forte anelito morale.
I componimenti rispondono a un bisogno di scuotere, di denunciare lo stato delle cose, il deterioramento di un’umanità che conosce sempre meno il valore del vivere comune, della vita stessa: “Resti umani a perdere./ Tra vetri smussati dagli anni e levigati dalle correnti./ Agli angoli scivolano gocce di resina e benzina./ Nell’attesa della prossima combustione”.
Si ha l’impressione che il poeta si costringa e ci costringa a guardare con crudezza lo sgretolamento nel quale siamo precipitati, l’allentarsi di quei vincoli di solidarietà che tengono insieme gli esseri umani. Si tratta allo stesso tempo di una denuncia e di un appello a reagire, che osa sperare oltre il senso di impotenza e la speranza risiede nel non fare sconti.
La parola poetica di Alfonso Graziano è diretta, vigorosa, risuona come un fiume in piena, travolge, non è mai rassicurante, porta con sé la forza di una rabbia costruttiva, di un fuoco che non brucia tutto indistintamente, ma solo le stoppie e prepara il terreno alla semina. I suoi versi sono carichi di immagini, di visioni che chiamano a raccolta la potenza della natura dei suoi elementi aria acqua e terra. Alla natura è affidato il compito di ricostituire un equilibrio, di essere casa, testimone, luogo di preghiera e di rigenerazione, ma anche di patire insieme al poeta e a chi sa ascoltarlo.
Il dialogo con la natura è pervaso da una tensione tra due poli della poetica di Graziano, il sentire religioso di stampo francescano e una forma di anarchismo come atteggiamento critico. Tale tensione si svela in diversi passaggi e raggiunge acmi di grande efficacia.
Il bisogno di testimonianza e di impegno non esclude la presenza di momenti particolarmente lirici legati alla sfera intima dei rapporti affettivi, che permettono al poeta l’abbandono, la riconquista della fiducia nell’altro e la riconciliazione attraverso la consapevolezza di fare parte di un destino più grande che sfugge alla ragione, alla necessità di protesta e di critica: “È così che si vede quando il cuore ascolta/ Una fresia un pettirosso, improvvisi./ Quando le fusa stringono le gambe/ E le lacrime non pungono.
“È così anche col vento che spara/ Carezze ai visi veri ai sorrisi grandi./ Negli abbracci gratuiti che sanno di moribondo/ E il profumo del mare che penetra./ È così senza altro/ Ingenuamente nudi.”

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La formula della distanza – Lucilla Trapazzo

Pubblicato il 21 maggio 2025 su Scrittura e Letture da Adam Vaccaro

Lucilla Trapazzo
La formula della distanza

Nota di lettura di Margherita Parrelli

l’ultimo libro, La formula della distanza (Il Convivio Editore, 2025), di Lucilla Trapazzo, autrice italiana che vive a Zurigo e frequenta la comunità poetica internazionale, sembra scritto nel tempo di un respiro, e del respiro possiede l’intensità e la fragilità.
È un libro che parla d’amore in tutta la sua complessità e in tutte le sue sfumature, ne parla in maniera denudata, senza il timore di esporsi. È un libro insieme cosmologico e corporeo, misterioso e semplice, trasmette l’importanza di assumere la prospettiva dell’accettazione senza mai cadere nella rassegnazione.
“Nella notte ghiaccia di pannelli ai vetri
essere di nuovo feto
nata una seconda volta
compiuta
nell’innesto della schiena piccola
dentro corpo grande

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Scarti Alfabetici di Paolo Gera con Abbecedario di Alessandra Gasparini

Pubblicato il 18 maggio 2025 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Scarti Alfabetici e Abbecedario

Paolo Gera e Alessandra Gasparini

Dialoghi tra Parole e Immagini

Viale Bligny 41 – Milano
26 maggio 2025 – H 17,00 -19,00

Associazione Culturale Milanocosa
presenta
A cura di Adam Vaccaro

Paolo Gera

Scarti Alfabetici

con Abbedìcedario

di Alessandra Gasparini

Terra d’Ulivi Edizioni

Ci sono parole che ne contengono altre. Attraverso gli scarti alfabetici, la sottrazione di una lettera ad ogni passaggio, si va alla ricerca di questi ospiti semantici sino al completo esaurimento del vocabolo e l’approdo all’ultima lettera superstite. Anch’essa infine scompare con il termine della poesia.” (Paolo Gera)
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Scarti alfabetici di Paolo Gera con Abbecedario di Alessandra Gasparini
Un libro di passione creativa tra parola e immagine
A caccia del cuore pulsante della poesia
Terra d’Ulivi Edizioni
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Dialogano con gli Autori
Adam Vaccaro e Laura Cantelmo
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Info:
GOGOL’OSTELLO SPAZIO CULTURALE, Viale Bligny 41 – 20136 Milano – T. 3519811603

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Percorsi di Adiacenza – Adam Vaccaro

Pubblicato il 18 aprile 2025 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Percorsi di Adiacenza – Antologia di ricerca critica dei linguaggi della Poesia e dell’Arte, Marco Saya Edizioni, marzo 2025
Introduzione e cura di Donato Di Stasi – Postfazione di Elio Franzini

Libro di un percorso di ricerca, di poesia e di vita, con analisi interdisciplinari, dalla filosofia alla psicoanalisi, dall’arte alla fisica quantistica, alla ricerca del senso, nei testi e nel contesto, dedicate a opere di oltre 50 Autori contemporanei di Poesia, Prosa, Musica e Arti visive. Alla ricerca di parole-pietre miliari condivise, premesse per offrire a piedi, mani, pensieri e anima, energie invisibili quanto necessarie all’Opera Umana di proseguire oltre i limiti che la negano.
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Buona Pasqua!

Pubblicato il 17 aprile 2025 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Buona Pasqua!
Auguri di rinnovate albe e rinascite

Giuseppe Vetromile – Di non chiudere le porte stasera

Pubblicato il 10 aprile 2025 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Giuseppe Vetromile, Di non chiudere le porte stasera, La Valle del Tempo, 2024
Opera vincitrice al Premio “L’assedio della poesia” 2023

Nota di lettura di Margherita Parrelli

Si dovrebbero dire così come ha detto il poeta le sue parole, rinunciare a un’esegesi, quando le sfumature declinate nella penombra della sera appaiono inequivocabili, le tentazioni “dopo un breve capoverso di luce” tornano assopite e il poeta si dichiara “inesatto, mancante di quel tanto / che muove la vita a nuove albe” eppure si svela, per il tramite del suo arrendersi, caparbiamente alla ricerca di senso e, come Penelope, intreccia e scioglie, scioglie e intreccia i suoi versi a segnalarci che “uno scivolare sull’orlo dei giorni” è destino comune, ma che deve essere indagato.
Giuseppe Vetromile, nel suo ultimo lavoro “Di non chiudere le porte stasera”, ci conduce nella sua intimità, che vive e si nutre dei luoghi del suo quotidiano, “Ma hai luci sghimbesce, di traverso, dal fornello di cucina / fino all’angolo del letto: tragiche nello scioglierti di dosso / la nuvola d’ovatta che ti prese lungo il silenzio la notte!”.
Egli abita il proprio microcosmo con tale denudata autenticità che i suoi percorsi diventano i nostri, e gli oggetti ai quali si accompagna sono oggetti poetici, ossia simboli della nostra dimensione umana di finitutide, nella quale “il tempo è sempre comunque avaro d’immobili minuti” e l’eterno si assimila a “attimi imprendibili”.
L’effetto di questa identificazione dell’eterno con l’attimo è una sensazione di sospensione e di attesa che aleggia in tutti i componimenti, fino ad essere dichiarata in vari momenti del racconto poetico: “la vita è quel fantasma in attesa d’essere evocato, / nei giorni chiaroscuri strappati ad un calendario / in eterno giramento”.
A traghettarci in questa cosmologia del quotidiano è un verso allungato, disteso nell’attesa, dal ritmo lento, forse assonato sicuramente incantato e un lessico che gioca tra il “mercatino rionale” e il “passo vespertino”, non temendo di colloquiare con l’amore come con il creato.

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Anticipazioni – Marco Plebani

Pubblicato il 8 aprile 2025 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Marco Plebani
Inediti
Con nota di lettura di Luigi Cannillo

Nota di poetica
Questa mia ricerca è stata diretta verso un linguaggio che prevedesse il cosiddetto “grado zero della scrittura”: assertività al minimo, bandito ogni orpello stilistico, lessico oggettivato, eliminazione di arcaismi, di apocopi e anastrofi, anche se, qualora lo leggeste, troverete che la lirica di stampo tradizionale sopravvive come atto di ribellione consapevole. A ciò aggiungo che le liriche prevedono, in alcune, “follie tutte mie” a cui non ho potuto resistere: onomatopee isteriche e non-sense.

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